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Nintendo Switch 2, la recensione della nuovissima console ibrida

Dopo il successo clamoroso di Switch, Nintendo inizia una generazione senza rischi e in totale continuità con quella precedente. Vediamo perché Switch 2 è una console migliore (quasi) in tutto.

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   22/06/2025
Nintendo Switch 2
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Diciamoci la verità, l'arrivo di Nintendo Switch nel 2017 fu decisamente più elettrizzante rispetto a quello di Switch 2. Dopo il flop di Wii U - e con 3DS che aveva venduto bene ma nettamente meno del DS - Nintendo aveva azzardato e scommesso su una console ibrida che univa quelle che finora erano state le due facce della medaglia della compagnia giapponese: l'esperienza da salotto e il gioco in portabilità. Otto anni dopo, quella scommessa non solo ha pagato (Switch ha venduto molto più di 3DS e Wii U e si prepara a diventare la console di maggior successo nella storia di Nintendo) ma ha anche creato un mercato nuovo, di hardware da gioco che puoi portare in giro o collegare a un monitor e un controller: in modi diversi, PlayStation e Xbox oggi sono interessate al gioco in portabilità, mentre Steam Deck, ROG Ally e Legion Go si contendono a colpi di teraflops e specifiche tecniche il titolo di "PC handheld definitivo". In confronto, Switch 2 arriva sul mercato con la tranquillità di chi sa di non dover dimostrare nulla a nessuno, forte di una formula che ha già conquistato 150 milioni di giocatori in tutto il mondo e senza fare niente che sparigli le carte. Le vendite record dei primi giorni sembrano indicare che Nintendo potrebbe aver fatto la scelta giusta, ma è indubbio che la console sia molto più prudente, per certi versi addirittura un po' noiosa, se confrontata con la precedente rivoluzione.

Le impressioni che seguono sono frutto di decine e decine di ore passate assieme alla console in giro per il mondo. Dopo averla provata agli eventi stampa di Parigi e Milano, e poi ancora negli studi di Sega a Londra, abbiamo fatto una full immersion dal lancio a oggi: in volo per Los Angeles e durante i giorni della Summer Game Fest e ritorno, a casa da soli o in compagnia di amici e colleghi, e ancora in ufficio, in albergo e al parco, online e offline. Un giro per il mondo per capire se siamo davanti a un cambio generazionale o a una semplice "Switch ma migliore". E, in caso, quanto migliore.

Look & feel

Impugnare Switch 2 per la prima volta è un'esperienza familiare e straniante assieme. La forma è quella che conosciamo e i pulsanti sono al loro posto, che non è per niente scontato con una console Nintendo. Perfino l'accensione produce un suono rassicurante abbastanza simile. Eppure tutto sembra amplificato, ingrandito, come se qualcuno avesse dato un Super Fungo alla console che ci ha tenuto compagnia per otto anni. È un po' la sensazione che aveva avuto chi ha sostituito il suo DS con un DS XL o chi è passato da uno smartphone normale a uno identico ma con uno schermo più grande.

Lo schermo più grande è sicuramente tra le novità più gradite di Nintendo Switch 2
Lo schermo più grande è sicuramente tra le novità più gradite di Nintendo Switch 2

Il design in nero opaco con inserti colorati sui Joy-Con tradisce l'intenzione di Nintendo di sposare un'estetica più sobria e "adulta". È un cambio di rotta rispetto ai colori sgargianti che hanno caratterizzato l'ecosistema Switch coi suoi Joy-Con vivaci, e anche se molti preferiscono portare in giro una console più discreta e meno giocattolosa, è indubbio che qualcosa di quell'esuberanza cromatica si sia persa per strada, sostituita da un'eleganza un po' asettica di una console cresciuta tanto nell'aspetto quanto nella personalità. Almeno finché non arriverà una nuova e inevitabile ondata di Joy-Con colorati.

Le dimensioni maggiori sono comunque il cambiamento più evidente. Con lo schermo che passa da 6.2 a 7.9 pollici, l'ingombro complessivo cresce sensibilmente, pur mantenendo lo stesso spessore dell'originale. È una scelta progettuale intelligente che evita di trasformare Switch 2 in un macigno come Steam Deck, ma che comunque cambia radicalmente l'esperienza d'uso.

Nintendo Switch e Mario Kart World è lo 'starter kit' di quasi tutti i neo possessori della console
Nintendo Switch e Mario Kart World è lo "starter kit" di quasi tutti i neo possessori della console

Il fatto che i Joy-Con siano piatti (a eccezione della sporgenza dei grilletti) la rende sicuramente una console meno ergonomica da impugnare rispetto ai vari PC handheld, ma allo stesso tempo fa in modo che sia più pratica da trasportare. All'interno della sua custodia, Steam Deck OLED occupa talmente tanto spazio nello zaino che non mi capita mai di portarla in giro se non sono sicuro al 100%, cascasse il mondo, che quel giorno la utilizzerò per giocare. Switch 2, invece, è ancora abbastanza compatta da tenerla nello zaino a prescindere, anche se difficilmente dimenticherete di averla con voi. Provate poi a tornare a Switch OLED dopo un paio di settimane con Switch 2 e vi sembrerà strano quanto sia "piccola" in confronto la vecchia console (e dire che otto anni fa ci stupiva quanto invece fosse grossa).

Se da un lato molti adulti ringrazieranno per le dimensioni più generose, dall'altro è impossibile non chiedersi come reagiranno i bambini di fronte a questa console decisamente più ingombrante. È un interrogativo non da poco, considerando che Nintendo ha sempre fatto del gaming per tutta la famiglia uno dei suoi punti di forza. Almeno nella sua dimensione portatile, Switch 2 sembra parlare a un pubblico più cresciuto, e già siamo curiosi di sapere che dimensioni avrà un'eventuale Switch 2 Lite.

La poca autonomia della batteria è il limite più grande di Nintendo Switch 2
La poca autonomia della batteria è il limite più grande di Nintendo Switch 2

Al netto della grandezza, l'intera console sembra avere un aspetto più premium rispetto alla precedente, dai materiali utilizzati al design, passando per alcuni dettagli. Un esempio è lo stand ridisegnato e che prende il meglio da Switch OLED: più largo, più stabile, in lega d'alluminio e con la possibilità di raggiungere proprio come Switch OLED fino a 150º di angolazione, fa sembrare il piedino sbilenco della prima Switch un lontano ricordo. Il fatto che sia vuoto al centro e più sottile rispetto allo stand di OLED non lo rende più precario, e anzi ha permesso a Nintendo di avere leggermente più spazio per alcune componenti interne.

I nuovi Joy-Con 2

Se c'è un aspetto in cui Nintendo Switch 2 brilla senza mezzi termini, è nella riprogettazione dei Joy-Con. I controller dell'originale si basavano su un'idea geniale ma le piccole dimensioni hanno portato a tanti compromessi che finalmente Nintendo ha eliminato con i Joy-Con 2 della nuova console. La differenza si sente immediatamente: gli stick analogici sono più grandi, hanno un raggio di movimento più ampio e sono più facili da premere; i pulsanti hanno una corsa più definita, l'impugnatura nel complesso è più confortevole, e adesso i tasti dorsali SL e SR sono finalmente utilizzabili senza impazzire. È come passare da vestiti troppo stretti a una bella felpa comoda.

I nuovi Joy-Con 2 sono un netto passo avanti rispetto agli originali per Nintendo Switch
I nuovi Joy-Con 2 sono un netto passo avanti rispetto agli originali per Nintendo Switch

Ci sono davvero tantissime accortezze in fatto di design ed ergonomia, e un esempio riguarda i tasti L e R che adesso sono molto più grandi (allungandosi fino ai lati dei controller) e si possono facilmente premere in qualsiasi punto, in modo da essere raggiungibili sia se avete mani grandi o piccole, o a prescindere che usiate i polpastrelli o la parte più interna delle dita.

L'attacco magnetico è invece una piccola genialata ingegneristica. Il sistema di binari dei vecchi Joy-Con era funzionale ma soggetto a usura e allentamenti, e tutti noi almeno una volta abbiamo finito per agganciare i laccetti al contrario per poi fare fatica a rimuoverli. Quel sistema adesso lascia il posto a magneti potenti che tengono saldamente in posizione i controller con un "click" che dà soddisfazione. Così tanto, in effetti, che senza accorgermene mi sono ritrovato a sganciarli e riagganciarli a ripetizione tra una partita e l'altra, quasi fosse un tic. Il meccanismo di rilascio è affidato a un pulsante che richiede una pressione decisa, eliminando il rischio che si sganci in maniera accidentale, e anche afferrandolo da un solo lato e lasciandolo penzolare non è mai capitato che il Joy-Con si sganciasse dalla console. Vediamo se si rivelerà affidabile sul lungo periodo.

Il sensore del mouse è la novità davvero inedita dei Joy-Con 2
Il sensore del mouse è la novità davvero inedita dei Joy-Con 2

A proposito di affidabilità, resta il grande interrogativo del drift degli stick analogici, un problema enorme negli otto anni della prima Switch, tra chi ha mandato i Joy-Con in assistenza, chi ne ha comprati di nuovi e chi invece si è armato di Svitol e cacciavite e ha cercato di risolvere da sé. Per Switch 2 Nintendo ha parlato genericamente di "maggiore durata e affidabilità", ma senza entrare nei dettagli tecnici: i primi teardown della console confermano la mancanza di tecnologie Hall Effect (probabilmente anche per evitare interferenze con i magneti già presenti nel sistema di aggancio dei Joy-Con) e solo il tempo e i feedback degli utenti ci sapranno dire se le dimensioni maggiori dei potenziometri basteranno a ridurre il drift degli analogici.

Si è discusso parecchio anche del nuovo tasto C, piazzato sul Joy-Con destro e dedicato alle funzionalità GameChat. La sua posizione è comoda e intuitiva, ma dedicare un tasto specifico a una funzione che molti utenti non useranno mai o useranno raramente è sicuramente una scelta audace. Il timore di premerlo per sbaglio è comunque ingiustificato, e anche con il Joy-Con impugnato in orizzontale non capita mai di farci finire sopra il pollice.

Il meccanismo per sganciare i Joy-Con 2 dalla console è semplice ma ingegnoso
Il meccanismo per sganciare i Joy-Con 2 dalla console è semplice ma ingegnoso

La vibrazione Rumble HD è sicuramente più potente e precisa rispetto a quella dei vecchi Joy-Con, ma onestamente a parte qualche sfizioso minigioco in Welcome Tour non sembrano esserci giochi che la sfruttano in maniera profonda, a dimostrazione di come sia stato più un gimmick al lancio della prima Switch ("ehi, sembra davvero di mungere il latte a questa mucca!"). E, a proposito di gimmick, i nuovi Joy-Con perdono completamente il sensore IR che c'era nella parte inferiore dei controller originali e che non sono stati utilizzati quasi per niente sulla vecchia Switch. Nessuno ne sentirà la mancanza. In compenso, i nuovi Joy-Con hanno adesso un nuovo sistema che permette di utilizzare entrambi i controller come fossero dei mouse.

Un Mouse a portata di mano

Una delle funzionalità più pubblicizzate di Switch 2 (e tra le pochissime vere novità della console) è senza dubbio la possibilità di utilizzare i Joy-Con come mouse. Nintendo ne ha fatto un cavallo di battaglia nelle presentazioni ufficiali, dimostrando come questa innovazione possa trasformare l'esperienza di gioco in titoli che tradizionalmente richiedevano mouse e tastiera.

I tasti dorsali e i grilletti dei controller sono stati ripensati per essere più grandi e comodi da premere
I tasti dorsali e i grilletti dei controller sono stati ripensati per essere più grandi e comodi da premere

Dal punto di vista tecnico, il sistema funziona sorprendentemente bene. Il Joy-Con ha un piccolissimo obiettivo e una luce a infrarossi che potete vedere se la inquadrate con la fotocamera del cellulare: in questo modo riesce a rilevare i movimenti con grossa precisione, traducendo gli spostamenti su superficie in movimenti del cursore o del mirino con una fluidità che ricorda quella di un vero mouse. Questo vuol dire che volendo è possibile giocare a giochi come Civilization VII e Cyberpunk 2077 con un'esperienza più simile a quella PC, con la differenza che al posto della tastiera si usa ovviamente il secondo Joy-Con.

Il problema è tutto logistico. Nelle dimostrazioni ufficiali, Nintendo ha sempre mostrato la funzionalità in condizioni ideali: scrivanie ampie, superfici perfettamente lisce, tappetini per mouse dedicati. Ma Switch è una console portatile, progettata per essere usata ovunque: sul divano di casa, nel letto prima di dormire, sui mezzi pubblici, in vacanza. In quanti di questi scenari abbiamo a disposizione una superficie ottimale per far scorrere i Joy-Con?

Nella pratica quotidiana - almeno nella mia esperienza - la modalità mouse si rivela molto meno versatile di quanto promettesse. Certo, i Joy-Con funzionano anche su superfici improvvisate come pantaloni o coperte, ma la precisione cala e l'esperienza generale ne risente: usare la mia gamba o il bracciolo del divano come ripiano per il mouse è fattibile, ma questo non vuol dire che sia comodo, e il più delle volte ho preferito continuare a giocare coi Joy-Con collegati alla console o con il Pro Controller. È uno di quei casi in cui l'innovazione tecnologica si scontra con le abitudini d'uso reali.

Tuttavia è improbabile che la modalità mouse nei Joy-Con 2 faccia la fine del sensore IR dell'originale Switch: quando le condizioni lo permettono, la modalità mouse è genuinamente divertente e funzionale, e alcuni dei giochi che abbiamo provato nelle anteprime stampa - come Mario Party Jamboree e Metroid Prime 4 Beyond - la implementano alla perfezione. Ecco, quello che sorprende è vedere al momento uno scarsissimo supporto della funzione mouse da parte di Nintendo: se si esclude qualche minigioco di poco conto su Welcome Tour, al lancio della console sono solo i giochi terze parti a implementare la funzione, una stranezza considerato che Nintendo si è sempre preoccupata di dare "il buon esempio" al lancio di una nuova tecnologia.

Fast Fusion è uno dei pochi giochi davvero nuovi al lancio di Nintendo Switch 2
Fast Fusion è uno dei pochi giochi davvero nuovi al lancio di Nintendo Switch 2

C'è infine da considerare la questione ergonomia: avere l'opzione di utilizzare i Joy-Con come mouse è sicuramente un'aggiunta gradita, ma non essendo quella la loro funzione principale sarebbe assurdo aspettarsi la stessa comodità che si ha nell'impugnare un mouse tradizionale; fin tanto che si tratta di piccoli minigiochi e di brevi sessioni va anche bene, ma provate a giocare per più di un'ora a Civilization 7 in questo modo e vedrete che la vostra mano vi implorerà di prendervi una pausa.

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Hardware e prestazioni

Nelle prestazioni Switch 2 rappresenta inevitabilmente un salto generazionale netto rispetto all'originale. Stando alle analisi tecniche diffuse da Digital Foundry, la console contiene un processore custom Nvidia basato su architettura Ampere e prodotto appositamente per Switch 2, con 1536 core CUDA e una CPU 8 Core Arm Cortex-A78C, e supporto a tecnologie come il DLSS e il Ray Tracing. La RAM invece passa dai 4GB LPDDR4 della vecchia Switch a 12GB LPDDR5X (di cui 9GB a disposizione degli sviluppatori), mentre per ospitare giochi che saranno inevitabilmente più pesanti la memoria interna è passata da 32GB a 256GB.

Numeri che, alla fine della fiera, vogliono dire solo una cosa: Switch 2 è un netto balzo in avanti rispetto all'ormai preistorico hardware di Switch, con evidenti benefici sia nell'ottica dei nuovi giochi realizzati, sia per porting e giochi retrocompatibili. Cyberpunk 2077 gira meglio su Switch 2 rispetto a Steam Deck OLED proprio grazie all'utilizzo del DLSS e della frequenza di aggiornamento variabile (VRR), sebbene quest'ultima tecnologia per adesso è supportata soltanto in portabilità e non quando la console è collegata alla TV.

Giocare su un tavolo è ancora più comodo di prima, viste le dimensioni maggiori del display
Giocare su un tavolo è ancora più comodo di prima, viste le dimensioni maggiori del display

Per quanto riguarda vecchi giochi per Switch i miglioramenti spaziano da un framerate migliore e più stabile a tempi di caricamento più brevi a seconda del titolo. The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom e Breath of the Wild sono due casi in cui la differenza è notevole, ma anche altri giochi come Super Mario Odyssey o The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom hanno miglioramenti in termini di risoluzione e fluidità evidenti. Alcuni giochi della prima Switch hanno ricevuto delle patch in occasione del lancio della nuova console, ma dovreste essere in grado di notare un framerate più stabile e tempi di caricamento più brevi con un po' tutti i vostri vecchi giochi, anche quelli che non sono stati aggiornati.

Il tutto mantenendo una rumorosità molto bassa anche coi giochi tecnicamente più spinti. Per quanto riguarda le temperature raggiunte, l'esperienza cambia a seconda che si giochi in portabilità o al TV: nel primo caso, la console si scalda ma senza raggiungere temperature esagerate; una volta nella Base, con giochi in 4K e che vengono spinti al massimo delle prestazioni, le cose però cambiano. Provate a prendere in mano Switch 2 dopo una lunga sessione di gioco in modalità TV e sentirete che è diventata un piccolo forno (non il massimo, in estati calde come questa).

Cyberpunk 2077 è il gioco che più di tutti, al lancio, mostra le capacità tecniche di Nintendo Switch 2
Cyberpunk 2077 è il gioco che più di tutti, al lancio, mostra le capacità tecniche di Nintendo Switch 2

Era inevitabile che un aumento di performance portasse a consumi più elevati, ma la durata della batteria è senza ombra di dubbio l'aspetto più negativo della console. Switch 2 monta infatti una batteria da 5220 mAh, che secondo Nintendo dovrebbe assicurare una durata che va dalle 2 alle 6,5 ore di gioco in portabilità. Sfortunatamente con la stragrande maggioranza dei giochi provati siamo sempre stati nella parte bassa della forbice, con la console che ha alzato bandiera bianca dopo appena due ore e mezza con giochi come Mario Kart World o Cyberpunk 2077.

Diminuendo la luminosità dello schermo e disattivando il Wi-Fi, si riesce ad arrivare a 3 o 4 ore con vecchi giochi come Pokémon Violetto, e qualcosa in più con software molto leggeri come Puyo Puyo vs Tetris o Deltarune, ma c'è poco da girarci attorno: l'autonomia di Switch 2 è un grosso passo indietro rispetto a Switch OLED e torna ai tempi mediocri della primissima Switch del 2017. Non sarà un grosso problema se giocate prevalentemente in modalità TV, ma di sicuro è una scocciatura importante per chi invece è abituato a portare la console in giro, a viaggiare, o semplicemente preferisce giocare in portabilità anche a casa. E questo anche considerato i lunghi tempi di attesa, visto che per preservare la longevità della batteria sul medio-lungo termine, Nintendo ha preferito non inserire alcun tipo di ricarica rapida, rendendo così necessarie circa 3 ore per passare dallo 0 al 100% di autonomia.

Tra i tanti porting di giochi vecchi lanciati assieme a Nintendo Switch 2 c'è Yakuza 0: Director's Cut, per molti il migliore della saga
Tra i tanti porting di giochi vecchi lanciati assieme a Nintendo Switch 2 c'è Yakuza 0: Director's Cut, per molti il migliore della saga

Qualcuno potrebbe obiettare che dispositivi come Legion Go e ROG Ally non hanno un'autonomia troppo diversa, e chi ha la memoria lunga ricorderà un downgrade simile al passaggio dal Nintendo DS al 3DS. Nonostante questo, Switch OLED aveva raggiunto un eccellente compromesso, e vedere Switch 2 ripartire da capo, per quanto inevitabile, rappresenta una grossa delusione. La buona notizia è che, una volta corretto un bug legato all'indicatore della batteria, nei diversi test fatti durante la recensione non abbiamo notato una grossa dispersione dei consumi quando la console è in standby. Con la console in modalità Riposo e il Wi-Fi disattivato per evitare aggiornamenti e download in background, durante la notte Switch 2 arriva a perdere non più del 2% di autonomia.

Il limite della batteria fa però sorgere qualche dubbio sul fatto che l'hardware di Switch 2 possa essere sfruttato fino in fondo: anche se l'unità centrale della console supporta il ray tracing, ad esempio, vederlo implementato in modalità portatile all'interno di giochi tecnicamente avanzati finirebbe di sicuro per annichilire prestazioni e autonomia. Da questo punto di vista, proprio i diversi compromessi per far girare Cyberpunk 2077 possono essere un benchmark di quello che ci si può aspettare dalla console Nintendo nei prossimi anni, almeno per quanto riguarda i giochi terze parti.

Audio

Sicuramente più prevedibili - ma non per questo meno benvenute - sono le migliorie di Switch 2 per quanto riguarda l'esperienza sonora. Le dimensioni maggiori della console consentono di avere altoparlanti più grandi e potenti, con il suono che è più nitido e ha un volume più alto.

Attraverso la vibrazione del Rumble HD, anche i Joy-Con sarebbero teoricamente in grado di emettere dei suoni particolari, ma anche in questo caso l'impressione è che - tolto qualche sporadico easter egg - capiterà molto raramente di vederlo implementato dagli sviluppatori.

Quasi d'obbligo era l'aggiunta di una seconda porta USB-C nella parte alta di Nintendo Switch 2
Quasi d'obbligo era l'aggiunta di una seconda porta USB-C nella parte alta di Nintendo Switch 2

Ottima notizia invece il supporto all'audio Bluetooth in bassa latenza: sulla vecchia Switch, collegare cuffie wireless voleva dire giocare con una latenza molto evidente tra quello che accadeva a schermo e l'output sonoro, mentre su Switch 2 questo non accade, permettendo di giocare in mobilità e con le AirPods e avere la stessa esperienza che con un paio di cuffie cablate. Sullo schermo della console è comunque presente un ingresso jack 3.5mm per collegare cuffie o headset via cavo, assieme a un microfono integrato per comunicare con altri giocatori via GameChat. Nonostante fossi piuttosto scettico, il modo in cui la console riduce il rumore ambientale e isola (e livella) le voci dei giocatori partecipanti funziona molto bene.

La nuova base

Assieme a Switch 2, Nintendo ha riprogettato la base che permette di collegare la console alla TV. Oltre alle dimensioni maggiori per consentire di alloggiare bene l'hardware con e senza i Joy-Con collegati, la base è dotata ora di una ventola al suo interno e di una griglia per l'aria nella parte inferiore, così da raffreddare l'unità centrale visto che, come detto, quando viene utilizzata intensamente e collegata a uno schermo 4K tende a raggiungere temperature molto elevate. A parte questo, l'aggiornamento della base è piuttosto svogliato: la copertura posteriore si sgancia del tutto e in modo molto grezzo (era meglio il vecchio sistema), ma soprattutto sul lato sono presenti solo due porte USB 2.0 e nessuna porta USB Type-C. Se è vero che la console ha adesso un secondo ingresso USB-C nella parte alta, avrebbe comunque fatto comodo averne almeno uno direttamente sulla base, in modo da non dover staccare e riattaccare periferiche (come la Nintendo Camera) ogni volta che si vuole rimuovere Switch 2 dalla base.

Schermo LCD

La decisione di tornare all'LCD dopo l'eccellente display OLED di Switch OLED ha scontentato parecchi, e questo perché in molti hanno pensato che Switch 2 sarebbe tornato ad avere un pannello tremendo e poco luminoso come quello della prima Switch o dell'originale Steam Deck. Ma negli otto anni dal debutto di Switch, gli schermi LCD hanno fatto grossi passi avanti e il pannello da 7.9 pollici di Switch 2 ne è la chiara dimostrazione.

Non avrà i contrasti e i neri di uno schermo OLED, ma il nuovo display LCD di Switch 2 fa la sua figura
Non avrà i contrasti e i neri di uno schermo OLED, ma il nuovo display LCD di Switch 2 fa la sua figura

Con una risoluzione di 1080p e il supporto all'HDR e ai 120Hz, è un display luminoso, nitido e dai colori più saturi e contrastati. In giochi come Mario Kart World, che hanno uno stile artistico sgargiante e vivace, la riproduzione dei colori sembra anche migliore rispetto a quella di Switch OLED, mentre prevedibilmente perde il confronto quando si tratta di riprodurre immagini più scure.

La luminosità dello schermo di Switch 2 si aggira poi attorno ai 400 nits (450 nits con HDR attivo): è un salto in avanti importante, anche se non abbastanza da rendere la console davvero godibile all'esterno e in giornate particolarmente soleggiate. Va detto che in questo caso la coperta era molto corta: una luminosità come quella degli smartphone di fascia alta o di Steam Deck OLED avrebbe ridotto ancora di più l'autonomia già misera della console.

In portabilità, Switch 2 è molto più comoda da usare per gli adulti, ma decisamente meno per i bambini e per chi ha le mani piccole
In portabilità, Switch 2 è molto più comoda da usare per gli adulti, ma decisamente meno per i bambini e per chi ha le mani piccole

Nessun dubbio invece sulla comodità di avere uno schermo così grande: negli otto anni dal lancio della prima Switch, c'è chi è passato dal liceo, all'università, al lavoro, chi si è sposato e ha avuto figli e chi col tempo ha inevitabilmente perso qualche diottria. Ecco, da questo punto di vista su Switch 2 è sicuramente più facile leggere testi piccoli o giocare in multiplayer locale senza strizzare gli occhi. L'unico altro appunto da fare riguarda la pellicola in plastica che è applicata sullo schermo per evitare la frammentazione del vetro (e che Nintendo sconsiglia caldamente di rimuovere): si graffia con una facilità impressionante, e per questo il consiglio è di installare il prima possibile un'ulteriore protezione in vetro temperato.

Sistema operativo

Se non fosse chiaro, con Switch 2 Nintendo ha scelto la strada della continuità totale, e questo lo si nota anche dal fatto che il sistema operativo è fondamentalmente lo stesso della vecchia console - fino anche alla versione del firmware, che nel momento di scrivere questa recensione è aggiornato alla versione 20.1.5 su entrambe le generazioni di console.

Con giochi come Mario Kart World, la batteria di Nintendo Switch 2 dura poco più di due ore e mezza
Con giochi come Mario Kart World, la batteria di Nintendo Switch 2 dura poco più di due ore e mezza

L'interfaccia è praticamente identica a quella dell'originale, con qualche minuscolo ritocco estetico e alcune funzionalità aggiuntive: tra queste, una delle più interessanti è senza dubbio la possibilità di rimappare i tasti dei controller, ma per il resto è quasi indistinguibile, nel bene e nel male. Continuano a mancare temi personalizzati (o quantomeno altri colori oltre al tema chiaro e a quello scuro), per giocare con un amico è ancora necessario scambiarsi i Codici Amico, e la funzione per salvare immagini e video di gameplay è sempre troppo limitata: non solo si possono salvare video della durata massima di 30 secondi, ma per occupare meno spazio possibile la qualità è limitata a una risoluzione di 1080p, 30 frame al secondo e un bitrate di 12Mbit/s. Non sarebbe stato male poter scegliere la durata o la qualità del video in maniera simile a quanto avviene su PlayStation 5.

La possibilità di rimappare i controlli è una delle aggiunte gradite su Switch 2
La possibilità di rimappare i controlli è una delle aggiunte gradite su Switch 2

Le novità vere sono principalmente sotto il cofano: tempi di caricamento ridotti, transizioni più fluide tra i menu, e anche l'eShop è finalmente più reattivo e piacevole da navigare. La retrocompatibilità è il fiore all'occhiello del sistema operativo. I giochi della prima Switch vengono riprodotti perfettamente attraverso una combinazione di compatibilità hardware ed emulazione software, mentre gli abbonati a Nintendo Switch Online possono accedere anche alla libreria GameCube, sebbene per il momento sia limitata a solo 3 giochi e la qualità dell'emulazione lasci piuttosto a desiderare.

Il problema dell'eShop

Uno dei problemi che da sempre ha afflitto l'eShop di Nintendo Switch riguarda il tema della cosiddetta discoverability, ovvero la facilità con cui è possibile scoprire e acquistare giochi che possano incontrare i propri gusti. Sfortunatamente, l'incapacità dell'algoritmo di suggerire giochi interessanti unita alla quantità di shovelware che ogni giorno vengono pubblicati, ha finito per rendere quella di Nintendo una delle console con la peggiore da questo punto di vista.

Per ovviare in parte a questo problema, se si naviga l'eShop su Switch 2 si ha accesso a un nuovo menù chiamato "Per te" e che ogni settimana suggerisce una decina di giochi basati su classifiche di vendita e tendenze, ma anche sulla cronologia delle proprie ricerche su eShop e sui giochi più giocati dai propri amici. È sicuramente un passo avanti, ma è ancora troppo poco: dover aspettare un'intera settimana per avere nuovi suggerimenti è abbastanza limitante, e l'impressione è che a essere consigliati siano comunque giochi relativamente famosi e di successo (mentre scrivo mi consiglia titoli come Animal Well, Enter he Gungeon e The Messenger, non esattamene gli indie più sconosciuti). Da questo punto di vista, l'algoritmo di Steam rimane ancora una spanna sopra tutti gli altri.

GameChat

Quando è stata presentata da Nintendo non l'avrei mai detto, ma GameChat, il sistema di comunicazione integrato della console, rappresenta forse la sorpresa più inaspettata dell'intero ecosistema di Switch 2. Accessibile tramite il tasto C, permette chiamate vocali e video, condivisione dello schermo e chat vocale, il tutto nativamente integrato nel sistema operativo della console. Essere scettici era più che giustificato: non è la prima volta che Nintendo sperimenta con sistemi di comunicazione vocale, ma fin dai tempi di Wii Speak, ogni implementazione è stata goffa, inutilmente complicata e la qualità sempre pessima. Al lancio della prima Switch era addirittura necessario utilizzare un'app esterna sullo smartphone, o headset inutilmente ingarbugliati.

Oltre che con la Nintendo Switch 2 Camera ufficiale, la console è compatibile con un gran numero di webcam terze parti
Oltre che con la Nintendo Switch 2 Camera ufficiale, la console è compatibile con un gran numero di webcam terze parti

È vero, la condivisione schermo di GameChat ha un framerate scarso e una risoluzione bassissima, ma tra tutte le funzioni è anche quella che alla fine si finisce per usare meno, e comunque la pretesa non è certo quella di fare live stream su Twitch o creare video per YouTube. L'esperienza sociale è sempre stata ottima e, soprattutto, intuitiva: a prescindere che si stia giocando allo stesso gioco oppure no, in pochi istanti ci si ritrova a fare due chiacchiere coi propri amici, con una qualità audio buona e senza bisogno di indossare cuffie o headset. Forse chi è solito utilizzare Discord non cambierà le proprie abitudini, ma per tutti gli altri che hanno voglia di estendere la propria esperienza multiplayer, GameChat, semplicemente, funziona ed è facile da usare.

È un peccato che da marzo 2026 sarà esclusiva per gli abbonati a Nintendo Switch Online, ma se avete un gruppo di amici con Switch 2 con cui giocare, ne vale di sicuro la pena. L'unica vera nota negativa riguarda l'impossibilità, per il momento, di aggiungere altre persone una volta avviata una sessione di GameChat, costringendo a chiudere e creare una nuova stanza ogni volta che si collega un amico e lo si vuole invitare: è una limitazione inspiegabile, legnosa, e che si spera venga corretta in tempi brevi con un aggiornamento della console.

I giochi al lancio

Arriviamo a uno dei punti più delicati dell'intera equazione Switch 2. Perché a prescindere da quanto possa essere raffinato l'hardware o innovative le funzionalità, l'esperienza con una console rimane impressa soprattutto per i giochi che permette di giocare. E qui Switch 2 mostra il fianco a qualche critica.

Le nuove schede di Nintendo Switch 2 sono molto simili a quelle vecchie, ma non mancano le differenze. Tra queste, il colore e il prezzo
Le nuove schede di Nintendo Switch 2 sono molto simili a quelle vecchie, ma non mancano le differenze. Tra queste, il colore e il prezzo

Mario Kart World è indubbiamente il gioiello della lineup di lancio. Un titolo che sfrutta le potenzialità della nuova console con la sua formula open-world, i 24 giocatori simultanei e un level design che sarebbe stato difficile da applicare allo stesso modo sull'originale Switch. È un gioco genuinamente divertente, che da solo potrebbe giustificare l'acquisto della console per molti fan della serie. Tolto Mario Kart, il panorama si fa meno entusiasmante, specialmente per chi in questi anni ha avuto anche un'altra piattaforma da gioco ed è in cerca di titoli davvero nuovi.

Dopo il successo di Switch, il lancio della nuova console ha visto salire sul carrozzone del day one un po' tutti i publisher principali, che anziché rischiare con giochi nuovi hanno puntato quasi esclusivamente sul proprio retrocatalogo, tra conversioni e remaster di titoli già disponibili altrove. Certo, giochi eccellenti come Cyberpunk 2077, Street Fighter 6 e Yakuza 0 potranno essere giocati da un pubblico nuovo, ma non è la prima volta che si vedono girare su un handheld, e difficilmente possono essere considerati system seller per una console di nuova generazione.

Pokémon Scarlatto/Violetto è uno dei giochi della prima Switch che sono stati tecnicamente migliorati su Switch 2
Pokémon Scarlatto/Violetto è uno dei giochi della prima Switch che sono stati tecnicamente migliorati su Switch 2

Metroid Prime 4: Beyond e Leggende Pokémon: Z-A promettono bene e rappresentano alcuni dei titoli più attesi dell'intero catalogo Switch 2, ma ci vorranno ancora diversi mesi e comunque arriveranno anche su Switch originale. La prima grande sorpresa di quest'anno potrebbe essere Donkey Kong Bananza: la demo che avevamo provato in anteprima aveva lasciato più di qualche dubbio, ma l'ultimo Nintendo Direct ha mostrato un'avventura molto più ricca e varia del previsto.

Il prezzo è giusto?

Tanto si è discusso delle politiche di prezzo riguardo a Switch 2. Con la console singola venduta a 469 euro e il bundle con Mario Kart World a 509 euro, la neonata di casa Nintendo richiede un biglietto d'ingresso ben più alto rispetto al vecchio modello della console. Anche questo sottolinea come voglia parlare a un pubblico più adulto e a chi vuole acquistare la console per sé o per tutta la famiglia, e non esclusivamente ai propri figli: per loro, Switch e Switch Lite bastano e avanzano, dice la stessa Nintendo.

Non è però solo il costo di Switch 2 a far storcere il naso: se la vecchia console si presentava in maniera molto consumer friendly, questa nuova generazione Nintendo ha già trovato diversi modi per alleggerire le tasche dei suoi utenti. Da giochi molto più costosi - come Mario Kart World venduto a 90 euro in versione fisica - passando per gli aggiornamenti a pagamento di titoli come Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, per la necessità di un abbonamento per poter usare la GameChat, fino al prezzo di 10 euro per Nintendo Switch 2 Welcome Tour, a tutti gli effetti un mix tra un tutorial e uno spot pubblicitario per gli accessori della console.

Guardando alle tante (tantissime) ore di qualità passate con la prima Switch, sono sicuro che la spesa alla fine sarà ripagata, ma resta il sapore agrodolce davanti a una strategia commerciale di un'azienda che - col flop di Wii U che è ormai un lontano ricordo - può permettersi oggi di essere molto più avida coi suoi utenti.

Conclusioni

Multiplayer.it

8.0

Nintendo Switch 2 fa esattamente quello che gli utenti hanno chiesto per anni: essere una versione migliore e più potente di Switch. Ergonomia superiore, prestazioni finalmente adeguate, retrocompatibilità eccellente, qualche innovazione interessante e un design decisamente più premium: è un upgrade sensato e ben progettato che risolve molti dei limiti dell'originale senza tradirne l'anima ibrida. Per mille motivi, però, la sensazione complessiva è quella di una console che al lancio si presenta più come una Switch Pro tardiva che come una vera console di nuova generazione. L'esperienza con la console cambia poi immensamente in base alle vostre necessità e al vostro modo di giocare: se preferite giocare in portabilità, allora la batteria sarà un limite grosso, mentre non ve ne fregherà nulla se la vostra intenzione è lasciare Switch 2 sempre e solo nella sua base. Quella che per alcuni potrebbe essere una lineup di lancio povera, invece, diventa una libreria di capolavori sconfinata per tutti quelli che non hanno mai avuto una Switch e adesso potranno giocare Breath of the Wild, Mario Odyssey e Xenoblade Chronicles X nelle loro versioni migliori. La modalità mouse dei Joy-Con ha sicuramente del potenziale, ma nella pratica quotidiana si rivela meno pratica di quanto Nintendo vorrebbe farci credere. Le prestazioni superiori sono evidenti ma arrivano a discapito di un'autonomia infima della batteria, le maggiori dimensioni della console la rendono più comoda per gli adulti ma tagliano fuori un pubblico di giovanissimi che la useranno quasi solo collegata al TV. Il vero banco di prova per Switch 2 arriverà nei prossimi mesi, quando Nintendo dovrà dimostrare di avere in serbo quei giochi esclusivi e innovativi che possono trasformare un buon hardware in una generazione memorabile. Esattamente come lo è stata quella della vecchia Switch.

PRO

  • Un netto miglioramento tecnico e di design
  • Joy-Con più ingegnosi e comodi da usare
  • Lo schermo è più grande, ma la console resta abbastanza compatta
  • La GameChat è stata una piacevole sorpresa

CONTRO

  • La durata della batteria è davvero deludente
  • Poche novità nel sistema operativo
  • Pochissimi giochi davvero nuovi al lancio