Il team italiano Smallthing Studios sta lavorando a un sequel di Sword of Sodan, il classico hack & slash a sfondo dark fantasy pubblicato originariamente nel 1988 da Electronic Arts su Amiga e poi portato su Mega Drive e Mac.
"Abbiamo acquistato la licenza di Electronic Arts e Discovery Software, e soprattutto di Soren (Gronbech, uno dei due game designer originali NdR), e siamo ripartiti dalla sua idea del 1989 per fare il sequel di Sword of Sodan", ha rivelato Massimiliano Calamai durante l'ultimo episodio del Cortocircuito.
Ricordato ancora oggi dai nostalgici per i suoi personaggi giganteschi, che arrivavano quasi a riempire lo schermo in un momento storico in cui questo tipo di risultati tecnici erano appannaggio esclusivo di piattaforme ben più potenti, Sword of Sodan si pone senza dubbio come un titolo di culto.
Quando mancano ormai pochi giorni al lancio di Simon the Sorcerer Origins, sembra insomma che Smallthing Studios abbia in cantiere diversi progetti che attingono al glorioso passato del mondo dei videogiochi.
Un vero e proprio precursore
Il genere fantasy ha avuto un'ampia rappresentazione nei videogiochi, ma si può dire senza timore di smentita che Sword of Sodan sia stato per molti versi un precursore, capace di spianare la strada con grande coraggio alle numerose produzioni che sono arrivate in seguito.
Ambientato in un mondo dominato dalla magia e devastato dai conflitti, il classico di Discovery Software ci mette al comando di Brodan oppure di Shardan, fratello e sorella guerrieri che sopravvivono al massacro della loro famiglia e giurano di vendicarsi impugnando appunto la Spada di Sodan.