Tesla spinge da tempo per aumentare il controllo sulla produzione dei propri chip, considerati un tassello essenziale per sostenere la crescita della guida autonoma e dei sistemi IA dei veicoli futuri. Ora alcune indiscrezioni, provenienti dalla Corea del Sud, parlano di un cambio di ritmo significativo nelle strategie dell'azienda: Samsung, partner chiave per il settore semiconduttori, avrebbe infatti deciso di riservare un ufficio dedicato a Elon Musk all'interno della propria fabbrica di chip di Taylor, in Texas.
La notizia segue un incontro tra il presidente di Samsung, Lee Jae-yong, e il CEO di Tesla, che avrebbero discusso dei chip AI5 e AI6, destinati alle piattaforme avanzate sviluppate dall'azienda statunitense. L'obiettivo sembra chiaro: semplificare e velocizzare il ciclo di feedback fra progettazione e produzione, riducendo il divario fra le esigenze di Tesla e le capacità delle fonderie partner.
L'ufficio di Musk nella fabbrica di Samsung a Taylor
Tesla punta da tempo a produrre volumi enormi di chip personalizzati, tanto da immaginare un futuro "TeraFab" in grado di sostenere una domanda annuale compresa tra 100 e 200 miliardi di unità. Per rendere possibile questo scenario, l'azienda ha ampliato la propria rete di fornitori, includendo Samsung e TSMC, con l'ipotesi di sfruttare anche i servizi di Intel. La scelta di presidiare fisicamente una fab fuoricasa, però, mostra un interesse più diretto e una volontà di incidere sulle fasi operative.
Il progetto di Samsung negli Stati Uniti vale 16 miliardi e 500 milioni di dollari e rappresenta uno degli investimenti più grandi dell'azienda coreana fuori dal proprio mercato di casa. Tesla è al momento il principale cliente statunitense per la divisione semiconduttori del gruppo, e la collaborazione riguarda l'intera filiera, dalla litografia alle fasi di packaging. Avere un contatto diretto all'interno dello stabilimento permette a Musk di intervenire su scelte progettuali e correzioni in tempi ridotti, elemento che potrebbe accelerare lo sviluppo delle soluzioni AI5 e AI6.
Nonostante la collaborazione con Samsung, Musk non considera sufficiente la capacità produttiva attualmente disponibile per supportare le ambizioni di Tesla. Il CEO ha più volte sottolineato l'importanza di costruire una filiera indipendente e stabile sul territorio statunitense, preoccupazione che deriva anche dalla vulnerabilità geopolitica dei partner asiatici e dal ruolo dominante di TSMC nella produzione avanzata. L'idea è creare una catena del valore più resiliente, riducendo la dipendenza dall'estero e partecipando alla rinascita del settore americano dei chip.
La corsa al silicio personalizzato non riguarda più solo Tesla. Le case automobilistiche stanno integrando sempre più logiche IA nei veicoli, e i chip dedicati diventano una leva competitiva. Rivian e altri produttori stanno esplorando soluzioni interne o partnership avanzate per seguire la stessa direzione. Per Tesla, che punta a migliorare la guida autonoma e sviluppare robotica avanzata, la differenziazione hardware rappresenta un vantaggio strategico cruciale.
Secondo quanto emerso, i chip AI5 e AI6 avrebbero un posizionamento specifico e non diretta sovrapposizione con le proposte di NVIDIA e altri fornitori. Tesla considera queste soluzioni parte integrante del proprio percorso per dominare l'IA applicata al mondo reale, con un'architettura sviluppata per gestire in modo efficiente carichi di lavoro sempre più complessi.