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Avatar 4 e 5 potrebbero non vedere la luce, ammette James Cameron

Nel corso di un'intervista, James Cameron ha ammesso che il quarto e il quinto capitolo di Avatar potrebbero anche non vedere la luce: tutto dipende dagli incassi di Fuoco e Cenere.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   23/12/2025
Uno dei personaggi di Avatar: Fuoco e Cenere

Nel corso di un'intervista, James Cameron ha ammesso che Avatar 4 e 5 potrebbero non vedere la luce: nel parlare dei prossimi due capitoli della saga, il regista ha utilizzato parole piuttosto caute e ha spiegato che tutto dipenderà dai risultati di Fuoco e Cenere.

"Sono sempre in apprensione prima che un film esca: per me non conta molto cosa dicano le recensioni, tutto sta a capire se il pubblico si presenterà o meno nelle sale", ha detto Cameron, che attende di vedere come saranno gli incassi della pellicola prima di cominciare a dedicarsi ad Avatar 4.

I primi numeri sono in effetti positivi: Fuoco e Cenere ha totalizzato 89 milioni di dollari nel suo primo fine settimana negli Stati Uniti, raggiungendo quota 347 milioni a livello internazionale. Gli altissimi costi di produzione impongono però prudenza e il regista ne è perfettamente consapevole.

Avatar: Frontiers of Pandora ha avuto un boom di giocatori su Steam con l'uscita di Avatar - Fuoco e cenere Avatar: Frontiers of Pandora ha avuto un boom di giocatori su Steam con l'uscita di Avatar - Fuoco e cenere

Durante l'intervista, Cameron ha rivelato che i prossimi due film, "se avremo la possibilità di realizzarli", si porranno come una saga differente rispetto alla trilogia che si conclude con gli eventi di Avatar: Fuoco e Cenere.

L'uomo dei record

Considerando che Avatar è il film più visto di sempre al cinema e che Avatar: La Via dell'Acqua ha incassato oltre due miliardi di dollari, piazzandosi in seconda posizione, non c'è dubbio che il curriculum di James Cameron parli per sé.

Ricordando l'origine dell'idea di Avatar, nata quando Cameron era CEO della neonata Digital Domain e desiderava spingere al limite assoluto la CGI, l'autore ha ribadito che la storia è stata scritta nel 1995, ma "era così estrema che nessuno sapeva come realizzarla", e infatti sono stati necessari altri quattordici anni perché la tecnologia consentisse di portarla sullo schermo.