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Pragmata: qualche risposta, tante domande

Al Tokyo Game Show abbiamo provato la versione più recente di Pragmata, titolo di Capcom che, nonostante le novità, è ancora avvolto nel mistero.

PROVATO di Lorenzo Mancosu   —   29/09/2025
Diana in Pragmata
Pragmata
Pragmata
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Pragmata si è sempre configurato come un progetto atipico, fin dall'istante dell'annuncio originale risalente al PlayStation Showcase del 2020: un istante lungo la linea del tempo in cui ancora avrebbe dovuto incarnare la più recente nuova IP di casa Capcom, nonché un'opera interamente gestita da giovani membri della compagnia. Si è sempre presentato avvolto in un'atmosfera unica a causa della peculiare ambientazione da science-fiction, dell'estetica dei suoi strani personaggi, di quei trailer altamente criptici che lasciavano tantissimo spazio all'immaginazione, aprendo diverse domande e speculazioni che, ancora oggi, faticano a trovare risposte concrete. In che universo ci troviamo? Chi sono, davvero, i protagonisti Hugh e Diana? Esiste un legame con altri franchise della casa giapponese? Ma, soprattutto, che cos'è davvero Pragmata?

La nebbia ha iniziato a diradarsi solamente nel corso degli ultimi mesi, quando tutto a un tratto Capcom ha riattivato le comunicazioni poco prima di concedere, durante le grandi fiere dell'estate, il primo contatto con il gameplay. Eppure, anche in quelle occasioni ci siamo trovati al cospetto di una creatura difficile da decifrare, basata sì su meccaniche solide e immediate, ma ancora intenta a custodire gelosamente la sua reale natura. In occasione del Tokyo Game Show abbiamo provato Pragmata nella sua ultima versione, scoprendo un pizzico di più della sua anima ludica ma alimentando ancora una volta diverse domande che ci accompagnano ormai da parecchio tempo.

Pragmata, racconto e personaggi

Una cosa è certa: Pragmata è un'opera concettualmente molto distante dalla tradizione creativa di Capcom. E questo perché si tratta di un racconto fortemente umano, di un progetto nel quale sì, c'è tanto gameplay e di fatto si gioca costantemente, si spara e si schivano i fendenti degli avversari, ma l'intera esperienza sembra essere ricamata attorno al rapporto che matura fra i due protagonisti, ovvero il soldato Hugh e la bambina Diana. Una bambina che di fatto una bambina non è, perché in concreto si tratta di una "Pragmata", ovvero una misteriosa entità di natura cibernetica che è apparentemente stata costruita a bordo di una base spaziale per replicarne in maniera oltremodo fedele la mente e le fattezze.

Hugh vede Diana per la prima volta
Hugh vede Diana per la prima volta

Il rude militare Hugh - del quale non conosciamo assolutamente le ragioni né il passato - s'infiltra in una base spaziale costruita sulla superficie della Luna nella quale all'apparenza non è rimasto alcun superstite. La sua tuta si è strappata, l'ossigeno sta per esaurirsi, ma fortuna vuole che proprio Diana si trovi nei paraggi per aiutarlo: da quel momento in avanti, l'improbabile coppia di protagonisti si trova a collaborare per sopravvivere nei corridoi della base riconducibile al colosso della robotica Delphi Corporation, sotto la costante minaccia di una misteriosa IA che continua a scagliargli contro orde di droidi assassini.

Se, in passato, ci eravamo limitati a ipotizzare l'importanza del rapporto fra Hugh e Diana, questa versione semi-definitiva dell'esperienza ha iniziato a chiarire il peso di ciascuna interazione: esplorando la base spaziale con estrema attenzione, infatti, è ora possibile recuperare una serie di oggetti che consentono a Hugh di approfondire la sua relazione con Diana, gettando solamente le fondamenta nella costruzione di un rapporto quasi padre-figlia e, soprattutto, alzando il sipario sulla mente cibernetica e sul modo di pensare della bambina, che non ha assolutamente contezza di che cosa sia la vita lontano dalla sua prigione lunare.

L'Hub di gioco è una nuova area raggiungibile da diversi punti della stazione
L'Hub di gioco è una nuova area raggiungibile da diversi punti della stazione

All'interno dell'Hub di gioco, presentato in via ufficiale proprio in questa build, è infatti possibile assistere a lunghe conversazioni e soprattutto a sequenze uniche legate all'ottenimento di oggetti collezionabili davvero ben nascosti, fra mappamondi e confezioni di matite colorate che permettono di sviscerare retroscena del mondo e della caratterizzazione dei personaggi. Viene da sé che non abbiamo potuto ancora scoprire granché della trama né della vicenda principale di Pragmata - di fatto questa demo era semplicemente una versione finale delle varianti già affrontate in passato - ma è stata utile soprattutto per aiutarci a comprendere le novità della natura ludica.

Le novità del gameplay

Come già raccontato sulle nostre pagine, il gameplay di Pragmata è un particolare ibrido fra la formula d'azione, incarnata dalle fasi sparatutto in terza persona di competenza di Hugh, e l'anima da puzzle, che si prende il centro della scena quando Diana fa sfoggio delle sue capacità legate all'hacking. Il risultato di questo mix è una formula che richiede di scattare, schivare, muoversi e sparare mentre in contemporanea si portano avanti le operazioni di violazione dei robot nemici, realizzando una chimera piuttosto unica che - per lo meno nelle fasi iniziali - riesce a dimostrarsi sempre stimolante.

Tra hacking e azione si sviluppa l'essenza di Pragmata
Tra hacking e azione si sviluppa l'essenza di Pragmata

Trattandosi di una versione molto più vicina al prodotto finito, la sfida si è dimostrata leggermente più impegnativa rispetto alle precedenti fasi di test, dunque è stato necessario utilizzare ogni singolo strumento a disposizione per sopravvivere nella stazione. Oltre a dover alternare costantemente fra pistola e fucile a pompa per attaccare i punti deboli degli avversari, è risultato essenziale l'utilizzo del fucile a campo di stasi per immobilizzare i nemici più pericolosi, ma soprattutto lo sfruttamento delle dinamiche più avanzate dell'hacking di Diana, una serie di bonus e malus che rendono decisamente più utili i suoi attacchi cibernetici.

Anche il boss finale della Centrale Energetica - che dovrebbe rappresentare la prima "regione" della base spaziale - si è arricchito di più fasi e di un maggior numero di attacchi, rendendo più stimolante la danza del combattimento. Ciò detto, la più grande differenza riscontrata in questa sessione risiedeva nell'introduzione del sistema di progressione, anch'esso strettamente connesso all'Hub di gioco. Attivando alcuni Pod di salvataggio celati nei vari corridoi, infatti, è possibile raggiungere il rifugio di Hugh e Diana, che non ha esclusivamente lo scopo di approfondire il loro legame, ma consente di potenziarne le caratteristiche nonché di utilizzare materiali noti come Luna Filament per costruire nuove strumentazioni.

Il sistema di progressione porta più benefici al mondo in sé che al combattimento
Il sistema di progressione porta più benefici al mondo in sé che al combattimento

E la presenza di questi elementi riesce di per sé a mutare il punto di vista sul sistema d'esplorazione della base spaziale: nelle zone più remote e inaccessibili della stazione, è ora possibile incappare in cubi di potenziamento e in oggetti collezionabili dedicati a Diana, spingendo così il giocatore ad approcciare la progettazione dei livelli in maniera decisamente più attenta. Allo stesso modo, tutti gli avversari sconfitti si lasciano alle spalle un certo ammontare di Luna Filament, consentendo a chiunque ne avesse affrontati abbastanza di realizzare migliorie impattanti come il Jetpack di Livello 3, che consente di schivare fino a tre volte in rapida successione, o ancora di planare per distanze maggiori, prima di esaurire il carburante.

Lo stesso Pragmata con qualche innesto

Rispetto alle esperienze più recenti, dunque, ci siamo trovati di fronte a una versione di Pragmata semplicemente più rifinita sul fronte puramente ludico, nel sistema di progressione e soprattutto nel comparto dell'esplorazione. Ora la navigazione della base spaziale risulta più stimolante, perché è sufficiente scorgere un singolo oggetto al di là di una vetrata per spingere a ripercorrere i passi mossi dai protagonisti fino a trovare il passaggio segreto che è passato inosservato e che potrebbe nascondersi al di là di un'infida parete olografica.

L'esplorazione della base è più stimolante, ma non siamo certi sia abbastanza
L'esplorazione della base è più stimolante, ma non siamo certi sia abbastanza

Decisamente meno impattante è l'apporto dei potenziamenti, che in questa sede si presentavano parecchio standardizzati e legati a un sistema parametrico altrettanto asciutto e semplice: in sostanza, quel che succede è che si recuperano Cubi da spendere nell'Hub per migliorare la corazza di Hugh, il danno inflitto dalle armi e il potenziale degli hack di Diana, senza contare che persino l'interfaccia dedicata al sistema di progressione si presenta senza guizzi di sorta.

Non possiamo dire se sia corretta o meno, ma la nostra sensazione è che il team di Capcom si trovi ancora impegnato nel lavoro di "ricerca del divertimento" nel suo videogioco, innestando nuove meccaniche per rispondere ai feedback emersi nel corso delle prove più recenti. Ciò detto, anche in quest'occasione non abbiamo avuto modo di spingerci oltre il prologo e i primi grandi combattimenti, di conseguenza è davvero molto difficile sbilanciarsi senza avere a disposizione un quadro più completo, cosa che probabilmente avverrà solamente nei primi mesi del 2026.

Pragmata sembra potersi rivelare una grande storia: lo sarà davvero?
Pragmata sembra potersi rivelare una grande storia: lo sarà davvero?

In definitiva, a cinque anni di distanza dal momento dell'annuncio, Pragmata resta ancora un grande mistero: l'immaginario ha saputo convincerci sin dai primi istanti, i protagonisti hanno il potenziale per brillare al centro di una grande storia, i sistemi di gameplay si fanno apprezzare nella loro semplicità, ma allo stato attuale è pressoché impossibile comprendere la direzione che l'opera vuole imboccare e farsi un'idea precisa dell'evoluzione che caratterizzerà la sua natura ludica, sempre ammesso che ci sia qualcosa che si nasconde al di là di quanto visto fino a questo momento. La mancanza d'informazioni e la comunicazione ridotta ai minimi termini hanno sempre avuto il potenziale di regalare grandi emozioni, ma cosa accadrebbe se, alla fine della fiera, avessimo già visto tutto quello che l'opera ha da offrire? Le risposte ci attendono nel 2026, momento in cui potremo finalmente tirare le somme sulla nebulosa vicenda di Hugh e Diana.

Pragmata è tornato a mostrarsi ancora una volta, confermando le ottime vibrazioni che ha sempre saputo trasmettere ma lasciando di nuovo spazio per i dubbi che l'avvolgono. L'avventura lunare di Hugh e Diana sembra celare il potenziale necessario per esplodere in un grande racconto sci-fi, il sistema di gameplay semplice e immediato riesce a rivelarsi stimolante, eppure risulta ancora piuttosto difficile immaginare l'evoluzione della formula e dei sistemi al crescere del numero di ore di gioco. Questa nuova versione si è arricchita di un Hub interattivo, di nuovi elementi pensati per approfondire il legame fra i protagonisti, nonché di un sistema di progressione inedito che incrementa parecchio la qualità dell'esplorazione della base spaziale. Ma, al netto di questi graditi innesti, l'esperienza resta ancora prevalentemente avvolta nel mistero, rendendo particolarmente difficile inquadrare la sua reale natura. Sarà un bene o un male?

CERTEZZE

  • Hugh e Diana convincono ancora una volta
  • Il gameplay fra hacking e sparatorie funziona
  • Il sistema di progressione aumenta molto lo spessore dell'esplorazione

DUBBI

  • La sensazione è che sia ancora in alto mare
  • È difficile capire se possa reggere nel lungo periodo