Andrew Gavin, uno dei fondatori di Naughty Dog, nonché autore della serie Crash Bandicoot originale, ha parlato in un post su LinkedIn del perché continua a preferire le versioni PlayStation rispetto a quelle della N. Sane Trilogy, raccolta uscita nel 2017 e accolta molto bene da tutti i giocatori. Il motivo? Un importante cambiamento di 30 millisecondi.
Ci sono salti e salti
Sia chiaro che la Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy gli piace, per la gran parte. Ad esempio ha affermato che i nuovi sviluppatori, Vicarious Visions, "hanno azzeccato la grafica" e "avevano un aspetto fantastico e fedele all'originale". A suo parere, però, le cose sono andate male con i salti, che sarebbero stati "completamente rovinati".
Gavin ha spiegato che il gioco originale leggeva per quanto tempo il giocatore teneva premuto il pulsante di salto e misurava il salto di Crash di conseguenza: più a lungo un giocatore teneva premuto il pulsante, più Crash saltava in alto.
Questa meccanica è andata persa nella N. Sane Trilogy ed è stata sostituita con un sistema in cui ogni salto raggiunge sempre la massima altezza possibile.
"Gli sviluppatori del remake o non hanno notato questo sistema o hanno pensato che non fosse importante", ha affermato Gavin nel suo post. "Sono tornati a semplici salti ad altezza fissa, e poi si sono resi conto che Crash non poteva effettuare metà dei salti nel gioco. La loro soluzione è stata quella di rendere tutti i salti all'altezza massima".
Questa soluzione ha modificato radicalmente i salti delle nuove edizioni, a discapito del gameplay, tanto che, secondo lui, "La meccanica di salto fondamentale del gioco risulta peggiore rispetto all'originale del 1996, nonostante giri su un hardware 1000 volte più potente".