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Rematch, la recensione dello stiloso e divertente gioco di calcio dei creatori di Sifu

Dopo Sifu, Sloclap si mette alla prova con Rematch, un interessante gioco multiplayer che mescola il dinamismo di Rocket League con lo stile di Volta di EA Sports FC.

RECENSIONE di Luca Forte   —   19/06/2025
Attacante e difensore si sfidano in Rematch
Rematch
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Gli studi francesi in un modo o nell'altro hanno sempre dimostrato di avere una marcia in più. Una capacità rara di lasciare il segno, a volte grazie a uno stile unico, altre con idee di gameplay originali. Una nazione paragonabile alla nostra può vantare firme come quelle di Quantic Dream, Ubisoft, Asobo, Dontnod, Amplitude e Arkane. Quest'ultimo nome ci fa venire in mente come anche l'animazione della splendida serie Netflix dedicata a League of Legends è stata affidata a uno studio con sede a Parigi, Fortiche Production. Poi qual è il gioco più chiacchierato degli ultimi mesi? Clair Obscur: Expedition 33, un prodotto intrinsecamente transalpino, dalle musiche alle esclamazioni, passando per l'ambientazione. I francesi, soprattutto negli ultimi anni, hanno dimostrato di saperci fare ed essere sempre all'avanguardia dell'industria.

Sloclap, piccolo studio indipendente divenuto famoso per Absolver e soprattutto Sifu, è un'altra delle eccellenze di questo paese e rispecchia quasi perfettamente la filosofia che sembra permeare gli sviluppatori transalpini: dopo aver ottenuto il successo con uno action single player che puntava tutto sulla narrativa e i combattimenti, non vuoi cambiare tutto, sfidare il mercato e metterti a creare un gioco di calcio esclusivamente multiplayer?

Nonostante i pochi punti in comune con Absolver e Sifu, Rematch è in tutto e per tutto un gioco di Sloclap, oltre che una delle interpretazioni più originali dello sport più amato dagli italiani (e dai francesi, immaginiamo).

Cos’è Rematch?

Prendete le arene di Rocket League, mischiatele con Volta di EA Sports FC (o FIFA, come molti continuano a chiamarlo) e mettetele il trucco di Sifu: è così che descriveremmo Rematch. Si tratta di un gioco di calcio, o meglio calcetto, multigiocatore nel quale ognuno dei partecipanti controllerà un unico calciatore, portiere incluso.

Le partite possono essere 3 contro 3, più veloci e nelle quali toccherete molte volte la palla, 4 contro 4, la variante più bilanciata, e 5 contro 5, la modalità più tattica e anche l'unica disponibile per le partite classificate. Come è facile immaginare, Rematch non punta a simulare lo sport di riferimento, ma a donare un'interpretazione spettacolare e dinamica dello stesso, che però garantisca un po' di controllo in più rispetto a Rocket League, per esempio.

Sloclap, infatti, ha consegnato nelle mani dei giocatori diversi colpi da utilizzare al momento giusto, così da rendere più completo il bagaglio tecnico di ognuno. Oltre al tiro da regolare in altezza e potenza, infatti, c'è la possibilità di eseguire passaggi bassi, alti, piccoli tocchi in avanti e scavetti, il tutto per provare a portare la palla vicino alla porta e segnare. In difesa le armi principali sono due, il contrasto e la scivolata, alle quali vanno aggiunti il colpo di testa e lo stop per provare ad arginare i cross avversari.

Il portiere è il ruolo più delicato, ma regala grandi soddisfazioni
Il portiere è il ruolo più delicato, ma regala grandi soddisfazioni

Decisamente più delicato il ruolo portiere. In teoria ha solo due comandi, il tuffo e il contrasto, ma questi hanno "la priorità" sulle mosse degli altri e un potere di magnetismo maggiore, così da rendere un po' più efficace la vita degli estremi difensori. La regola, comunque, è quella classica della strada: è vero che a rotazione un giocatore viene sbattuto in porta (e la netiquette vorrebbe che la posizione venisse mantenuta fino al gol successivo), ma uscendo dall'area si abbandonano i guanti e si potrà giocare come un calciatore qualsiasi. In caso di porta sguarnita il primo che entra in area si tramuterà automaticamente in portiere, così da consentire salvataggi all'ultimo o una designazione dei ruoli più fluida. Il portiere è volante, in altre parole, ma occhio ai tiri dalla distanza.

Nonostante uno schema dei comandi non sempre intuitivo - lo scatto sui dorsali, il tiro sugli analogici o la scivolata che richiede la combinazione di due tasti - ci si impiega poco a prendere la mano e bastano poche partite per distinguere le squadre che sanno giocare e quelle che sono un'accozzaglia di individualità.

Il gioco di squadra è più efficace di un tiro contrastato come questo
Il gioco di squadra è più efficace di un tiro contrastato come questo

Man mano che si sale di livello, anche in questo caso in maniera simile a Rocket League, si possono vedere mosse e strategie sempre più elaborate, come sponde per ingannare i portieri, triangoli alla velocità della luce e tiri a effetto: la semplicità di Rematch è solo apparente.

Bene, non sempre benissimo

Quando il livello si alza così tanto emergono anche i limiti tecnici di un'esperienza che funziona alla grande, diverte, ma ha ancora margini di miglioramento. Non parliamo della gestione della telecamera e del mirino, che inseriamo tra le cose che una persona deve imparare a controllare per diventare forte, ma della pulizia dei contrasti, delle interazioni con la palla, degli aggiustamenti "forzati" delle traiettorie o delle animazioni scelte per poter risolvere l'azione con gli asset a disposizione.

Le arene sono piuttosto fantasiose
Le arene sono piuttosto fantasiose

Cerchiamo di essere più chiari: Rematch ha un numero di animazioni sufficienti a coprire la gran parte delle situazioni in maniera ottimale, peccato che più si gioca e più saltano fuori momenti nel quale il motore grafico proprietario "non sa cosa fare" e si arrabatta con quello che ha. Fate un tuffo, ma finite dentro la porta? Non importa, non sarà conteggiato come autogol perché per il gioco avete parato correttamente: non essendoci un'animazione pensata per evitare questa situazione, gli sviluppatori si sono trovati costretti a fare finta di nulla, nonostante si veda chiaramente che siete dietro la riga. La palla sta per arrivare dalle vostre parti, anche se non perfettamente allineata col vostro corpo? Un misterioso magnetismo aggiusterà la traiettoria per voi, così da consentirvi di partire col dribbling standard.

Ripetiamo, sono situazioni marginali che però sporcano la coerenza e la fluidità del gameplay, soprattutto visiva, e rendono alcuni frangenti, come i contrasti o alcuni palloni alti, difficili da leggere e prevedere, un po' per via di queste animazioni standard e predefinite che non "raccontano" precisamente l'azione, un po' per la connessione internet che potrebbe interferire sulla precisa lettura dei movimenti della palla o quelli avversari.

I contrasti non sempre sono puliti e hanno l'esito che ci si aspetterebbe
I contrasti non sempre sono puliti e hanno l'esito che ci si aspetterebbe

Se con il passare delle stagioni Sloclap dovesse aumentare il ventaglio delle interazioni possibili, introducendo, per esempio, una fisica della palla più rigorosa e libera, o aggiungendo diverse tipologie di stop, Rematch potrebbe fare un ulteriore salto di qualità.

La lunga strada verso la vittoria

Anche osservando l'insieme di modalità si nota come quello di Rematch sia - nelle speranze di Sloclap - ancora un cantiere, per quanto ben confezionato. Offline è possibile solo allenarsi sui fondamentali di gioco, mentre coi server online si può semplicemente scegliere tra amichevoli, utili per far salire il livello del proprio profilo e sbloccare eventualmente i vari livelli del season pass, e partita classificata 5 contro 5. Da questa dipenderà il vostro rango online.

Ronaldinho è quasi forte come nella realtà
Ronaldinho è quasi forte come nella realtà

Per il resto si tratta di poche opzioni di personalizzazione del proprio avatar e poco altro. Poche nel senso che è solo una voce del menù, non che le possibilità offerte siano limitate. Riprendendo lo stile di Sifu (con tanto di opzione per l'invecchiamento), Sloclap ha dato sufficiente personalità ai suoi personaggi da rendere davvero varia la schermata di presentazione delle squadre: tra protesi meccaniche e parrucconi col ciuffo bianco è possibile persino creare una replica di Verso di Expedition 33, anche se nel negozio è già disponibile per l'acquisto la skin di Ronaldinho, una riproduzione praticamente perfetta.

Rematch non supporterà il crossplay al lancio, utenti contrariati Rematch non supporterà il crossplay al lancio, utenti contrariati

Oltre a questo, però, nient'altro. Non c'è la possibilità di creare un proprio club o personalizzare la propria arena, figuriamoci la possibilità di fare campionati a squadre od organizzare tornei. Un vero peccato.

Conclusioni

Versione testata Xbox Series X
Digital Delivery Xbox Store
Multiplayer.it
8.0
Lettori (6)
8.9
Il tuo voto

Rematch è un grande gioco, ma gli mancano un po' più di varietà nelle modalità e di consistenza nel gameplay per poter diventare una delle migliori esperienze multiplayer a squadre. Facile da approcciare, ma complesso da padroneggiare, con uno stile tutto suo e quel fascino magnetico del calcio che per noi italiani è difficile da ignorare, Rematch è una piacevole sorpresa e speriamo che l'arrivo su Game Pass consenta a Sloclap di creare una base utenti sufficientemente ampia per poter costruire sulle fondamenta di questo interessante mix tra Rocket League e Volta.

PRO

  • Facile da imparare, difficile da padroneggiare
  • Stiloso
  • Divertente

CONTRO

  • Gameplay con margini di miglioramento
  • Poche opzioni e modalità