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Morsels, abbiamo provato un assurdo roguelite tra The Binding of Isaac e i Pokémon

Se pensate che ormai i roguelite non abbiano più segreti per voi, date un'occhiata a Morsels, una follia prodotta da Annapurna.

PROVATO di Fabio Di Felice   —   21/06/2025
Le creature di Morsels sono strane e difficili da etichettare, ma molto simpatiche

Pochissime esperienze nel mondo dei videogiochi (ma possiamo anche allargare il cerchio) sono più strane delle prime partite a Morsels. E dire che, in soldoni, questo non è altri che l'ennesimo roguelite che il mercato degli indie ci ha proposto durante lo Steam Next Fest, ma nonostante qualche sprazzo di riconoscibilità - fondamentale per orientarsi nel caos- è proprio difficile appiccicarci una chiara etichetta sopra. Servono almeno una decina di partite prima di capirci qualcosa. Qualsiasi cosa. E anche in questo caso, molte delle dinamiche che abitano Morsels e che riguardano il topo protagonista, restano misteriose.

Morsels è un videogioco realizzato da Furcula, sviluppatore canadese, e prodotto da Annapurna. Sulla carta è proprio un roguelite che ha qualche ibridazione con il genere dei bullet hell. Per qualche verso - tra cui l'estetica sopra le righe - potrebbe ricordare l'immortale The Binding of Isaac, ma con una visione ancora più lisergica e allucinata. Sì, lo sappiamo che è difficile da immaginare, ma fidatevi di chi ci è passato.

Questo enorme slime che abita le fogne ed è composto di... be', vuole abbracciarvi all'inizio di ogni tentativo
Questo enorme slime che abita le fogne ed è composto di... be', vuole abbracciarvi all'inizio di ogni tentativo

È inutile anche cercare di razionalizzare la storia che fa da sfondo alla vicenda: delle creature aliene chiamate Morsel arrivano sulla Terra sotto forma di potentissime carte. Un gruppo di spietati gatti capitalisti se ne appropria per ascendere al potere. Il nostro protagonista è un topino sbilenco che sale in città dalle fogne e, con l'aiuto dei Morsel, cerca di detronizzare i felini. E nel frattempo di mettere da parte un po' di formaggio. Il tutto con un contorno di personaggi ancora più assurdi, come uno slime che ti abbraccia e ti incoraggia all'inizio di ogni run o una murena che gestisce un banco dei pegni. E questo è solo l'inizio.

Un primo approccio traumatico

Come dicevamo, il nostro topolino deve risalire in città dalle fogne in compagnia di un Morsel. All'inizio della partita scegliamo una tra le due carte che ci vengono proposte: la prima rappresenta Widsel, una sorta di margherita che spara proiettili in diagonale; l'altra carta è quella di Gomsel che sembra... be', sembra proprio qualcosa che si troverebbe nelle fogne di una città. Gomsel spara una raffica di proiettili dritto davanti a sé. Entrambe le creature hanno un certo numero di colpi che possono lanciare prima di rimanere a secco e di dover attendere per attaccare nuovamente. Inoltre hanno un colpo speciale, offensivo quello di Widsel, difensivo quello di Gomsel. Fin qui tutto chiaro, ma la cosa più difficile di Morsels non è padroneggiare l'utilizzo delle sue creature, semplice specialmente per i veterani del genere che magari hanno trascorso molte ore in compagnia di The Binding of Isaac, dal momento che i proiettili sparati sembrano proprio le lacrime del povero bimbo di Edmund McMillen. La cosa difficile è cercare di decifrare il mondo di Morsels.

Tanto per fare un esempio: in ogni livello troviamo una margherita che spunta solitaria vicino all'ingresso del dungeon. Se lo raccogliamo, questo fiore si piazza sulla testa del nostro Morsel e rappresenta essenzialmente uno scudo che viene eliminato al primo colpo nemico. Ma il gioco non te lo dice esplicitamente.

Succede lo stesso anche per i potenziamenti che vengono elargiti a ogni piano e che sono incomprensibili semplicemente guardandoli: un gigantesco bulbo oculare, un grappolo d'uva, un bullone, una tavoletta di cioccolato semi mangiata, un tappo a vite. Quando li raccogli il gioco ti dà una descrizione vaga e non semplice da afferrare. Bisogna provare sulla propria pelle l'effetto di molti di essi. Proprio come succedeva in Isaac.

Quale power up mi piace tra: l'incomprensibile tappo o il misterioso buco nero?
Quale power up mi piace tra: l'incomprensibile tappo o il misterioso buco nero?

Eppure non è che ci sia qualche strano twist sotto, anzi: una volta decifrate le meccaniche base - e fatta eccezione per il carattere criptico dei power up - Morsels procede in maniera abbastanza placida. Almeno fino all'imprevedibile sgambetto successivo. C'è uno dei mostri che possiamo catturare, per esempio, che è un verme capace di accumulare i proiettili di fuoco che emette dalla coda, per poi spararli tutti insieme ai nemici. Se però ci si volta troppo velocemente e si toccano i proiettili, si subisce un danno. Questa meccanica di "fuoco amico" non esiste in nessun'altra circostanza del gioco; ne soffre solo questo verme, ma finché non ci si sbatte letteralmente il muso è impossibile accorgersene.

Evoluzione letale

Una volta iniziata la partita, il nostro obiettivo principale è individuare la scala che ci porterà al piano successivo. È possibile correre, evitando i nemici, fino a trovarla. A differenza di molti altri roguelite, dove le stanze vanno risolte eliminando tutti gli avversari prima di poter accedere alla successiva, in questo caso possiamo procedere spediti. Chiaramente non è consigliabile, dal momento che i Morsel guadagnano esperienza uccidendo i nemici e possono evolvere in forme molto più potenti di quella base.

Questa murena gestisce un negozio tra un piano e l'altro del dungeon
Questa murena gestisce un negozio tra un piano e l'altro del dungeon

Che spasso, verrebbe da pensare: sarà bene ucciderne il più possibile per far evolvere le nostre creature prima di raggiungere il boss. Non proprio, perché una volta arrivati al terzo livello, i Morsel muoiono di vecchiaia. Questo significa che a un certo punto, se volete mantenere il vostro mostriciattolo preferito, dovrete smettere di utilizzarlo e favorire invece le altre creature che avete collezionato. È un incentivo interessante per creare una squadra che funzioni nella sua totalità e non focalizzarsi sull'uso di un solo Morsel. Ma resta comunque una cattiveria bella e buona, perché rende i nostri amici delle bombe a orologeria.

Lo stranissimo Morsels annunciato durante l'Indie World Lo stranissimo Morsels annunciato durante l’Indie World

Per avere a disposizione altri mostri (se ne possono tenere solo tre), si partecipa a delle sfide speciali presenti in ogni livello. Queste sono, a tutti gli effetti, le uniche da cui non potrete scappare a meno di sconfiggere il midboss di turno. Nella demo sono presenti 4-5 tipi di creature, ognuna molto diversa dalle altre: alcune sparano in orizzontale, altre lanciano bombe, altre ancora hanno attacchi a breve gittata. È fondamentale cambiare spesso personaggio, anche perché ognuno di loro ha a disposizione solo tre punti vita, ed è molto facile esaurirli. Meglio tenerli in panchina finché non si trovano delle cure sparse per il livello.

I livelli sono pieni di trappole di ogni tipo
I livelli sono pieni di trappole di ogni tipo

Oltre ai power up, nei sotterranei troverete anche oggetti speciali o buffi esseri che potete portare in salvo. Anche in questo caso il gioco è sibillino e non è mai esplicito sul beneficio che ne trarrete. Ci sono dei piccoli troll da scortare fino alla scala del piano successivo, oppure degli uccellini da liberare che diventano degli alleati che attaccheranno automaticamente i nemici. Alcuni di questi oggetti e personaggi interagiscono con le creature amichevoli che troverete tra un piano e l'altro. Anche qui, tutto deve essere testato sulla propria pelle per comprendere quale bonus (o malus) vi conferirà ogni incontro. Quali patti accettare, e quali invece rifiutare.

Vogliamo altri morsel!

La demo conta appena tre piani, necessari per arrivare fino allo scontro con il primo vero boss del gioco. L'avversario è scelto tra un pool di mostruosità varie e gatti agguerriti. C'è un felino che che somiglia a Donald Trump, con un parrucchino biondo veramente esilarante. Se tutto il mondo di Morsels ci è sembrato insondabile, difficile da analizzare e da superare indenni, i boss sono invece molto leggibili e abbordabili. Forse fin troppo: con il Morsel che lancia proiettili esplosivi vengono giù in un istante.

Gli scontri con i boss si sono invece rivelati più semplici del previsto
Gli scontri con i boss si sono invece rivelati più semplici del previsto

Morsels è senz'altro un'esperienza affascinante, anche se richiede mediamente più impegno rispetto ai classici roguelite, ormai decodificati in ogni loro meccanica. C'è una fase non indifferente di test, di tentativi, che bisogna fare, a volte anche capaci di punire duramente la curiosità del videogiocatore. C'è anche da dire che nemmeno lo stile grafico scelto da Furcula aiuta molto alla comprensione. È senz'altro colorato e originale, ma a volte cercare di raccapezzarsi guardando tutti gli elementi sullo schermo è da manicomio: cartacce, pezzi di formaggio, particelle organiche sparse qua e là, proiettili che arrivano da ogni direzione. Anche l'effetto CRT attivo di base impasta ulteriormente l'immagine, e noi abbiamo deciso di spegnerlo immediatamente per rendere più leggibile lo schermo.

Morsels è un'esperienza lisergica. Il gioco di Furcula è indecifrabile nei suoi primi momenti, ma quando le cose cominciano ad andare al posto giusto, diventa un'alternativa originale a un genere ormai rimasticato centinaia di volte. È vero, c'è bisogno di tempo e di tanti tentativi per cercare di afferrare molte delle sue meccaniche misteriose, ma entrati nel loop di evoluzioni e potenziamenti è difficile smettere. In ogni caso, Morsels potrebbe scoraggiare chi è in cerca di un videogioco da affrontare senza pensieri. A noi ha lasciato una grande curiosità per quali altre follie inventerà nel corso delle ore necessarie a emergere in superficie con il nostro topetto.

CERTEZZE

  • Originalissimo... forse fin troppo!
  • Che bello vedere evolvere i Morsel
  • Per certi versi ricorda The Binding of Isaac

DUBBI

  • A volte è talmente strano da risultare frustrante
  • Qualche spiegazione in più non sarebbe male
  • Potrebbe scoraggiare chi ha poca pazienza?