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No Sleep For Kaname Date, la recensione della nuova folle avventura da AI: The Somnium Files

Kotaro Uchikoshi colpisce ancora con un'avventura tratta dalla serie AI: The Somnium Files che si rivela ancora più folle delle altre, e non era davvero un'impresa semplice.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   09/08/2025
No Sleep for Kaname Date: la copertina

Una corsa folle in una metropolitana deserta inseguiti da bizzarre e goffe guardie del corpo, una rivista porno che consente di ottenere poteri speciali per sfuggire alla cattura e un'invasione di UFO nel cielo di Tokyo che rapiscono una idol vestita da coniglietta, la quale si ritrova a bordo di un'astronave nello spazio costretta a partecipare a un rompicapo in stile escape room. Non c'è dubbio: siamo di fronte a un nuovo capitolo della serie AI: The Somnium Files. Nella recensione di No Sleep for Kaname Date torniamo a occuparci di un gioco in cui tutti questi elementi folli rappresentano una premessa perfettamente normale per mettere in scena una storia investigativa su crimini, alieni, intelligenze artificiali e bislacchi puzzle.

Si tratta del terzo capitolo della serie, ma si piazza tra il primo e il secondo gioco, raccontando una storia che può essere comunque tranquillamente apprezzata senza conoscere gli altri come si conviene a una sorta di spin-off. Anche perché non ha proprio moltissimo senso, a dire il vero, ma riesce comunque a essere godibile con il suo spirito molto (a volte pure troppo) fuori dalle righe.

No Sleep for Kaname Date - From AI: The Somnium Files annunciato per Nintendo Switch No Sleep for Kaname Date - From AI: The Somnium Files annunciato per Nintendo Switch

Kotaro Uchikoshi, per chi non lo conoscesse, è l'autore della serie Zero Escape, vero e proprio cult degli appassionati di avventure grafiche con enigmi in stile escape room, e questo fornisce già una solida base per la costruzione dei puzzle in No Sleep For Kaname Date. Tuttavia, il gioco non si limita a questo: libero dal tono serio e oscuro dei suoi titoli precedenti, Uchikoshi sembra voler dare sfogo alla sua vena più umoristica, raggiungendo uno strano compromesso tra crimini ed esplorazioni mentali, assurdità sovrannaturali e battute demenziali. Il tutto crea un misto che sembra poco amalgamato, ma in qualche modo stranamente funziona.

Crimini, misfatti ed escape room

La serie The Somnium Files è composta da avventure investigative a enigmi che alternano fasi narrative quasi in stile visual novel a momenti di indagine e altri in cui dobbiamo risolvere enigmi da escape room, in una giustapposizione di elementi diversi tenuti insieme dalla stranezza generale dell'esperienza di gioco.

No Sleep for Kaname Date acuisce questo contrasto fra le varie parti, aumentando un po' il senso di straniamento iniziale nel caso in cui non si sia mai avuto a che fare con la serie in precedenza. La storia è composta da diverse linee narrative che si intrecciano, e vedono da una parte la giovane idol Iris (nota anche come A-Set o anche "Tesa") trasportata su un UFO e costretta, da una strana ragazza aliena, a partecipare a un bizzarro gioco composto da enigmi da risolvere e, dall'altra, il detective Kaname Date alle prese con vari casi, indagando al contempo sul rapimento della ragazza.

Il gioco alterna diversi punti di vista, portando avanti le storie in parallelo: le varie fasi sembrano ancora più staccate l'una dall'altra rispetto ai capitoli precedenti, presentandosi quasi come giochi diversi incastrati uno nell'altro, ma se non altro tutti ugualmente godibili. Le fasi in stile escape room risaltano forse più delle altre, mentre in precedenza le indagini di Date avevano un netto sopravvento, ma avanzando nella storia le linee narrative si avvicinano, dando un senso un po' più compiuto alla spiazzante situazione iniziale.

Kaname Date in azione
Kaname Date in azione

Gli enigmi sono coinvolgenti, facendo leva su dinamiche enigmistiche universali, ma in certi casi le soluzioni possono risultare fin troppo strane. C'è comunque un sistema di suggerimenti che può risultare molto efficace, anche perché si amplia in base al livello di difficoltà impostato. I puzzle rimangono gli elementi centrali del gameplay, ma sono i dialoghi tra i personaggi a caratterizzare il gioco e creare un'esperienza molto particolare, viste le spiccate personalità con cui abbiamo a che fare.

Gameplay sfaccettato

In maniera molto simile a come avevamo raccontato nella recensione di AI: The Somnium Files, il gameplay è suddiviso in diverse sezioni da portare a termine utilizzando personaggi diversi, ognuno in grado di affrontare gli enigmi in maniera diversa e con particolari abilità, oltre a reagire in maniere differenti alle situazioni, cosa che crea siparietti esilaranti.

Iris in una mise un po' particolare
Iris in una mise un po' particolare

Nelle sezioni in stile escape room iniziamo con Iris ma successivamente si aggiungono anche altri personaggi con caratteristiche diverse. In queste fasi ci spostiamo in ambientazioni 3D e interagiamo con diversi oggetti, svelando solitamente meccanismi che richiedono di risolvere puzzle concatenati fra loro fino a trovare il modo di uscire dall'area in questione. Avendo richiesto il supporto di Date come "aiuto da casa" all'inizio dello strano gioco imposto dalla misteriosa "aliena", possiamo contare soprattutto sul suo apporto di battute e commenti, ma anche qualche deduzione geniale: tra queste, il fatto di renderci conto che le stanze in cui si trova la ragazza sembrano tutte legate a questioni sovrannaturali, spesso vicine a leggende metropolitane.

La cosa assume un tono ancora più inquietante quando emergono anche i limiti di tempo per risolvere gli enigmi, imponendo di pensare in fretta per non incappare in finali tragici. Torna infatti anche in questo titolo la particolare struttura a bivi che consente di riprovare alcune parti del gioco per scegliere soluzioni diverse ed esplorare così nuovi sviluppi della trama, recuperando alcuni nodi focali della storia in qualsiasi momento, per tentare ulteriori ramificazioni.

Le sezioni con Date ricordano un po' la struttura di Ace Attorney: sono momenti più vicini all'avventura grafica classica, nei quali muoviamo un cursore e interagiamo con personaggi e oggetti circostanti, facendo avanzare la storia e le indagini, con immancabili battute sconce e riflessioni degne di un'anima alquanto incline all'erotismo come il nostro infallibile detective, prontamente redarguito da Aiba, la sua assistente IA. Quest'ultima è una creatura tecnologica che assume diverse forme: nella realtà standard è una sorta di occhio piazzato nella cavità oculare sinistra di Date, ma può inserirsi in varie strumentazioni e interagire con queste. Assume invece una forma umanoide e un ruolo di primo piano durante i Somnium, la terza sezione del gioco, che nei capitoli precedenti assumeva un'importanza maggiore ma qui sembra ridimensionata in favore delle nuove escape room. Si tratta di momenti fondamentali delle indagini, nei quali Date e Aiba si connettono direttamente alla mente di testimoni o sospettati per svelare le loro verità nascoste.

Aiba in una fase di Somnium
Aiba in una fase di Somnium

Dentro al Somnium il rapporto si ribalta e Aiba diventa protagonista dell'azione, con il supporto a distanza di Date. L'IA assume forma (quasi) umana e si ritrova ad esplorare il subconscio dei soggetti all'interno di scenari che ricordano ambientazioni reali distorte, con la necessità di aprire degli speciali "lucchetti" che possono sbloccare ricordi e pensieri indispensabili per raggiungere la verità. Qui il gioco si fa particolarmente impegnativo per la necessità di dosare le azioni al meglio in modo da rientrare nel limite massimo di tempo concesso, ovvero circa 6 minuti per ogni sessione, con la possibilità anche qui di sfruttare un po' più di margine abbassando il livello di difficoltà, eventualmente. Queste parti rimangono probabilmente il nucleo più interessante del gameplay, sebbene in questo capitolo siano più sacrificate dato l'ampio spazio concesso alle sezioni in stile escape room.

Un'altra puntata dello show di Date e Aiba

La continuità rispetto ai capitoli precedenti è assoluta, dalle meccaniche di gioco alla realizzazione tecnica: anche No Sleep For Kaname Date può apparire facilmente datato vista la semplicità della grafica, che assolve alla sua funzione senza mai dare nell'occhio.

Mizuki all'assalto
Mizuki all'assalto

Quello che risalta maggiormente è la caratterizzazione, che mischia scenari 3D alquanto anonimi e personaggi in stile anime dal tratto pulito e piacevole, tipico del character designer Yūsuke Kozaki (AI: The Somnium Files, Xenoblade Chronicles 2, Fire Emblem Fates, No More Heroes e tanti altri). Insomma il passaggio generazionale, così come avevamo visto con Nirvana Initiative, non è propriamente visibile, ma non si tratta di elementi essenziali per questo tipo di gioco.

Più problematica risulta invece l'interfaccia: il design è simile ad altri titoli di Spike Chunsoft e appare alquanto complessa, fin troppo dettagliata e stratificata. Per ogni singola azione sono richieste varie pressioni di tasti con piccoli menù contestuali che compaiono di volta in volta, in maniera non propriamente intuitiva.

Uno degli enigmi nelle escape room
Uno degli enigmi nelle escape room

Ci si fa l'abitudine, e se si è giocato ai titoli precedenti si sa già cosa aspettarci, ma viene da pensare che forse qualche snellimento avrebbe giovato rispetto a una macchinosità del genere. D'altra parte, è l'intero gameplay ad essere un po' convoluto, con le sue sezioni differenti che impongono ogni volta regole diverse da seguire, rendendo il tutto uno strano insieme che può essere amato o odiato a seconda di quanto si apprezzino i puzzle e soprattutto il bizzarro tono della serie. Segnaliamo peraltro che il gioco è interamente in inglese, sia per quanto riguarda il parlato (selezionabile anche in giapponese) che i testi.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch 2
Digital Delivery Steam, Nintendo eShop
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (7)
7.4
Il tuo voto

Il titolo completo del gioco, ovvero No Sleep For Kaname Date - From AI: The Somnium Files, fa capire come questo capitolo sia una sorta di spin-off della serie, collocato in effetti tra i due usciti in precedenza come a raccontare qualcosa di diverso. In verità non ci sono grandi divergenze dalla linea principale, ma la preponderanza delle fasi in stile escape room modifica un po' il ritmo generale, di fatto rendendo il già bizzarro misto di gameplay diversi ancora più composito e meno amalgamato del solito. Gli accessi di follia prendono il sopravvento, e la linea narrativa quasi noir (sebbene sempre molto autoironia) dei precedenti qui tende un po' a perdersi nelle stranezze generali. In linea di massima, si ha l'impressione di trovarsi davanti a un filler di AI: The Somnium Files, a metà strada tra un nuovo capitolo "regolare" e un vero e proprio spin-off innovativo. Chi ha amato i precedenti apprezzerà sicuramente anche questo, e il suo approccio apparentemente più leggero e faceto potrebbe farsi apprezzare anche da nuovi utenti, ma resta l'idea che non sia proprio la portata principale tra le avventure di Kotaro Uchikoshi.

PRO

  • Se amate il bizzarro stile della serie, qui c'è un'altra dose di follia per voi
  • Gli enigmi delle nuove sezioni in stile escape room sono generalmente ben costruiti
  • Personaggi carismatici e dialoghi divertenti

CONTRO

  • L'interfaccia continua ad essere un po' macchinosa
  • Alcuni enigmi possono risultare fin troppo astrusi
  • Gameplay e storia più frammentati e meno coesi rispetto agli altri capitoli