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The Alters, la recensione dell'originale survival strategico e action dove le scelte della vita contano

The Alters è il nuovo survival realizzato da 11 Bit Studios dove il giocatore dovrà seguire le peripezie di un minatore spaziale precipitato su un pianeta e costretto a clonarsi per sopravvivere.

RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   23/06/2025
Jan Dolski è il protagonista di The Alters
The Alters
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The Alters è un progetto che ci ha affascinato fin dalla sua primissima apparizione: era la Gamescom del 2023 e nel piccolo stand di 11 Bit Studios, una contenuta delegazione del team aveva scelto di mostrarci un assaggio del prossimo progetto, a quel tempo soltanto annunciato con un criptico teaser. E ce ne innamorammo immediatamente, eleggendolo come sorpresa della fiera di quell'anno, nonostante non potessimo parlarne per via di un embargo estremamente lungo.

E oggi siamo arrivati alla resa dei conti: il momento in cui dobbiamo tirare le somme su questa nuova opera che nasce dalle stesse menti che in questi anni sono riusciti a creare capolavori indiscussi del calibro di This War of Mine e dei due Frostpunk. The Alters riuscirà effettivamente a essere all'altezza delle altre proprietà intellettuali citate? Se non vi trovate nella posizione di poter già rispondere in totale autonomia a questa domanda, visto che il gioco è disponibile su PC, PS5 e Xbox dal 13 giugno, tra l'altro già al lancio anche nel Game Pass, ecco la nostra recensione.

Fantascienza, distopia e tanta narrazione

La storia alla base di The Alters attinge a piene mani dai topoi più classici della fantascienza moderna ed è condita con una bella spruzzata di thriller psicologico. Nei panni di Jan Dolski, un minatore, ci ritroviamo nel bel mezzo di una missione spaziale denominata Project Dolly messa in piedi da un ente privato, l'AllyCorp, e finita decisamente male. L'obiettivo originale della spedizione era infatti di raggiungere un pianeta orbitante in un sistema con tre stelle gemelle e tentare di scavare e recuperare una risorsa rarissima chiamata Rapidium, capace di rivoluzionare i concetti della fisica e della chimica grazie alla sua capacità di alterare il flusso del tempo.

Qualcosa però non va secondo i piani, la nave precipita sul pianeta e ci risvegliamo nel mezzo di un territorio completamente inesplorato con tutti i membri dell'equipaggio morti e con la base in grado di ospitarci molto malconcia mentre, sullo sfondo, c'è una tempesta solare in procinto di colpire e letteralmente bruciare gran parte del pianeta obbligandoci a ingegnarci pur di sopravvivere a questa devastante corsa contro il tempo.

E la soluzione che si prospetta a Dolski, l'unica che gli può permettere di resistere qualche mese e trovare il modo di contattare la Terra e organizzare un piano di recupero è di generare dei suoi alterego, dei cloni competenti in altre professioni capaci di aiutarlo nelle routine quotidiane e svolgere altre mansioni. Degli Alters, per l'appunto. L'idea fantascientifica alla base di questa clonazione sono le capacità computazionali del computer quantistico installato nella base che, grazie al Rapidium e all'albero della vita di Dolski, può ipotizzare ed elaborare delle esistenze parallele che il nostro protagonista non ha mai vissuto nell'universo attuale, facendo scelte differenti nei bivi cruciali del suo passato.

Il presupposto è semplicemente geniale ed è fortemente ispirato a molteplici opere cinematografiche e letterarie e innesta nel gioco una componente narrativa enorme che è poi parte integrante delle opere di successo di 11 Bit Studios. La vita di Dolski è infatti una vita travagliata, con una madre morta di malattia, un padre violento e alcolizzato, difficoltà nel corso della sua vita scolastica, poche soddisfazioni sul lavoro, devastanti rinunce amorose e tutto ciò che permette al computer quantistico di immaginare e concretizzare vite parallele credibili, ma non necessariamente di successo.

Jan Dolski in versione scienziato è uno dei cloni più utili da creare fin nelle prime fasi di gioco
Jan Dolski in versione scienziato è uno dei cloni più utili da creare fin nelle prime fasi di gioco

È soprattutto il gameplay a giovare di questo escamotage narrativo visto che ogni alter che andremo a creare avrà un suo carattere specifico, le sue paure, i suoi dubbi e le tante incertezze con cui dovremo fare i conti e che ci costringeranno molto spesso a prendere decisioni nel corso dei numerosi dialoghi. Scelte che avranno spesso conseguenze non solo nell'avanzamento della trama (e per caratterizzare i molteplici epiloghi), ma proprio nello stato mentale e fisico di questi cloni che potranno addirittura ricorrere a soluzioni estreme, a farsi del male fisico o a rimanere indisposti davanti alle nostre richieste di lavoro. Generando, di fatto, quello che è il primo gioco nel gioco: una sorta di The Sims all'acqua di rose dove badare al benessere e all'equilibrio tra i molteplici cloni è essenziale per poter andare avanti nell'avventura.

Un po' base builder, un po' survival

Archiviata la questione ambientazione e trama, è essenziale spiegare per bene cosa è in concreto The Alters, visto che, come da tradizione di 11 Bit Studios, non si può certamente parlare di un videogioco dal gameplay basilare o elementare. Concettualmente la nuova opera del visionario team si può considerare come appartenente a tre differenti generi.

La visuale all'interno della base può essere zoomata al punto da osservare nel dettaglio le attività dei singoli alter
La visuale all'interno della base può essere zoomata al punto da osservare nel dettaglio le attività dei singoli alter

Liquidiamo subito l'esperienza alla Sims che vi abbiamo descritto poco sopra perché è sicuramente la componente meno incisiva. Gli alter non hanno vere e proprie necessità primarie da dover gestire. Dovremo semplicemente stare attenti a non farli lavorare più del dovuto ed evitare di lasciarli al di fuori della base mentre sono in corso delle tempeste. Dove in concreto si annida la componente gestionale dell'equipaggio è nelle dinamiche di gruppo e di interazione tra le singole persone che, dovendo convivere in spazi ristretti e, soprattutto, avendo un proprio "passato" che ha spesso molti elementi di discontinuità con gli altri Jan, porterà i cloni a scontrarsi tra di loro oppure, addirittura, a non accettare questa assurda condizione di esistenza.

Ciò che però definisce davvero il gameplay di The Alters è quello strano miscuglio tra base builder e adventure esplorativo, tenuto insieme dall'elemento survival. Da una parte infatti, dovremo gestire lo strano quartier generale a forma di enorme ruota costruendo le stanze che permettono ai cloni di svolgere le varie mansioni sfruttando una visuale laterale in parte isometrica e puntando anche alla micro-gestione delle varie code di produzione con uno stile che può ricordare, molto alla lontana, un Fallout Shelter oppure uno degli XCOM più recenti.

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Contemporaneamente però, dovremo anche esplorare il pianeta dove siamo precipitati, sia per portare avanti la componente narrativa sia, soprattutto, per individuare e poi raccogliere le varie risorse che consentono l'espletamento delle funzionalità della base stessa. Questa componente esplorativa si svolge attraverso la classica inquadratura dalle spalle e avviene all'interno di mappe di dimensioni abbastanza contenute che offrono anche un minimo di svelamento secondo le dinamiche dei metroidvania, costringendo il giocatore, soprattutto nelle prime ore, a limitarsi molto in questa attività, in attesa di aver scoperto le tecnologie essenziali per girovagare in totale libertà.

Un elemento essenziale della componente base builder è la gestione degli spazi visto che, specie all'inizio, la ruota non potrà contenere tutte le stanze che vogliamo costruire
Un elemento essenziale della componente base builder è la gestione degli spazi visto che, specie all'inizio, la ruota non potrà contenere tutte le stanze che vogliamo costruire

E c'è poi la componente survival, che è particolarmente invasiva e pressante in The Alters. Il gioco vi metterà a dura prova creando costantemente un senso di ansia e oppressione, soprattutto in quella tipologia di giocatori che sentono nel profondo del proprio animo la necessità di avere tutto sotto controllo. Non è solo una questione di scarsità di risorse, che obbliga a scegliere con grandissima parsimonia cosa costruire e potenziare, ma proprio ogni singolo elemento dell'opera è implementato per spingere a prendere costantemente delle decisioni, rinunciando ogni volta a qualcosa.

Impiegare quel clone in cucina per garantire pasti di buona qualità agli altri alter oppure spostarlo al di fuori della base per raccogliere risorse? Impiegare lo scienziato per portare avanti un percorso di ricerca capace di garantire innovazione e miglioramenti costanti, oppure metterlo al lavoro sulla produzione di beni e oggetti richiesti per la sussistenza della base? È meglio esplorare ogni anfratto del pianeta oppure dedicarci al reperimento delle risorse oppure alla costruzione di qualcosa?

E poi c'è lo scorrere inesorabile del tempo che obbliga, anche questo, a gestire l'avanzamento della storia. Il ciclo giorno-notte che scandisce tutte le attività degli alter, avvicina inevitabilmente anche la tempesta solare che determinerà il nostro game over se non saremo stati bravi a risolvere di volta in volta i misteri del pianeta che ci impediscono di spostarci con l'enorme base-ruota e quindi ad accumulare le risorse necessarie a questo spostamento che, tuttavia, ci metterà al riparo solo per un'altra manciata di giorni, in una vera e propria corsa contro il tempo che terrà costantemente elevato il senso di tensione.

L'albero della vita di Jan Dolski è accessibile attraverso il computer quantistico installato nella base e permette di osservare la vita del protagonista e valutare i suoi bivi potenziali
L'albero della vita di Jan Dolski è accessibile attraverso il computer quantistico installato nella base e permette di osservare la vita del protagonista e valutare i suoi bivi potenziali

Perché, tra l'altro, in The Alters, non sarà neanche così difficile morire rimanendo troppo tempo all'aperto durante i picchi di radioattività notturna, oppure non sfuggendo alla tempesta solare di cui sopra o, anche, non soddisfacendo adeguatamente i bisogni degli altri cloni che non ci metteranno poi moltissimo a ribellarsi al nostro comando. E quando questo avverrà, dovremo ripartire dall'inizio di quella giornata o da una qualsiasi delle giornate precedenti, ripercorrendo i nostri passi in modo migliore oppure tentando strade diverse evidenziando così una componente di rigiocabilità che è un elemento cardine di tutta l'opera di 11 Bit Studios.

Gli angoli da smussare

Nonostante l'originalità e le qualità appena descritte, il nuovo progetto di 11 Bit Studios non è esente da difetti e, anzi, alcune scelte di design e una certa mancanza di rifiniture lo rendono, a nostro parere, meno a fuoco e coerente nelle sue dinamiche rispetto ai capolavori già citati di questo team.

La parte esplorativa utilizza una visuale in terza persona dalle spalle per mettere in risalto le atmosfere estremamente affascinanti di The Alters
La parte esplorativa utilizza una visuale in terza persona dalle spalle per mettere in risalto le atmosfere estremamente affascinanti di The Alters

Innanzitutto c'è di fondo una certa dose di ripetitività che attraversa molte delle meccaniche del gioco. Un aspetto che, pur essendo connaturato alla natura di molti gestionali e base builder, qui straborda arrivando a toccare gli aspetti più narrativi ed esplorativi di The Alters. Nonostante, infatti, l'alta dose di varietà che stimola non poco la rigiocabilità, vi renderete conto molto presto che la gestione dei cloni vi obbligherà a ripetere molto spesso gli stessi dialoghi ogni mattina, specie quando sarete riusciti a raggiungere un certo equilibrio e quindi vi dovrete limitare a "rassicurare" quotidianamente i vostri compagni di viaggio. E quando siete molto avanti con le ore di gioco, e magari avete generato parecchi alter ego, la cosa può risultare sfiancante.

Questa gestione dei dialoghi e delle interazioni può apparire talvolta persino forzata, come se nella testa degli sviluppatori alcuni snodi narrativi fossero inevitabili o comunque dovessero rappresentare dei passaggi obbligatori che il giocatore deve affrontare e a cui non può sfuggire, indipendentemente da come si è comportato e dalle scelte che ha preso durante la complessa sopravvivenza spaziale. Sembra, in altre parole, che il rapporto causa-effetto di alcune scelte e l'emergere di alcune situazioni, sia forzato o semplicemente deformato per andare in certe direzioni.

Trovare le risorse è divertente solo le prime volte che dovremo farlo
Trovare le risorse è divertente solo le prime volte che dovremo farlo

La questione della ripetitività ha ripercussioni importanti anche sulla componente esplorativa visto che, concretamente, quello che ci verrà richiesto dal gioco nei panni dello Jan esploratore è di scoprire la zona circostante il punto di ancoraggio della base, scovare le risorse essenziali alla sopravvivenza attraverso una speciale operazione di scandagliamento del terreno ed eventualmente raccoglierle. Come dicevamo poco sopra, The Alters implementa alcune dinamiche da metroidvania per limitare l'esplorazione della mappa, ma senza che riesca mai a farci sentire davvero soddisfatti nell'aver aggirato questi ostacoli.

E inoltre il fatto che a ogni cambio di atto, quando cioè riusciremo a spostare la base per recarci in una nuova zona che ci schiaffeggerà con un nuovo ostacolo da dover ovviamente superare, ecco che il tutto si resetta obbligandoci nuovamente a girovagare per l'area, scovare le risorse, scandagliarle e così via. Tra l'altro anche l'unico reale nemico che dovremo "affrontare", le anomalie, non rappresenta mai una minaccia reale, ma un semplice impedimento che dovremo gestire stando bene attenti a non consumare troppa energia e risorse, ma senza che ci sia mai un reale tasso di sfida.

Dovremo scegliere con attenzione a quali mansioni assegnare ogni alter sia per sfruttare le loro competenze sia per ottimizzare i tempi
Dovremo scegliere con attenzione a quali mansioni assegnare ogni alter sia per sfruttare le loro competenze sia per ottimizzare i tempi

Sfida che è invece tutta rappresentata dal famoso e pressante conto alla rovescia che in più di un'occasione lascia in bocca un certo senso di incompiutezza perché, magari, si sarebbe voluto ripulire per bene un certo territorio, o magari si voleva gestire più a fondo un determinato aspetto di una missione secondaria, ma il costante rintocco del tempo che passa obbliga invece a comportarsi in modo frettoloso e, per quanto stimolante, non sempre questa meccanica ben si sposa con quello che, in fondo, è un base builder gestionale.

A titolo informativo ci sentiamo di segnalare che The Alters è particolarmente generoso per ciò che concerne la difficoltà, visto che è possibile scegliere tra due differenti livelli di sfida per la componente economica e tra tre impostazioni per la componente esplorativa.
Per ciò che riguarda la nostra sessione di recensione, abbiamo impiegato circa 32 ore a completare il gioco, ricaricando in un paio di occasioni un salvataggio di qualche giorno precedente per tentare di compiere le attività in modo differente.

Un gran lavoro tecnico

The Alters non è un gioco leggero e le sue molteplici anime hanno chiaramente generato più di qualche grattacapo nella testa dello sviluppatore. Ne siamo abbastanza convinti. È innegabile però che il risultato finale sia un gran bello splendore, capace di risultare sempre estremamente piacevole agli occhi di chi gioca, mantenendo un'ottima fluidità e pulizia. Purtroppo non abbiamo avuto modo di testarlo su console ma, per quello che abbiamo osservato e letto in giro, sembra andare ottimamente sia su PlayStation 5 che Xbox Series X|S anche grazie all'egregio lavoro svolto da 11 Bit Studios sul fronte dei controlli via joypad e sul design dell'interfaccia utente.

Gestire le conversazioni con gli altri alter è un elemento cruciale per la prosecuzione della storia
Gestire le conversazioni con gli altri alter è un elemento cruciale per la prosecuzione della storia

Noi lo abbiamo invece giocato in lungo e in largo su PC, sfruttando la nostra configurazione di fascia alta - un AMD Ryzen 7900X3D e una NVIDIA GeForce RTX 5080 - e appoggiandoci ad un setup con mouse e tastiera per gran parte dell'esperienza. Ovviamente non abbiamo avuto alcun tipo di problema di frame rate, anche in risoluzione 4K, appoggiandoci al DLSS (The Alters è tra i primi titoli a offrire il preset Ultra Quality) e alla Frame Generation che qui è supportata solo in modalità 2X.

Ci sono indubbiamente delle sbavature: il preloading degli shader ad ogni avvio è una piaga a cui non riusciremo mai ad abituarci e in diversi frangenti, soprattutto nel momento in cui si sfrutta il fast travel o si esce dalla base, i fenomeni di pop-in sul terreno sono molto evidenti. E anche sul fronte delle animazioni sia facciali che dei corpi, si nota una certa semplicità nella realizzazione dei vari Jan Dolski.

Archiviati i difetti dobbiamo però riconoscere a 11 Bit Studios la capacità di realizzare delle atmosfere estremamente credibili, con uno stile fantascientifico molto caratteristico e coerente con l'immaginario portato su schermo. Tutto riverbera nella stessa direzione anche grazie ad un comparto artistico molto ispirato che fa scopa con una colonna sonora ambientale, spesso molto inquietante, capace di scandire a dovere l'avvicinarsi dell'inevitabile.

L'interfaccia di gioco è minimalista e molto efficiente
L'interfaccia di gioco è minimalista e molto efficiente

Ci sentiamo in dovere di segnalare infine, che The Alters è disponibile esclusivamente in lingua inglese, testi scritti compresi e, considerata la quantità di dialoghi a cui dovremo assistere e, spesso, sulla cui base dovremo prendere decisioni, ci sentiamo assolutamente di sconsigliarlo a chi non è abbastanza competente con la lingua d'Albione.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Multiplayer.it
8.5
Lettori (14)
8.6
Il tuo voto

The Alters è un progetto splendido e originale che i ragazzi di 11 Bit Studios sono riusciti a portare sul mercato dopo aver già stupito il mondo intero con i loro capolavori passati. Un titolo che offre una visione inedita e peculiare dei gestionali base builder grazie alla componente survival e al geniale presupposto narrativo che innerva l'intera esperienza di gioco, mettendo in scena un costante equilibrio di cause ed effetti. Ci sono però diverse sbavature, asperità e spigolature del gameplay che andavano smussate attraverso un maggiore lavoro di bilanciamento e rifinitura e che pesano sul ritmo generale dell'esperienza, generando ripetitività e talvolta qualche accenno di frustrazione. The Alters è un gioco che non siamo abituati a vedere tutti i giorni e che, anche per questo, merita comunque di essere premiato e consigliato, a prescindere dai suoi difetti.

PRO

  • Tante anime diverse per un gameplay peculiare e originale
  • Il presupposto narrativo degli alter è geniale
  • Una volta completato avrete una gran voglia di rigiocarlo

CONTRO

  • Alcune dinamiche del gameplay tendono a essere ripetitive
  • Talvolta la relazione di causa ed effetto appare forzata
  • Poche tipologie di nemici e avversari dinamici