La storia di Demi and the Fractured Dream inizia e finisce con un titolo, uno dei più famosi dell'industria videoludica, un blasone che Nintendo porta fieramente e che, nella passata generazione, ci ha regalato due capolavori. Ci riferiamo ovviamente a The Legend of Zelda. Basta vedere quel minuto abbondante di trailer che Annapurna ha presentato nel corso dell'evento Annapurna Interactive Showcase del Tokyo Game Show, per rendersi conto che l'ispirazione non è solo suggerita, a volte è perfino troppo insistita. Demi, però, parte da lontano, dall'infanzia di uno dei due creatori, che ricevette The Legend of Zelda: A Link to the Past da suo padre.
Yarn Owl, storia di un duo creativo
Tutto inizia con Link, perché Fabian Willis, l'artista che ha fondato Yarn Owl, non manca mai di raccontare con emozione il suo primo incontro con la serie. "È stato il motivo per cui ho iniziato a fare videogiochi. Mio padre mi ha lasciato The Legend of Zelda: A Link to the Past prima di morire", dice in un'intervista. Nel corso degli anni, Fabian c'è tornato sopra e l'ha finito più di una volta: quando era un bambino, e poi un giovane adulto che viveva la sua adolescenza difficile ad Atlanta, in Georgia. Aveva già chiaro il suo destino: diventare uno sviluppatore di videogiochi e creare la sua avventura sulle orme di quella di Link. Non sarebbe stato facile, perché Fabian non era un programmatore, ma un disegnatore, e così ha deciso per un metodo assai bizzarro: ha aperto un canale Twitch dove, in diretta, lavorava all'aspetto artistico del suo videogioco sperando che qualcuno si proponesse di sua spontanea volontà per aiutarlo con il codice.
A rispondere al suo appello è stato Chris Hofmann, di Austin, Texas, a più di millecinquecento chilometri di distanza. I due non potevano di certo collaborare spalla a spalla (per darvi un'idea di quanto siano esasperate le distanze negli USA, quella tra la Georgia e il Texas equivale a quella tra l'Italia e il Cairo). La loro collaborazione però è partita con il piede giusto, e la voglia di tirare fuori un progetto che potesse significare per qualcuno ciò che Zelda era stato per Fabian ne ha alimentato il fuoco. Chris aveva lasciato perfino il lavoro per cominciare a programmare a tempo pieno per Yarn Owl. Era il 2021 quando Annapurna aveva adocchiato con interesse questo progetto per la prima volta.
E poi arriva Demi
Il trailer di Demi and the Fractured Dream si apre con un risveglio. Non poteva essere altrimenti, dal momento che è un incipit assai comune nella saga che l'ha ispirato. Il protagonista è un voidsent, un essere vuoto, dal passato misterioso. Apre gli occhi nell'immaginario mondo di Somnus. Sin da subito si percepisce un'altra ispirazione estetica che si accosta a quella di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ed è quella al titolo del 2009 di Thatgamecompany, Journey. I personaggi indossano lunghe sciarpe decorate con motivi che sembrano codici QR, e alla fine del trailer vediamo perfino Demi che fa surf su un deserto dorato, illuminato da un sole cocente.
Nel corso del trailer Demi attraversa diverse ambientazioni che vanno da una foresta incantata a una piana che affaccia su una vallata (che dovrebbe ricordare l'Altopiano delle Origini, ma che per ovvi motivi fa molto meno effetto), e poi un lungo ponte sospeso che conduce a una piccola comunità, con qualche negozio e altri personaggi con cui interagire. Il trailer non ci permette però di vedere Demi parlare con queste persone, ma catapulta invece il nostro eroe nel vivo dell'azione, in un dungeon.
Qui abbiamo un assaggio del sistema di combattimento, in cui Demi sventola la sua arma (una strana spada con l'elsa ricavata da un ramo, addirittura ancora con le foglie attaccate) in una combo d'attacchi, alternandola a una serie di schivate perfette. Successivamente lo vediamo interagire con la fisica del mondo per risolvere alcuni puzzle: tagliare corde per creare dei ponti improvvisati, oppure utilizzare una piattaforma che galleggia come una barchetta, emettendo un magico sbuffo di vento per farla scivolare sull'acqua. Alla fine del trailer, Demi affronta un enorme drago, che nell'aspetto è identico a quelli che solcano i cieli di Hyrule.
Il primo videogioco di Yarn Owl sembra una lettera d'amore a chi, come Julian Willis, ha un legame emotivo con Link. "Se non avessi ricevuto A Link to the Past da mio padre...", dice Willis, nell'intervista, lasciando intendere che la sua vita sarebbe stata molto diversa. Siamo curiosi di capire come abbia reinterpretato quasi quarant'anni di avventure dell'eroe Nintendo, anche se restiamo dubbiosi sulla quantità di particolari che rimandano a quel tipo di immaginario e di situazioni. Speriamo che riesca a ritagliarsi un pizzico di identità tutta sua in tempo per l'uscita. Demi è atteso per il 2026, ma sarà giocabile sullo showfloor del Tokyo Game Show.
C'è molta ambizione dietro a Demi and the Fractured Dream dal momento che vuole confrontarsi con alcuni dei migliori videogiochi di sempre, pescando a destra e a manca da una serie storica come The Legend of Zelda. Quello che abbiamo avuto modo di vedere è di certo interessante, ma anche molto derivativo: alcune animazioni e ambientazioni, perfino la regia di molte delle sequenze del trailer ricalcano in maniera spudorata quello che la serie Nintendo ha fatto negli ultimi anni. L'aspetto su cui Demi sembra proprio zoppicare è la personalità. Manca ancora un po' di tempo all'uscita, chissà che non la trovi nel frattempo all'interno di un forziere nascosto.
CERTEZZE
- Un action adventure che cita le grandi avventure Nintendo
- L'estetica ritagliata da Journey non ci dispiace affatto
DUBBI
- Tante scelte rimandano inevitabilmente al confronto con un gigante come Zelda
- Manca di personalità, forse la cerca troppo altrove
- Ci sembra un videogioco molto ambizioso per essere un'opera prima