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Google traccia gli utenti Android a loro insaputa: multa record in California

Google è stata condannata a pagare 267 milioni di euro per aver prelevato dati da smartphone Android inattivi, causando un consumo indebito del traffico dati e un costo diretto per gli utenti.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   02/07/2025
Google che ruba dati Android

Una sentenza emessa da una giuria californiana ha stabilito che Google dovrà versare oltre 267 milioni di euro agli utenti di smartphone Android residenti in California. La condanna arriva a seguito di una class action che ha accusato l'azienda di aver fatto un uso improprio dei dati dei telefoni cellulari, in particolare prelevando informazioni da dispositivi inattivi senza l'autorizzazione degli utenti. Questa pratica avrebbe causato un consumo non necessario del traffico dati, traducendosi in un onere economico diretto per i consumatori.

Google ha annunciato l'intenzione di appellarsi al verdetto, sostenendo che la sentenza "fraintende servizi critici per la sicurezza, le prestazioni e l'affidabilità dei dispositivi Android". Tuttavia, gli avvocati dei querelanti hanno accolto la decisione come una chiara conferma delle loro accuse e della gravità della condotta di Google.

La causa contro Google

La causa, avviata nel 2019, ha coinvolto circa 14 milioni di californiani, che hanno denunciato la raccolta di dati per scopi commerciali, inclusa la pubblicità mirata, a loro spese. Google ha difeso le proprie azioni affermando che nessun utente sarebbe stato danneggiato e che il consenso era stato fornito tramite i termini di servizio e le politiche sulla privacy.

Un logo di Google visibile presso la struttura di ricerca dell'azienda a Mountain View, in California
Un logo di Google visibile presso la struttura di ricerca dell'azienda a Mountain View, in California

Questo caso non è isolato: un'altra azione legale simile è in corso in un tribunale federale, riguardante gli utenti Android negli altri 49 stati americani, con un processo previsto per il 2026. La decisione californiana potrebbe quindi avere ripercussioni sia su questo processo, sia sul modo in cui le aziende gestiscono le informazioni personali e sul futuro delle normative sulla privacy.

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E voi che cosa ne pensate? È giusto che le aziende possano usare traffico dati per raccogliere dati sulla pubblicità? Diteci la vostra nei commenti qua sotto. Intanto Proton fa causa ad Apple: "Commissioni arbitrarie sull'App Store, penalizzano la privacy".