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LG Display testa la tecnologia OLED eLEAP senza maschera per schermi più efficienti e meno costosi

LG Display sperimenta la produzione OLED con tecnologia litografica eLEAP, superando i limiti del metodo tradizionale con maschera metallica.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   03/07/2025
LG

LG Display ha avviato una fase di test su una nuova tecnologia di produzione di pannelli OLED che potrebbe segnare un'evoluzione importante nell'ambito dei display. Si tratta del processo eLEAP sviluppato da Japan Display Inc. (JDI), che introduce un approccio "maskless" alla realizzazione dei subpixel, evitando l'uso della consueta maschera metallica a favore di una tecnica litografica.

Questa sperimentazione avviene nello stabilimento sudcoreano di Paju, dove LG mira a verificare non solo la fattibilità tecnica, ma anche il potenziale per una futura produzione su larga scala, valutando vantaggi in termini di efficienza, qualità e costi.

La sperimentazione di LG

La tecnologia eLEAP si distingue per l'assenza di maschere metalliche nella deposizione dei materiali organici che compongono i subpixel rosso, verde e blu. Attraverso l'evaporazione litografica, è possibile aumentare l'area effettiva dedicata all'emissione luminosa, migliorando così l'efficienza energetica dello schermo. Al tempo stesso, si riducono sprechi di materiali costosi e si semplificano alcuni passaggi produttivi, aprendo a una potenziale riduzione dei costi complessivi di fabbricazione.

Lo stabilimento di Paju, in Corea del Sud
Lo stabilimento di Paju, in Corea del Sud

I test condotti da LG Display si concentreranno sulla linea E4 di Paju, storicamente destinata alla produzione di pannelli OLED di grandi dimensioni e attualmente utilizzata in modo parziale. Le macchine per la deposizione sono già presenti nello stabilimento, rendendo questa linea adatta a un'analisi approfondita del nuovo processo produttivo. Probabilmente LG sta sfruttando anche parte dei fondi stanziati nelle ultime settimane e usati prevalentemente per i pannelli OLED tandem.

Fonti vicine all'industria indicano che LG Display sarebbe particolarmente interessata all'applicazione della tecnologia eLEAP su pannelli di medie dimensioni, tra i 20 e i 30 pollici, destinati a monitor PC e display per il settore automobilistico, dove sono richiesti formati allungati. In queste categorie, il metodo tradizionale con maschera metallica sta mostrando i suoi limiti, sia in termini di precisione che di efficienza produttiva.

La maschera metallica resta ancora oggi la tecnologia prevalente nella realizzazione di schermi OLED per dispositivi di piccole dimensioni, come smartphone, tablet, notebook e dispositivi indossabili. Tuttavia, la sua efficacia si riduce all'aumentare della superficie del pannello, rendendo più complessa la deposizione dei materiali in modo uniforme.

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Anche Samsung Display ha mostrato interesse verso approcci alternativi. Lo scorso autunno, la società ha annunciato l'acquisto di macchinari da Applied Materials per avviare una linea pilota dedicata alla produzione OLED senza maschera. Attualmente, Samsung impiega la maschera metallica su quasi tutta la gamma OLED, con l'eccezione dei pannelli TV, dove utilizza la tecnologia QD-OLED. LG Display, invece, continua a impiegare per i televisori la tecnologia white OLED, che si affida a filtri colore e non necessita dell'uso di maschere.

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