Apple Intelligence è stato presentato con grande enfasi al WWDC 2024, con la promessa di trasformare Siri in un assistente più contestuale e integrato nelle app. Tuttavia, a marzo 2025 Apple ha confermato lo slittamento di due funzioni chiave, Siri Personal Context Awareness e Siri In-App Actions, al 2026. Pochi giorni dopo, è partita una class action da parte di un gruppo di consumatori che accusano l'azienda di aver indotto in errore gli acquirenti degli iPhone 16, pubblicizzando capacità che non erano realmente disponibili.
Ora Apple risponde ufficialmente in tribunale, chiedendo che l'intero procedimento venga archiviato. Nella sua memoria difensiva, l'azienda contesta la validità delle accuse, definendole basate su semplici "lamentele sul tempismo" e non su difetti reali dei dispositivi venduti.
L’argomentazione di Apple
Nella mozione depositata in corte, Apple afferma che nessuno dei querelanti sostiene che gli iPhone 16 acquistati siano difettosi o inutilizzabili. Anzi, sottolinea come tutti continuino a usare regolarmente i loro dispositivi, che riceveranno gratuitamente gli aggiornamenti con le funzioni mancanti non appena pronte.
L'azienda aggiunge che i querelanti non hanno indicato in modo specifico quali annunci pubblicitari abbiano realmente influenzato la loro decisione d'acquisto, né quali promesse sarebbero state disattese. Inoltre, secondo Apple, il linguaggio usato durante la presentazione pubblica e sul sito ufficiale chiariva già che le nuove funzionalità sarebbero arrivate "progressivamente nel tempo" e non tutte al lancio.
Le funzioni già rilasciate
Apple vuole anche mettere in evidenza i progressi ottenuti finora. La società cita oltre venti funzioni di Apple Intelligence già disponibili dal 2024 a oggi, tra cui gli strumenti di scrittura avanzati, le risposte intelligenti, le emoji generate dall'intelligenza artificiale e il laboratorio creativo Image Playground.
Queste funzioni, sostiene Apple, dimostrano un percorso di rilascio continuo e coerente con quanto promesso agli utenti. Nonostante i due rinvii, l'azienda descrive Apple Intelligence come un ecosistema già oggi "innovativo e trasformativo", che sarà ulteriormente arricchito nei prossimi mesi.