OpenAI ha deciso di premiare una parte del proprio personale con incentivi economici di valore eccezionale. L'annuncio è arrivato poche ore prima della presentazione ufficiale di GPT-5, attraverso un messaggio interno del CEO Sam Altman indirizzato ai dipendenti.
Secondo quanto emerso, la misura riguarda esclusivamente specifici reparti tecnici e non coinvolge l'intera forza lavoro. La scelta sarebbe legata alla crescente competizione nel mercato globale dell'intelligenza artificiale, dove le figure con competenze avanzate sono sempre più contese dalle aziende del settore. L'iniziativa è stata presentata come un riconoscimento per i risultati raggiunti e come strumento per trattenere talenti chiave, in un contesto di forte espansione e di investimenti miliardari.
Il messaggio di Altman
Nel messaggio interno, Altman ha spiegato che il bonus rientra in un "premio speciale una tantum" destinato a ricercatori e ingegneri software appartenenti ad alcuni gruppi strategici, tra cui applied engineering, scaling e safety. L'obiettivo dichiarato è adeguare le retribuzioni all'evoluzione del mercato, mantenendo al contempo trasparenza sulle nuove modalità di compensazione.
"Come abbiamo accennato alcune settimane fa, abbiamo esaminato le retribuzioni dei nostri team tecnici alla luce dei movimenti del mercato", ha scritto Altman, secondo una copia del messaggio che è stata condivisa con The Verge. "Abbiamo tutta l'intenzione di continuare ad aumentare le retribuzioni man mano che, come azienda, otterremo risultati sempre migliori, ma volevamo essere trasparenti su questa decisione, perché per noi si tratta di una novità".
La somma assegnata a ciascun beneficiario varia in base al ruolo e all'anzianità. Per i ricercatori più richiesti, i premi raggiungeranno valori nell'ordine di diversi milioni di dollari, mentre per la maggior parte degli ingegneri la cifra si attesterà mediamente sulle centinaia di migliaia di dollari. I pagamenti saranno erogati su base trimestrale per i prossimi due anni, con la possibilità di riceverli in contanti, in azioni OpenAI o in una combinazione delle due opzioni. In totale, circa un terzo del personale a tempo pieno, pari a circa mille persone, rientra nei criteri stabiliti.
Parallelamente, l'azienda sta preparando un'operazione che consentirà a un numero maggiore di dipendenti di vendere azioni già maturate a investitori interessati. Si tratta di una modalità di liquidazione secondaria sempre più diffusa nelle società tecnologiche private, che offre la possibilità di monetizzare parte del proprio pacchetto azionario senza attendere un'eventuale quotazione in borsa.
Altman avrebbe indicato, in conversazioni riservate, di aspettarsi una vendita a un prezzo per azione significativamente superiore rispetto ai 274 dollari fissati nell'ultimo round di finanziamento, quando la valutazione di OpenAI aveva raggiunto i 300 miliardi di dollari. Tale scenario, se confermato, aumenterebbe ulteriormente il valore dei pacchetti azionari dei dipendenti, rendendo i bonus ancora più rilevanti nel complesso.
Voi che cosa ne pensate di questa modalità di aumenti per trattenere i talenti? Diteci la vostra nei commenti qua sotto, mentre anche la divisione IA di Apple perde un'altra figura di rilievo e Meta continua ad accaparrarsi nuovi ricercatori.