Quando ci guarderemo indietro, probabilmente ricorderemo il 2025 soprattutto per i giochi che ci hanno preso alla sprovvista: per i Clair Obscur: Expedition 33, per i Blue Prince, ma anche per i seguiti pieni d'amore in cui forse non speravamo nemmeno più - come Kingdom Come: Deliverance II e soprattutto Hollow Knight Silksong.
Ma non c'è stato solo questo: gli ultimi dodici mesi hanno messo sotto i riflettori cambiamenti significativi, segnali chiari sulla direzione del futuro dei videogiochi.
In questo "diario", vogliamo raccontarvi mese per mese alcuni degli eventi più importanti, in modo da poter rispondere a una domanda titanica: cos'ha caratterizzato il 2025 dei videogiochi?
Gennaio
Live service di PlayStation? Non più
Il tentativo di PlayStation di spingersi nel mondo dei live service ha dimostrato, con Concord e non solo, come non bastino tanti soldi e tanta centralità sul mercato per creare un successo persistente. A inizio anno, infatti, PlayStation annunciò la cancellazione di diversi nuovi progetti live service, peraltro nemmeno svelati, che coinvolgevano Bluepoint Games e Bend Studio, in seguito a una revisione interna che li aveva definitivamente bocciati.
L'addio a un maestro
Gennaio fu anche il mese dell'addio a David Lynch, visionario artista che è scomparso a 78 anni. Il suo stile unico ha avuto un impatto evidente anche negli immaginari dei videogiochi, che ne sono stati contaminati a prescindere dal Paese di provenienza dei loro sviluppatori. Da Alan Wake a Silent Hill, da Death Stranding a Deadly Premonition: ci sono stati tanti titoli di forte impronta "lynchiana" e per questo la sua scomparsa ha colpito anche il videogioco.
I giochi di gennaio
Tra i nomi più attesi, gennaio fu il mese che ospitò l'uscita di Dynasty Warriors: Origins, ma anche di ritorni come Ninja Gaiden II Black, Tales of Graces f Remastered e Ys Memoire: The Oath in Felghana. Tra le piccole chicche spiccò Ender Magnolia, ma il gioco più significativo del mese, con il senno di poi, probabilmente fu l'esordio su console di Wuthering Waves - che, forte dell'arrivo su PlayStation 5 il 2 gennaio, a dicembre sarebbe poi arrivato a conquistare il Players' Voice ai The Game Awards, ossia addirittura il titolo di gioco dell'anno votato dai giocatori.
Febbraio
Il disastro Monolith
A febbraio arrivarono i primi terremoti dal dietro le quinte dell'industria. Warner Bros. annunciò le chiusure di diversi suoi studi, compresi gli autori del martoriato MultiVersus e i giganti di Monolith Productions, che avevano alle spalle una storia trentennale. Il team, autore di saghe come F.E.A.R. e L'Ombra di Mordor, era impegnato con il gioco dedicato a Wonder Woman, cancellato con la chiusura dello studio.
L'addio ad Antonov
Non tutti conoscono l'impatto che Viktor Antonov ha avuto sul mondo dei videogiochi. L'artista bulgaro è stato l'art director di Half-Life 2 e, con la sua visione, ha influenzato l'impatto visivo degli anni successivi, con giochi che volevano essere "in stile Antonov". Questo lo portò a lavorare a decine di titoli, anche come consulente, e a dare vita per Arkane Studios all'inconfondibile Dunwall, città protagonista di Dishonored. Purtroppo, dopo gli ultimi tempi più in sordina, Antonov è scomparso lo scorso febbraio, all'età di soli 53 anni.
I giochi di febbraio
Febbraio è sempre un mese ricchissimo in termini di uscite, complice l'imminente chiusura dell'anno fiscale. Nel 2025, ha ospitato il lancio di Monster Hunter Wilds e quello, più discreto, di Avowed; ha dato i natali a Sid Meier's Civilization VII e a The Legend of Heroes Trails Through Daybreak II.
Ma, soprattutto, è stato il mese del lancio di Kingdom Come: Deliverance II, un gioco che è poi riuscito a far parlare di sé per i mesi a venire e che è arrivato alla candidatura come migliore dell'anno anche ai The Game Awards. La visione unica di Warhorse Studios, cominciata nel 2018 con il capostipite, ha trovato compimento e consacrazione nel secondo capitolo, che ha anche fatto da apripista per un tema chiave del 2025 videoludico: i videogiochi che mettono le idee e l'identità prima di ogni altra cosa.
Marzo
L'unione fa la forza?
Gli anni post-pandemia sono stati molto complicati, per i lavoratori dell'industria dei videogiochi, con licenziamenti di massa repentini e una situazione di grande instabilità. A marzo, nella cornice della GDC, si arrivò così all'annuncio di una svolta - almeno per gli Stati Uniti e il Canada: venne svelato il sindacato United Videogame Workers, in collaborazione con i già esistenti Communications Workers of America e American Federation of Musicians.
L'idea del sindacato, come spiegato dai fondatori sul sito ufficiale, è "riprenderci le nostre vite, il nostro lavoro e la nostra passione da coloro che ci trattano come ingranaggi sostituibili". Da allora, sebbene il tentativo di unire le forze non sia stato il primo, la sindacalizzazione dei lavoratori dell'industria è stata un tema ricorrente per tutto l'anno, con accordi (o tentativi) tra i dipendenti e alcuni dei publisher più noti, come Microsoft.
I giochi di marzo
Ci fu una sorpresa molto chiacchierata per qualche giorno, tra le uscite di marzo: si trattava di The First Berserker Khazan, che fece breccia soprattutto tra gli amanti dei giochi sfidanti, grazie al suo sistema di combattimento e agli scontri con i boss. Marzo fu però anche il mese di Split Fiction, il ritorno cooperativo del premiato Josef Fares, e soprattutto quello di Assassin's Creed Shadows: tra una polemica e un apprezzamento, il gioco Ubisoft provò a segnare una nuova direzione per la longeva saga, portando a vivere la storia del Giappone con due personaggi - la furtiva Naoe e il possente Yasuke: i numeri lo hanno premiato con oltre 5 milioni di giocatori.
Aprile
Eccoti, Switch 2
Era inizio aprile, quando si tenne il Nintendo Direct più atteso dell'anno: quello dove venne finalmente svelata da vicino Nintendo Switch 2, con tanto di data d'uscita già fissata per giugno. Quanto mostrato da Nintendo stupì per la sua continuità totale con il modello precedente, mentre tra le nuove feature si faceva notare l'uso dei controller Joy-Con come mouse. Come sempre, non si fecero attendere le polemiche: il prezzo di 90€ di listino per giochi fisici come Mario Kart World generò molte discussioni - e anche la nebbia sull'annuncio dei prezzi della console, che in USA inciampò nell'incertezza dei possibili dazi, rese le ore successive al Direct molto più confuse che entusiasmanti.
Adattamenti ovunque
Da ormai diversi anni i videogiochi hanno sposato con convinzione un approccio cross-mediale: posso raggiungere nuovo pubblico se mi esprimo su media diversi e, allo stesso modo, i fornitori di quei media possono contare su un pubblico già garantito, se si occupano di saghe molto amate nei videogiochi. Così, aprile vide uscite come Un film Minecraft, ma anche il film di Until Dawn o l'anime Netflix dedicato a Devil May Cry, tutte concentrate in poche settimane.
L'ondata di licenziamenti in EA
Se solo a marzo avevamo parlato di lotte sindacali per stabilizzare gli autori dei videogiochi, ad aprile Electronic Arts si fece notare per un'ondata di oltre 300 licenziamenti, che colpirono in particolare Codemasters e Respawn Entertainment. Inoltre, emerse che con i licenziamenti in Respawn ci fu anche la cancellazione di due progetti non annunciati, tra cui uno ambientato nell'universo di Titanfall e che avrebbe avuto meccaniche da extraction shooter.
I giochi di aprile e... Xbox multipiattaforma
Controller alla mano, aprile è stato un mese d'oro: non tanto per uscite come South of Midnight e Days Gone Remastered, ma per quelle di giochi che hanno fatto parlare di sé per il resto dell'anno. Blue Prince, ad esempio, è stato una sorpresa che ha segnato il 2025. E, ancora di più, lo è stato Clair Obscur: Expedition 33, arrivato a fine anno a essere premiato con un numero di riconoscimenti record ai The Game Awards: non male, per un gioco di ruolo a turni che, ad aprile, si temeva potesse venire oscurato dal lancio a sorpresa di Oblivion Remastered - mentre invece, complice il pigro lavoro di ottimizzazione tecnica sulla perla di Bethesda Game Studios, è accaduto il contrario.
Tra le uscite, aprile è stato anche il mese di Indiana Jones e l'Antico Cerchio su PS5: è il primo passo di un tema che caratterizzerà tutto l'anno, con Xbox che abbraccia pienamente le uscite multipiattaforma, arrivando poi a far sbarcare su console PlayStation anche marchi come Halo, Forza e Gears of War.
Maggio
GTA 6? Non c'è fretta
Atteso inizialmente proprio per fine 2025, GTA 6 annunciò a maggio il bisogno di prendersi altro tempo, slittando addirittura a maggio 2026. È stato solo il primo rinvio dell'anno per il gioco, dato che successivamente (a novembre 2025) è stato invece posticipato al 19 novembre 2026.
I giochi di maggio
Forse anche in attesa delle tante novità di giugno e tolto il rinvio di GTA 6, maggio si è rivelato un mese abbastanza quieto in termini di pura cronaca, concentrato soprattutto sulle uscite. Tra queste, spiccarono la sorpresa Despelote ed Elden Ring Nightreign, anche se gran parte delle chiacchiere si concentrarono su DOOM: The Dark Ages, che mescolava alle frenetiche sparatorie delle meccaniche di combattimento fisico brutale e "medievale".
Giugno
Il momento di Switch 2
All'inizio di giugno Nintendo Switch 2 divenne realtà, portando con sé il debutto di Mario Kart World. La risposta fu significativa, con oltre 3,5 milioni di unità nei primi quattro giorni sul mercato, e la console che andò rapidamente esaurita ovunque ancora prima del day-one. Secondo gli analisti di Niko Partners, il successo al lancio ha reso Switch 2 "la console venduta più velocemente di sempre". Un andamento confermato, mesi dopo, anche dall'esperto di mercato Mat Piscatella, che ha rilevato come i numeri di Switch 2 in USA abbiano superato del 77% quelli fatti registrare dall'originale Switch nello stesso periodo.
I giocatori, insomma, hanno premiato con convinzione la continuità offerta dalla nuova console Nintendo, nonostante la cosiddetta killer application di lancio - Mario Kart World - abbia destato qualche perplessità, soprattutto in virtù della tanto chiacchierata modalità di guida libera.
Il disastro MindsEye
Più alte sono le aspettative intorno a un gioco, più è concreto il rischio di fare un tonfo. Nel 2025, dopo la sua uscita di giugno, nessuno lo ha imparato meglio di MindsEye, che arrivando dall'ex Rockstar Leslie Benzies voleva proporsi proprio come una valida alternativa a GTA.
Peccato che, invece, all'interno del gioco non ci fosse niente da salvare - anzi, c'era a malapena il gioco, soffocato da idee senza arte né parte e da una componente tecnica che, se possibile, le rendeva anche peggiori, portando PlayStation Store a rimborsare i videogiocatori. Un disastro su tutta la linea e la peggior produzione dell'anno, per il rapporto tra aspettative e realtà.
I giochi di giugno
Al di là delle tante uscite che accompagnarono Nintendo Switch 2 sul mercato, a giugno trovarono spazio anche altri nomi che hanno segnato l'anno: Death Stranding 2 è stato probabilmente quello più chiacchierato, con il ritorno di Hideo Kojima e dei viaggi post-apocalittici di Sam Porter Bridges.
Il mese però fu anche quello della sorpresa The Alters, la nuova opera degli autori di This War of Mine che è stata in grado di mescolare brillantemente survival, un sistema di scelte-conseguenze e meccaniche gestionali. Non solo: ci fu anche l'esordio di Rematch, il peculiare gioco di calcio degli autori di Sifu, e di Peak, che dopo essere nato durante una game jam ha riscosso un buon successo.
Lo stesso, invece, non si può dire per FBC Firebreak, l'esperimento multiplayer di Remedy ambientato nell'universo di Control: nonostante gli aggiornamenti e l'atmosfera unica, il gioco non è riuscito ad avere il successo sperato.
E, a proposito di anno del multipiattaforma, giugno fu anche il momento del debutto di Final Fantasy XVI su Xbox, alla scadenza dell'esclusività console su PlayStation.
Luglio
Il terremoto di Perfect Dark
Come un vero e proprio uragano, Microsoft a luglio annunciò il licenziamento di circa il 4% di tutta la sua forza lavoro, con manovre che si abbatterono in modo estremamente duro sulla divisione videoludica. I tagli colpirono tanti studi, come Raven Software, Blizzard, King e ZeniMax Online, ma soprattutto portarono a staccare la spina a Perfect Dark, il problematico "progetto AAAA" in lavorazione da anni. Con la cancellazione, Xbox decise anche di chiudere lo studio di The Initiative.
Non solo: in concomitanza, ci fu anche la cancellazione di Everwild, altro oggetto misterioso in sviluppo da anni presso Rare, e venne cancellato anche un MMO di ZeniMax non ancora annunciato.
Stop allo sciopero dei doppiatori
Dopo praticamente un anno di proteste, a luglio abbiamo assistito alla fine dello sciopero dei doppiatori indetto da SAG-AFTRA (che coinvolge oltre 170mila artisti), che aveva portato molti attori a non collaborare con i publisher di videogiochi nella speranza di condizioni di lavoro migliorative. Durante l'estate è stato annunciato l'accordo, votato favorevolmente dal 95% dei membri del sindacato, che ha incluso anche la richiesta di consenso prima dell'uso di repliche in IA degli artisti.
Nel complesso, le parti coinvolte hanno definito il nuovo accordo, battezzato Video Game Agreement 2025, "un importante passo in avanti", anche in virtù delle possibili scappatoie allo sciopero offerte dall'(ab)uso delle IA. Lo sciopero si è così concluso e gli artisti parte del SAG-AFTRA hanno ricominciato a collaborare con l'industria videoludica.
Il clone di Horizon finisce in tribunale
Negli anni, abbiamo visto arrivare giochi-clone un po' da tutte le parti, anche se in molti casi si trattava di produzioni che non riuscivano nemmeno a impensierire i detentori dei diritti originali. Dopo Palworld e la battaglia legale iniziata con Nintendo nel 2024, però, il tema si è fatto più centrale in questi tempi recenti, arrivando fino al caso di Light of Motiram.
Prodotto da Tencent, e quindi non esattamente da una piccola compagnia, questo titolo ha fatto pensare fin dal primissimo momento a una chiara "ispirazione" dalla saga di Horizon, di casa PlayStation. Così, a luglio Sony ha deciso di muoversi per vie legali, denunciando la somiglianza eccessiva con le avventure di Aloy e ritenendo di dover proteggere la sua proprietà intellettuale.
Dopo mesi di botta e risposta, con Light of Motiram che ha anche cercato di assottigliare le somiglianze palesi, alla fine dell'anno si è arrivati a un accordo privato tra le parti e alla sparizione di ogni riferimento al gioco dai negozi digitali.
I giochi di luglio
In termini di uscite, luglio vide soprattutto Nintendo lanciare Donkey Kong Bananza, che al contrario di Mario Kart World portò dalla sua parte sia i favori del pubblico che quelli della critica - arrivando, a fine anno, a essere candidato tra i possibili GOTY ai The Game Awards.
Il mese fu però anche quello di altre interessanti proposte, come Ninja Gaiden Ragebound e lo stealth isometrico di Eriksholm. Inoltre, sempre in quelle settimane i giocatori misero anche le mani su Wuchang Fallen Feathers, soulslike di produzione cinese che ha imparato tanto, e diligentemente, dai maestri del genere.
Agosto
Contraband
In continuità con la riorganizzazione di Microsoft nel terremoto di luglio, ad agosto venne reso noto che anche il progetto Contraband era stato cancellato. Annunciato addirittura all'E3 2021, il gioco era in produzione presso Avalanche Studios e aveva il supporto di Xbox Game Studios Publishing. Contraband era stato immaginato come un action cooperativo open world, ma rimarrà un'eterna incompiuta: addirittura, Xbox e Avalanche rimossero i suoi trailer dai loro canali ufficiali dopo la cancellazione, come se non fosse mai esistito.
I giochi di agosto
Dal punto di vista delle uscite, agosto smentì la vecchia abitudine per cui sarebbe un mese di "calma": portò avanti l'anima multipiattaforma del 2025, con Black Myth Wukong finalmente anche su Xbox e con Gears of War Reloaded ed Hellblade II su PS5, ma fu anche il mese di Metal Gear Solid Delta e del debutto, non indimenticabile, di Lost Soul Aside. In particolare, però, agosto fece chiacchierare per il lancio di Mafia Terra Madre, il ritorno alle origini della celebre serie di Hangar 13, ora più raccolta e più siciliana che mai.
Settembre
Electronic Arts e le sirene saudite
Era il mese di settembre quando emersero le prime notizie di un interessamento del PIF per l'acquisizione della maggioranza di Electronic Arts. Il gigante videoludico, con in mano saghe come EA Sports FC, Battlefield e Mass Effect, passerebbe di mano per $55 miliardi, con quindi il ritorno a una struttura privata, senza più la quotazione in Borsa.
Il PIF è il fondo sovrano dell'Arabia Saudita e ha come presidente proprio il principe Mohammad bin Salman Al Sa'ud. Questo significa che EA, che peraltro in questi anni è stata una delle compagnie più attente ai contenuti inclusivi nei suoi giochi, diventerebbe a maggioranza saudita. L'acquisizione è stata poi approvata a dicembre con il 99% dei voti favorevoli da parte degli azionisti.
I giochi di settembre
Settembre non lesinò affatto con le uscite interessanti: i videogiocatori in pochi giorni passarono da Cronos: The New Dawn a Borderlands 4, da Dying Light The Beast a Silent Hill f - un ritorno a suo modo sorprendente, per la saga horror di Konami. Ma non solo: alla bella sorpresa di Hell is Us fecero seguito due futuri candidati per il gioco dell'anno, ossia l'arrivo dell'edizione 1.0 di Hades II e il debutto di Hollow Knight Silksong, passato da miraggio a straordinaria certezza.
Ottobre
Windows migliora per i giocatori
Con il panorama dei PC handheld in espansione, ottobre fu il mese in cui Microsoft mise in campo i suoi sforzi per rendere Windows più vicino alle necessità dei giocatori. Arrivarono così sul mercato le due ROG Xbox Ally: PC a forma di console con una versione personalizzata di Windows, pensata per evitare di doversi arrangiare con l'interfaccia desktop completa del sistema operativo.
Microsoft ha lavorato specificamente a questi aggiornamenti, poi resi disponibili anche per i PC handheld di altri produttori, e li integrerà anche per i giocatori desktop. In pratica, il successo degli handheld ha permesso finalmente di avere investimenti che unissero quanto Microsoft ha imparato dall'immediatezza delle console Xbox alla flessibilità del giocare su Windows.
L'addio a Itagaki
Ottobre fu anche il mese di un altro addio prematuro: tramite i suoi profili social ufficiali, venne infatti annunciata la scomparsa di Tomonobu Itagaki, una vera rockstar del videogioco e autore di titoli come Dead or Alive e i Ninja Gaiden 3D.
Nel suo messaggio di commiato, Itagaki ha salutato i fan, ha ammesso di non essere riuscito a "vincere" tutte le sue battaglie ma si è detto "fiero di aver combattuto fino in fondo, seguendo le mie convinzioni. Non ho rimpianti: solo, mi riempie di tristezza non poter più offrire nuove opere ai miei fan".
La sua scomparsa ha causato reazioni da parte di appassionati e addetti ai lavori, colpendo in particolare l'amico Katsuhiro Harada, di Bandai Namco.
I giochi di ottobre
In termini di uscite, ottobre fu soprattutto un mese interessante per i multiplayer: a poca distanza i videogiocatori misero le mani sia su Battlefield 6 che sulla sorpresa ARC Raiders, entrambi molto apprezzati. Non solo: fu il mese di ulteriori sorprese, come Dispatch, Ball X Pit e Absolum, mentre sul fronte delle produzioni più da vetrina ci furono alti e bassi: Ghost of Yōtei e The Outer Worlds 2 fecero il loro, mentre Leggende Pokémon Z-A creò più di una polemica per alcune sue innovazioni divisive e per la sua componente tecnica.
Novembre
La mossa di Valve
Una delle sorprese del 2025 è arrivata a novembre da Valve, che ha annunciato diversi nuovi hardware: il più chiacchierato è stata la nuova Steam Machine, che unisce l'approccio "da console" di Steam Deck all'idea di un mini-computer desktop. Ad accompagnarla sul mercato nel 2026 sarà anche il rinnovato Steam Controller, mentre per gli amanti del gaming in realtà virtuale ci sarà il visore Steam Frame.
Capire come questi hardware si imporranno nel corso dell'anno, in particolare considerando che Steam Machine potrebbe diventare appetibile anche per gli utenti console che cercano prezzi più economici per i giochi, sarà un punto chiave del 2026.
Il caso HORSES
Uno dei casi più spinosi dell'anno, arrivato a novembre, ha riguardato l'ostracismo vissuto da HORSES, il nuovo titolo degli italiani di Santa Ragione. Bandito da Steam prima e da Epic Games Store poi, il gioco si è ritrovato quasi impossibilitato alla distribuzione digitale, ospitata senza troppi rimbalzi dal solo GOG e da Itch.io.
Come abbiamo visto insieme all'autore, Pietro Righi Rivi, il rifiuto degli store digitali di ospitare il gioco avrebbe potuto tradursi anche nel fallimento della software house. Al di là del ban, il gioco è riuscito a ottenere il supporto degli appassionati tramite i pochi store che lo hanno accolto, recuperando almeno i costi di sviluppo.
I giochi di novembre
Si è allungata anche a novembre la fila dei giochi che hanno varcato confini prima invalicabili: S.T.A.L.K.E.R. 2 è arrivato su PS5, ad esempio, mentre Silent Hill 2 ha esordito su Xbox. Il mese è stato però soprattutto quello di Europa Universalis V, del ritorno di Hyrule Warriors e del debutto di Kirby Air Raiders.
A far discutere sono stati invece Football Manager 26, che ha deluso dopo l'anno di pausa che Sports Interactive si era ritagliata, e Call of Duty: Black Ops 7, che ha portato Activision a ragionare su come fare le cose diversamente, in futuro.
Dicembre
Vincere tutto
Se l'industria AAA aveva bisogno di messaggi chiari, il 2025 li ha resi indelebili nella serata dei The Game Awards. Non solo i candidati al titolo di Gioco dell'anno erano tutti giochi votati all'originalità e alle loro idee uniche, ma Clair Obscur: Expedition 33 ha fatto segnare il record assoluto di premi portati a casa.
Un trionfo delle piccole produzioni su quelle titaniche, per un team nato da esuli ex Ubisoft che sentivano di non avere più libertà creativa nei grandi nomi dell'industria. Se non è un messaggio di cui far tesoro questo, non sappiamo cosa possa esserlo.
Netflix e Warner
Sempre a dicembre, abbiamo assistito all'accordo tra Netflix e il gigante Warner Bros. per l'acquisizione completa di quest'ultimo, incluse le proprietà intellettuali videoludiche e i relativi studi. L'accordo, trovato per circa $82 miliardi, avrebbe anche superato il possibile inserimento di Paramount, rimbalzato da entrambe le compagnie.
La scomparsa di Zampella
Il 2025 si è chiuso con un'altra grave perdita: in seguito a un incidente stradale in California è scomparso Vince Zampella, autore di Call of Duty e guida di Respawn Entertainment, che aveva dato vita al successo di Titanfall. La sua tragica scomparsa ha colpito moltissimi esponenti dell'industria, che hanno espresso pubblicamente il loro cordoglio.
Harada cambia vita
Quando prima abbiamo sottolineato come la scomparsa di Tomonobu Itagaki avesse colpito Katsuhiro Harada, il director della saga Tekken fin dal terzo amato episodio, era per preludere a quanto accaduto a fine anno: Harada, infatti, ha annunciato a dicembre di aver deciso di lasciare Bandai Namco per dedicarsi a nuovi progetti. A spingerlo verso questa scelta, oltre alla voglia di inseguire nuove idee, anche la perdita di cari amici e colleghi, che lo hanno portato a "riflettere sul tempo che mi resta come creatore".
I giochi di dicembre
L'anno delle uscite si è chiuso con i lanci di Octopath Traveler 0, che a sorpresa si è rivelato molto più di un pigro porting del gioco lanciato su piattaforme mobile, e con le chiacchiere intorno al debutto di Metroid Prime 4: Beyond, arrivato sugli scaffali dopo uno sviluppo travagliato.
Un anno per... "coloro che verranno dopo"
Come emerge anche dal nostro diario, il 2025 è stato un anno che ha mandato dei messaggi chiari. Nonostante i momenti molto difficili, i numeri suggeriscono che il trend dei licenziamenti ha finalmente subito un rallentamento: si parla di circa 9mila, a fronte degli oltre 15mila del 2024. Certo, con anche l'avvento dell'IA bisognerà capire se questa tendenza sarà confermata nel 2026, ma la speranza è che i tagli, divenuti sempre più significativi dal 2022 in poi, possano essere solo un brutto ricordo.
Nel frattempo, i successi dell'anno hanno parlato ai grandi produttori: i videogiocatori e la critica hanno amato produzioni più piccole, piene di cuore, di stravaganza, di testarda unicità, che si sono prese lo spazio di solito occupato da quei titoli titanici che, proprio per la loro enormità e per il budget che la rende possibile, non possono permettersi rischi creativi di alcun genere.
Uno dei protagonisti del premiatissimo Clair Obscur rimarcava più e più volte, durante l'avventura, che i suoi sforzi fossero rivolti "a coloro che verranno dopo". Ed è un po' il messaggio che il 2025 manda all'industria dei videogiochi: imparare da questo ritorno a dimensioni più contenute, da cosa nasce quando, come diceva Swen Vincke, gli autori amano ciò che loro stessi stanno creando. Per coloro che verranno dopo, già dal 2026 in poi.