Samsung si prepara a rinnovare la propria offerta di smartphone di fascia alta con la serie Galaxy S26, attesa come uno dei dispositivi più rilevanti del prossimo anno. Le indiscrezioni più recenti puntano a un'evoluzione significativa nel comparto video, che potrebbe avvicinare - e in alcuni aspetti superare - le soluzioni già consolidate di Apple con l'iPhone 17 Pro.
Il tema centrale riguarda l'introduzione di funzioni orientate ai professionisti dell'immagine. Secondo quanto riportato dal portale specializzato SammyGuru, Samsung avrebbe in programma di integrare nel nuovo modello un sistema denominato APV (Advanced Pro Video codec) insieme al supporto per i profili LUT (Look-Up Table). Si tratterebbe di una delle più importanti innovazioni per il brand nel settore video degli ultimi anni.
APV e LUT: a che cosa servono?
L'APV permetterebbe ai nuovi Samsung Galaxy S26 di registrare filmati senza sacrificare la qualità dell'immagine, mantenendo al contempo file dalle dimensioni contenute. Questo equilibrio tra fedeltà e praticità potrebbe rivelarsi decisivo per chi utilizza lo smartphone in contesti di produzione video avanzata. Il supporto LUT, invece, consentirebbe di applicare correzioni cromatiche direttamente in fase di ripresa, senza la necessità di software esterni. Una soluzione che garantirebbe maggiore controllo creativo e tempi di lavorazione più rapidi.
Tradizionalmente, la strategia di Samsung si è concentrata soprattutto sull'hardware, con miglioramenti costanti a display e sensori fotografici. Con la serie S26, invece, l'azienda sudcoreana sembra voler spostare l'attenzione anche verso i flussi di lavoro tipici del mondo professionale. Un approccio che, per certi aspetti, richiama la direzione intrapresa da Apple con il formato ProRes e l'integrazione con Final Cut Pro, ma che si differenzia puntando sulla libertà di personalizzazione piuttosto che sulla semplicità del sistema chiuso.
Mentre Cupertino ha costruito il proprio ecosistema su processi lineari e intuitivi, destinati a chi preferisce soluzioni pronte all'uso, Samsung sembra voler attrarre una fascia di utenti più incline alla sperimentazione. L'idea è quella di offrire strumenti che permettano di manipolare i contenuti già in fase di acquisizione, riducendo i passaggi successivi e aprendo a un ventaglio di possibilità creative più ampio.
Il confronto con l'iPhone 17 Pro, che ha già ottenuto consensi grazie alla qualità video e alla perfetta integrazione software-hardware, è inevitabile. Tuttavia, la scelta di Samsung di puntare su opzioni come LUT e APV potrebbe rivelarsi una leva importante, soprattutto per chi cerca uno strumento che coniughi portabilità e versatilità nella produzione audiovisiva.