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La casa di Doom si è sindacalizzata e Microsoft ha riconosciuto l'accordo

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   12/12/2025
Il Doomguy di DOOM: The Dark Ages
DOOM: The Dark Ages
DOOM: The Dark Ages
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id Software, lo studio di sviluppo texano noto per le serie DOOM e Quake, incluso il recente DOOM: The Dark Ages, ha formato un sindacato sotto la Communications Workers of America (CWA). Si tratta di un sindacato "wall-to-wall", creato per proteggere i dipendenti dall'IA e per negoziare benefici contrattuali, come il lavoro da remoto. Sembra inoltre che Microsoft abbia riconosciuto ufficialmente il sindacato dello studio.

In lotta contro l'IA

In un comunicato stampa sul sito della CWA, viene spiegato che il sindacato dei 165 dipendenti di id Software entrerà a far parte della divisione CWA Local 6215 di Richardson, Texas. Il producer Andrew Willis ha sottolineato quanto sia importante, in questo momento, che i lavoratori reagiscano alle ingiustizie che affliggono l'industria videoludica.

"Lo sforzo organizzativo wall-to-wall in id Software era assolutamente necessario; è davvero importante che gli sviluppatori dell'intero settore si uniscano per opporsi a tutti i cambiamenti unilaterali sul posto di lavoro imposti dai dirigenti dell'industria," ha detto Willis. "Il sindacato è il modo in cui noi sviluppatori possiamo riprendere il controllo dell'industria che amiamo e assicurarci che essa offra prodotti di alta qualità realizzati da lavoratori di alta qualità che dispongono di benefici sanitari e continuità oltre i profitti trimestrali."

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La senior VFX artist Caroline Pierrot ha fatto eco alle parole di Willis. Ha detto di essere "davvero orgogliosa" di aver contribuito alla sindacalizzazione di id Software, perché "più sindacati significano più potere ai lavoratori e una reale possibilità di plasmare il futuro dell'industria in meglio."

Anche Chris Hays, lead services programmer e membro del comitato organizzativo insieme a Pierrot e Willis, è intervenuto. Ha affermato che il lavoro da remoto "non è un vantaggio", ma piuttosto una "necessità per la nostra salute, le nostre famiglie e le nostre esigenze di accessibilità." È uno dei pilastri principali del sindacato: migliori benefici, opportunità di lavoro da remoto e protezioni riguardo all'IA. Su tutti e tre i fronti, ha detto Hays, il sindacato farà in modo che "tutti abbiano voce nelle questioni che contano di più per id Software."

Mentre Hays ha dichiarato ad Aftermath, dopo la riuscita sindacalizzazione, di essere "davvero motivato a ottenere tutele per il lavoro da remoto e per l'uso responsabile dell'IA", Willis ha affermato che Microsoft sta insistendo molto sull'adozione dell'intelligenza artificiale, pur riconoscendo che non tutta la tecnologia disponibile è negativa.

"C'è sicuramente una direttiva da parte di Microsoft a usare sempre più IA," ha detto Willis. "In quali modi e con quanta attenzione la stiano implementando all'interno dello studio per rendere migliore la creazione dei giochi o più efficiente il processo... personalmente non credo che lo stiano facendo in modo abbastanza prudente da risultare davvero utile."

Insomma, per tutti e tre il nuovo sindacato sarà una presenza positiva all'interno dell'industria. Willis ha detto ad Aftermath che quando più studi si sindacalizzano, più sviluppatori restano nel settore. Un punto cruciale, perché secondo Willis molti dirigenti non hanno mai pubblicato un videogioco, e in un campo volatile come questo serve esperienza concreta per sviluppare giochi in modo efficiente. "Vediamo chiaramente la direzione in cui sta andando l'industria," ha detto Willis. "Le persone responsabili di molti di questi processi decisionali... sono tanti MBA della Ivy League, persone senza alcuna esperienza nei videogiochi, non solo dal punto di vista gestionale, ma zero esperienza nel farli davvero. Non sembra che a queste persone piacciano davvero i videogiochi o che ci giochino.