BOE, uno dei principali produttori cinesi di pannelli per display, ha avviato una profonda ristrutturazione delle proprie linee produttive per espandersi nel settore dei microdisplay. L'azienda riconvertirà la linea B1 di Pechino, in precedenza dedicata ai pannelli LCD, per realizzare una camera bianca destinata alla produzione di Micro OLED (OLEDoS) su substrato di silicio da 12 pollici.
L'iniziativa mira a costruire un sistema di produzione in grado di garantire volumi industriali e risoluzioni fino a 5K, un passo cruciale per rispondere alla domanda crescente nel mercato dei visori AR e VR. Il tutto avviene mentre la concorrenza nel campo dei microdisplay si sta intensificando, con aziende come Sony e Seeya già impegnate nella corsa alla prossima generazione di pannelli per dispositivi XR.
La nuova linea produttiva di BOE
La decisione di BOE di puntare su OLEDoS riflette una strategia più ampia: diversificare il portafoglio tecnologico, ridurre la dipendenza dalle forniture esterne e consolidare il ruolo della Cina nella catena del valore globale dei semiconduttori per display. La nuova linea OLEDoS utilizzerà le infrastrutture esistenti della fabbrica B1, con il supporto finanziario proveniente dalla linea B20. Quest'ultima fungerà da base di investimento per la riconversione, massimizzando l'efficienza delle risorse già disponibili. Il fornitore Sunic System consegnerà a novembre i nuovi impianti di deposizione per wafer da 12 pollici, segnando l'avvio operativo della prima fase del progetto.
BOE ha inoltre scelto di internalizzare la progettazione del backplane in silicio, in precedenza affidata a società esterne. Questo per accorciare i cicli di sviluppo, accelerare i feedback tecnici e ridurre i tempi di uscita dei nuovi prodotti. Nella fase iniziale, la capacità produttiva sarà di circa 5.000 unità al mese, con la possibilità di raddoppiare il volume nella seconda fase, a seconda dell'andamento del mercato. LG Ultragear 45GX950A, la recensione del monitor OLED da 45 pollici curvo con tutto il necessario per giocare Il progetto risponde direttamente alla crescente richiesta di display per visori prodotti da aziende come Meta, uno dei principali clienti potenziali. In questo segmento, BOE punta a competere con Seeya, già attiva nella fornitura di pannelli Micro OLED per dispositivi di realtà mista. Parallelamente, la società sta investendo nello sviluppo di moduli ottici avanzati, tra cui guide d'onda e componenti destinati ai sistemi AR di nuova generazione.
La linea B20, che affianca il progetto OLEDoS, è attualmente in costruzione per la produzione di display LCD ad alta risoluzione e velocità, destinati al mercato di ricerca e sviluppo. Allo stesso tempo, sono in fase di definizione i piani per una linea pilota di Micro LED, tecnologia che BOE considera complementare alla propria offerta futura. La riorganizzazione del portafoglio produttivo ruota intorno a due pilastri tecnologici: OLEDoS (OLED on Silicon) e LEDoS (LED on Silicon).
Il primo sarà dedicato al segmento premium di AR e VR, dove la qualità dell'immagine e la densità di pixel sono determinanti; il secondo, invece, si concentrerà su applicazioni XR di fascia media, dove conta la velocità di aggiornamento e il costo contenuto. Entrambe le piattaforme saranno sviluppate in parallelo, con un approccio di produzione integrato.
BOE dispone già di una rete produttiva estesa per i microdisplay, con basi operative a Qingdao (BIOT), Ordos (B6), Chongqing (B12) e Kunming (BMOT). A Chongqing si concentrano le attività di ricerca e produzione dei pannelli VR AMOLED, mentre a Kunming è attiva una linea dedicata alla produzione OLEDoS. Ordos ospita la realizzazione di LCD ad alta velocità, e Qingdao si occupa dell'assemblaggio e dell'integrazione dei moduli. L'azienda sta inoltre sfruttando parte delle proprie infrastrutture LCD per la produzione di display con densità superiore ai 2.000 ppi, una soglia chiave per l'uso in visori XR.
Intanto gli OLED hanno raggiunto un nuovo record: è stato realizzato il dispositivo più piccolo al mondo da 100 nanometri.