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Le migliori colonne sonore dei videogiochi del 2025

Ecco la nostra personale selezione delle migliori colonne sonore che hanno impreziosito i videogiochi del 2025.

SPECIALE di Mattia Pescitelli   —   21/12/2025
I videogiochi con le migliori colonne sonore del 2025

Eccoci riuniti una volta di più a guardare alle nostre spalle, questa volta alla ricerca delle migliori colonne sonore dei videogiochi del 2025. Mettetevi comodi perché il viaggio non è breve, dato che quest'anno è stata composta una quantità disarmante di componimenti sbalorditivi, tutti egualmente meritevoli di essere ascoltati e vissuti attraverso lo schermo.

In quella che ricordiamo non essere una classifica (noterete che i titoli sono disposti in ordine alfabetico), ecco quelle che secondo noi sono le incursioni musicali più sorprendenti di quest'annata particolarmente fruttuosa.

Blue Prince

Una delle pietre miliari di questo 2025, Blue Prince ha saputo conquistare grazie alle sue atmosfere eteree e ai misteri che tiene ben celati dietro porte chiuse a chiave.

Il maniero di Blue Prince
Il maniero di Blue Prince

A fare da legante in questo dipinto arcano è il magnifico commento musicale firmato dal duo electro-ambient olandese Trigg & Gusset, quasi una brezza che accompagna il giocatore lungo le stanze della magione, dileguandosi dietro un angolo e riapparendo svoltandone un altro, per poi sprigionare tutto il potenziale sonoro durante una delle sporadiche scene d'intermezzo.

Clair Obscur: Expedition 33

Tra le tante sorprese di questo 2025, a livello musicale e non, rientra senz'ombra di dubbio Clair Obscur: Expedition 33. Le qualità del gioco sono state decantate ampiamente da quando ha conquistato pubblico e critica lo scorso aprile, ma uno dei suoi più grandi pregi resta la mastodontica colonna sonora di Lorien Testard.

Lune alle prese con una chitarra
Lune alle prese con una chitarra

In quasi duecento tracce sono contenute tutte le sfumature che compongono questo mondo fantasmagorico. Note dolci, melodie incalzanti, ogni brano di Expedition 33 racconta una storia dentro la storia; mostra la vera anima dei personaggi prima che essi si aprano al giocatore.

Il tema principale ha già fatto scuola, ma tracce come "Déchire la Toile" o la gargantuesca "Nos vies en Lumière", una slavina di emozioni degna della grandezza di un combattimento come quello che sorregge con la sua possanza sonora (tra l'altro, dell'esatta durata di 33 minuti, pura poesia), diventeranno i nuovi punti di riferimento non solo per le avventure di ruolo a turni, ma per l'intero settore e i giocatori che lo popolano.

Death Stranding 2: On The Beach

Il lavoro di Ludvig Forssell non ha bisogno di presentazioni. Stretto collaboratore di Hideo Kojima da Metal Gear Solid V: Ground Zeroes, le sue orchestrazioni sono diventate tra le più iconiche degli ultimi anni.

Sam e Lou
Sam e Lou

Non è una sorpresa vederlo, quindi, al timone del comparto musicale di Death Stranding 2: On The Beach, ma questa volta è stato affiancato da un nome d'eccezione, che ha contribuito a rendere questa collaborazione artistica qualcosa di totalmente memorabile, il cantautore e regista francese Yoann Lemoine, meglio conosciuto come Woodkid.

Si era capito che qualcosa bolliva in pentola da quando alcuni dei brani dal suo ultimo album S16 avevano accompagnato l'uscita della Director's Cut del primo capitolo. La deriva presa dall'artista francofono era molto affine a quella del game director giapponese. Ed ecco che Death Stranding 2 ci regala uno dei migliori incontri tra industrie differenti che si siano mai viste (e sentite). "To The Wilder" è diventato presto un inno, ma anche altri brani meno blasonati si sono ritagliati un posto nel cuore di molti appassionati, come la delicatissima "Any Love of Any Kind", eseguita assieme a un altro grande nome della musica internazionale, Bryce Dessner.

Hades II

Tra i molteplici ritorni a cui abbiamo assistito quest'anno, quello di Hades II è stato senza dubbio quello più stiloso. Ad affiancare il suo gameplay frenetico e dai cromatismi perfetti troviamo il portentoso commento musicale dell'ormai habitué degli studi di Supergiant Games Darren Korb, una masterclass di potenza e influenze da reami diametralmente opposti del reale che, però, trovano una quadra sorprendente sotto la direzione del compositore statunitense.

In questo secondo capitolo i toni si fanno più distorti, tenebrosi, da theremin spettrale, affiancati sempre da sonorità sull'orlo del deathcore che restituiscono tutta l'intensità dell'epopea di Melinoë.

Hollow Knight: Silksong

Dopo anni di attesa, Team Cherry ci ha finalmente consegnato Silksong, l'attesissimo nuovo capitolo di Hollow Knight.

L'Hornet di Hollow Knight: Silksong
L'Hornet di Hollow Knight: Silksong

La qualità produttiva del titolo ha lasciato tutti allibiti. Un miglioramento sotto ogni aspetto, anche quello musicale. Dietro al leggio troviamo il sempreverde Christopher Larkin, tornato per dare nuovamente vita al minimondo della serie creata dallo studio australiano.

Con il suo incedere solenne, ricolmo di archi incalzanti, fiati inquieti e cori dal sapore liturgico, ogni traccia infonde di una grandezza intimidatoria queste terre sotterranee, la cui misura ridotta raggiunge tutta un'altra scala e rende ciclopico il microscopico.

Kingdom Come: Deliverance II

E in mezzo a tutti questi suoni particolari poi arriva lui, con la sua possanza boema, a ricordarci quanto la tradizione faccia vibrare gli spalti e i cuori di noi povere anime perdute.

La campagna boema in tutto il suo splendore
La campagna boema in tutto il suo splendore

Leitmotiv d'antan che fanno sembrare di trovarsi all'interno di un adattamento shakespeariano diretto da Orson Welles, canti e gighe da taverna, fiati da alba di un nuovo giorno. La colonna sonora di Kingdom Come: Deliverance II, composta da Jan Valta e Adam Sporka, è tutto quello che avevamo imparato ad amare con il primo capitolo e anche di più.

Raggiunte quelle vette cinematografiche che prima erano un'ambizione all'orizzonte, questo commento musicale non sbaglia un colpo e immerge completamente tra il fango e le pale d'altare della Mitteleuropa quattrocentesca.

Malys

Già con Stray Gods il team di Summerfall Studios aveva dimostrato di saper dare alla musica il giusto spazio con un'esperienza che faceva incontrare musical e videogioco, ma con Malys si è approdati su coste sensazionali.

Pentagrammi e riti profani in Malys
Pentagrammi e riti profani in Malys

Composta interamente da Belinda Coomes, questa seduta spiritica, che catapulta in uno speakeasy di Chicago, in una baracca nel bayou e in una carrozza gitana nel giro di un paio di tracce, ha dello spaventoso, sia per i suoi temi portanti che per la sua esecuzione impeccabile.

Impossibile non accennare al brano principale che, grazie anche al contributo vocale della cantante e streamer australiana Montaigne, si siede di diritto tra le grandi canzoni realizzate per delle produzioni videoludiche.

Many Nights a Whisper

Molti si chiederanno chi sia questo Davide tra mille Golia. Many Nights a Whisper è un'esperienza dalle note lisergiche, breve e al contempo intensissima, che racchiude tutta la poetica e il manifesto dietro Deconstructeam, casa di sviluppo iberica che punta tutto sulla carica disarmante della narrazione videoludica, cercando vie alternative per raccontare storie attraverso mondi virtuali.

Reminiscenze elleniche nell'illustrazione ufficiale di Many Nights a Whisper
Reminiscenze elleniche nell'illustrazione ufficiale di Many Nights a Whisper

Una specie di saggio interattivo, la sua forza diegetica arriva anche dall'incredibile composizione sonora che lo accompagna, assemblata dal talento sfuggente di fingerspit, al secolo Paula Ruiz, una delle voci più originali del panorama musicale videoludico degli ultimi anni. Le sue composizioni alimentano il sogno dentro al sogno che i trattati dai risvolti filosofici dietro il battito di ciglia che è Many Nights a Whisper rappresentano all'interno di un settore che ha tanto da mostrare, ma poco da dire.

Mario Kart World

Nintendo non manca mai di stupire, specie dal punto di vista musicale. Mario Kart World ne è l'esempio più caratteristico.

Mario sfreccia su una delle piste di Mario Kart World
Mario sfreccia su una delle piste di Mario Kart World

Una colonna sonora così vasta che è difficile capire anche solo da quante tracce sia composta, piena di rimandi a serie vecchie e nuove, sia dentro che fuori il mondo di Mario e compagnia, ma sempre rigorosamente nei confini del reame dell'azienda nipponica.

Quell'influenza americana che il Sol Levante ha rimaneggiato a sua immagine e somiglianza sin da metà del secolo scorso sfocia con l'impeto massimo in questo primo capitolo a mondo aperto, dove i biomi si incrociano e si mischiano. Dal western country al blues, al jazz senza sosta che accompagna l'idraulico più famoso del mondo da qualche avventura a questa parte, la colonna sonora di Mario Kart World composta da un ensamble capitanato da Atsuko Asahi ha segnato con tutta la sua grinta e il suo fascino quest'anno videoludico (tanto che gli abbiamo dedicato anche un approfondimento che scende nel dettaglio della sua concettualizzazione e realizzazione).

Ninja Gaiden 4

Per questo ritorno in gran stile dell'amata saga della Tecmo, realizzato da due punte di diamante dello sviluppo nipponico, PlatinumGames e Team Ninja, Masahiro Miyauchi firma una colonna sonora particolare, che richiama l'evoluzione della serie nei suoi trenta e passa anni di onorata carriera.

I combattimenti al cardiopalma di Ninja Gaiden 4
I combattimenti al cardiopalma di Ninja Gaiden 4

Tra shamisen instancabili, percussioni e fiati degni delle migliori sequenze all'arma bianca cinematografiche e una ricerca identitaria moderna tra l'elettronica e il rock duro e puro, Ninja Gaiden 4 racchiude un universo musicale capace di accentuare ogni scontro all'ultimo sangue.

Skate Story

Fresco di uscita, Skate Story ha saputo stupire sotto molti punti di vista, ma tra questi spicca senz'altro la sensazionale colonna sonora realizzata dalla band pop-psichedelica Blood Cultures.

Sullo skate verso l'ignoto
Sullo skate verso l'ignoto

Sognante come prendere una discesa su uno skateboard mentre le luci della città illuminano il cielo notturno, le tracce realizzate (in parte solo strumentali, in parte cantate) diventano un mixtape ideale non solo per l'avventura soft-demoniaca di Sam Eng, ma anche per qualsiasi viaggio speranzoso verso una meta ignota, sia esso intrapreso con una macchina, con un minivan o con i piedi su una tavola.

South of Midnight

Purtroppo, South of Midnight non ha saputo lasciare un segno distintivo in quest'anno videoludico pieno di visioni originali, ma il titolo di Compulsion Games, una lettera d'amore alla cultura del Profondo Sud degli Stati Uniti, presenta degli elementi di pregio che non si possono sottovalutare, tra tutti un commento musicale fuori scala, firmato da una delle voci più interessanti del settore, Olivier Deriviere.

Un alligatore da leggenda
Un alligatore da leggenda

Con le sue sonorità che scavano a piene mani nell'acquitrino dove la cultura statunitense vorrebbe seppellire quella afroamericana che ha fatto la fortuna della sua discografia, ogni traccia contribuisce a rendere l'esperienza (almeno quella sonora) una da ricordare negli anni a venire.

The Alters

Dalla Polonia con furore, 11bit studios quest'anno ci ha regalato non solo un grandissimo gestionale d'avventura, ma anche una colonna sonora memorabile, ideata da Piotr Musiał, prodigio della scuola musicale videoludica, mente alla base di alcune delle composizioni più suggestive degli ultimi anni, sia dentro che fuori 11bit studios, tra cui spiccano Frostpunk, This War of Mine e The Witcher 3: Blood and Wine.

Jan Dolski, astronauta per caso in The Alters
Jan Dolski, astronauta per caso in The Alters

Con The Alters, Musiał ha superato le barriere conosciute per dirigere la sua musica e i giocatori con essa in un mondo ostile e misterioso, figlio delle influenze di mostri sacri come Jóhann Jóhannsson e Vangelis. Una colonna sonora colossale, pur essendo, sulla carta, una delle più corte di quest'anno. Una pulce da una quarantina di minuti contro i titani da più di cinque ore che hanno iniziato a manifestarsi sul mercato.

The Midnight Walk

Essendo un'esperienza pubblicizzata principalmente per realtà virtuale, purtroppo, molti si saranno fatti sfuggire da sotto il naso quel gioiello esperienziale che è The Midnight Walk, una passeggiata nei recessi più bui dell'umano inumano.

Visioni inquiete in The Midnight Walk
Visioni inquiete in The Midnight Walk

Pur presentando un comparto estetico formidabile, è l'importanza del sonoro a farla da padrone, come anche l'accompagnamento musicale.
Un trionfo compositivo, l'orchestrazione presentata da Joel Bille e Bortre Rymden è una corona di gemme nascosta in quest'anno di grandi uscite, con al suo apice la pietra più lucente di tutte: la lacerante Gräns.

33 Immortals

Quest'anno tanti compositori sono tornati all'attacco in nuovi progetti peculiari e identificativi e tra questi si cela anche Max LL. Autore poliedrico, è conosciuto in ambito videoludico per la sua quasi decennale collaborazione con Thunder Lotus Studios, dal rivelatorio Jotun, allo struggente Spiritfarer, fino a questo 33 Immortals, un titolo multigiocatore inusuale che interpreta a modo suo la Commedia dantesca. Si poteva procedere con cautela, senza rischiare, oppure dare tutto e creare qualcosa di completamente folle. Max LL, tuttavia, ha deciso di trovare un bilanciamento tra un suono familiare, ma che ha tutta la potenza di qualcosa di totalmente inedito.

Magnifica la scelta di inserire sempre, in qualche modo, almeno una voce che accompagna questi brani pieni di pathos, che risuonano con le anime dannate di questo mondo a spirale. Un tripudio di sensazioni che rimandano indietro nel tempo e fanno riassaporare tutto ciò che, anche solo lontanamente, è stato intriso dell'influenza senza tempo dei canti più famosi della storia.

Questa la nostra lista delle migliori colonne sonore dei videogiochi del 2025. È stato veramente difficile stilarla perché di titoli meritevoli quest'anno ce ne erano veramente tanti. Avrebbero benissimo potuto trovarsi al fianco di quelle selezionate colonne sonore come quella di Civilization VII, Metroid Prime 4: Beyond, Dispatch, Ghost of Yotei, The First Berserker - Khazan, The Outer Worlds 2, Unbeatable, solo per citarne alcuni.

Ma ora tocca a voi. Quali sono state le vostre colonne sonore del cuore che hanno scaldato questo 2025? Vi aspettiamo nei commenti.