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Microsoft potrebbe abbandonare le generazioni console: mossa vincente o pietra tombale per l'hardware Xbox?

Microsoft potrebbe rivoluzionare il mercato console con un ecosistema flessibile e aggiornabile: geniale rivoluzione o colpo di grazia all'hardware Xbox?

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   06/08/2025
Un controller Xbox

Nei giorni scorsi sono trapelate in rete alcune informazioni sull'APU Magnus, un chip di nuova generazione sviluppato da AMD che potrebbe rappresentare il cuore della prossima Xbox. Sebbene non ci siano conferme ufficiali, le indiscrezioni sono state analizzate da esperti del calibro di Digital Foundry, che ipotizzano una possibile rivoluzione nella strategia di Microsoft: l'abbandono del classico concetto di generazioni console con cicli di vita da 7-8 anni.

Al suo posto, l'azienda potrebbe puntare su un ecosistema più ampio, flessibile e in continua evoluzione, composto da più dispositivi Xbox basati sulla stessa architettura. Un approccio simile ai PC preassemblati, ma con la semplicità d'uso e l'immediatezza tipiche delle console. La line-up hardware verrebbe aggiornata nel tempo, senza dover aspettare un salto generazionale netto.

Come Magnus potrebbe cambiare le carte in tavola

Se a questo punto vi state chiedendo cosa abbia di così speciale la famigerata APU Magnus da giustificare un possibile cambio di rotta così radicale, facciamo un breve riassunto. Si tratterebbe di un SoC capace di combinare una CPU Zen 5 con una GPU RDNA 5, il tutto racchiuso in un'architettura altamente efficiente pensata per il gaming e che dovrebbe offrire un salto prestazionale significativo rispetto alle APU attualmente impiegate nelle Xbox Series X|S.

Xbox Series X e Xbox Series S
Xbox Series X e Xbox Series S

Secondo le indiscrezioni, la CPU includerebbe tre core Zen 6 e otto core Zen 6C, mentre la GPU dovrebbe contare 68 Compute Units e un bus di memoria a 192-bit con GDDR7. Il chip sarebbe inoltre compatibile con tecnologie avanzate come il ray tracing di nuova generazione, machine learning per l'upscaling intelligente, e una scalabilità superiore per adattarsi a diversi form factor.

Ma il vero punto di svolta sarebbe il design a doppio die, con CPU e GPU separate e collegate tramite un'interconnessione ad alta banda. È proprio questo approccio modulare che permetterebbe a Microsoft di aggiornare o riconfigurare singolarmente le componenti, aprendo la strada a una piattaforma composta da molteplici dispositivi Xbox basati sulla stessa architettura. In pratica, un ecosistema flessibile e dinamico, dove ogni modello può essere ottimizzato per esigenze diverse, senza rompere la compatibilità.

Se confermata, si tratterebbe di una configurazione ambiziosa e sicuramente più costosa da produrre rispetto alle attuali APU monolitiche. Tuttavia, secondo Digital Foundry, sarebbe anche molto più flessibile e scalabile, con Microsoft che potrebbe immettere sul mercato una serie di dispositivi, sia fissi che portatili, aggiornare la line-up più frequentemente anziché attendere il classico ricambio generazionale del mercato console, e anche stringere collaborazioni con OEM come ASUS, che già adesso sta lavorando con la casa di Redmond a ROG Xbox Ally e ROG Xbox Ally X.

Potenziali vantaggi e svantaggi

Una strategia simile sarebbe a dir poco intrigante e potrebbe portare a una vera rivoluzione nel mercato console, se dovesse rivelarsi vincente... ma anche rappresentare una possibile pietra tombale per l'hardware Xbox, che di certo oggi non sta attraversando il suo momento migliore.

ASUS ROG Xbox Ally
ASUS ROG Xbox Ally

Da un lato, ci sono vantaggi strategici non trascurabili. Ad esempio, Microsoft potrebbe introdurre nuovi modelli di Xbox ogni 2-3 anni, mantenendo l'hardware competitivo e offrendo ai giocatori la libertà di scegliere il dispositivo più adatto alle proprie esigenze - e decidere se aggiornarlo o meno a ogni nuovo aggiornamento della line-up. L'utilizzo di una stessa architettura garantirebbe inoltre un'esperienza unificata, con compatibilità software totale tra i vari dispositivi.

Dall'altro lato, una line-up troppo ampia o aggiornamenti hardware troppo frequenti potrebbero disorientare i consumatori, abituati a ritmi ben più lenti, e creare difficoltà agli sviluppatori, costretti a ottimizzare i giochi per più configurazioni.

Ma ora lascio la parola a voi. Microsoft sta davvero per riscrivere le regole del gioco? Meglio un ecosistema flessibile o una console unica - o una coppia come Series X e S - che segna una generazione?

Questo è un editoriale scritto da un membro della redazione e non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.