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Europa Universalis V: la recensione del più grande simulatore storico di sempre

Tutto il mondo e oltre cinquecento anni di storia umana che potrete ripercorrere o riscrivere da cima a fondo. Serve altro?

RECENSIONE di Francesco Serino   —   06/11/2025
Europa Universalis V
Europa Universalis V
Europa Universalis V
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Ecco la recensione di Europa Universalis V, il gioco più grande mai realizzato da Paradox. Lo scopo è enorme: simulare nel modo più credibile e profondo possibile oltre cinquecento anni di storia umana dal punto di vista sociale, economico, geopolitico e scientifico. Ma è il livello di dettaglio raggiunto a far tremare le gambe: non c'è meccanica del capitolo precedente che non sia stata resa una, due, tre volte più profonda, più granulare.

Lo Studio Tinto ha davvero rischiato di esagerare, la quantità di menù e sottomenù fa quasi ridere dallo spavento, ma mentre cerchi di raccapezzarti tra numeri, allarmi e funzioni, ecco che il gioco in sottofondo inizia a generare eventi, ecco che la sua valanga di menù inizia ad avere una logica, ecco che hai finalmente uno scopo, anzi ne hai due, a cui si uniscono due preoccupazioni e un nuovo nemico alle porte, una crisi in lontananza, una rivoluzione incombente.

Più facile e difficile

È così che ti ritrovi imprigionato nella sua elaboratissima ragnatela di meccaniche, possibilità, imprevisti. Europa Universalis V non è poi diverso dal guidare una grossa nave che, per fare qualsiasi cosa, richiede di azionare dozzine di leve, la pressione di una moltitudine di pulsanti, la lettura di valori e percentuali in quantità.

Ogni azione ha un effetto su una, dieci, cento altre variabili perché tutto è straordinariamente, vertiginosamente interconnesso. Una simile mole di informazione sarebbe indigesta senza una buona interfaccia grafica e quella di Europa Universalis V, nonostante alcune imperfezioni e l'imperante marrone presente ovunque, è senz'altro adatta allo scopo. Non si può insomma non apprezzare lo sforzo nel fornire all'utente una valanga di aiuti e spiegazioni contestuali, sempre con un bel riassunto finale che in modo asciutto descrive cosa accadrà costruendo quell'edificio, promulgando quella legge, accettando quel tipo di contratto. Non è diverso da quello che fa Crusader Kings 3 con i vari tooltip che si aprono a cascata muniti anche di collegamenti ipertestuali, ma in Europa Universalis V il sistema è stato ulteriormente potenziato, inoltre diverse funzioni e concetti prevedono anche delle istruzioni opzionali che andranno ad approfondire ulteriormente la materia.

Europa Universalis V nasconde al suo interno centinaia di eventi, tra cui disastri naturali, fenomeni celesti e molto altro ancora...
Europa Universalis V nasconde al suo interno centinaia di eventi, tra cui disastri naturali, fenomeni celesti e molto altro ancora...

Tutto questo - unito ai veri e propri tutorial iniziali che coprono diligentemente le meccaniche di base del gioco, si estendono se selezionate le nazioni consigliate, e continuano con il robusto sistema di missioni - rende questo nuovo e a prima vista ingestibile gioco Paradox insospettabilmente amichevole. Sebbene avere una certa esperienza con questi giochi aiuta e tanto, anche i veterani potrebbero aver problemi a gestire un impero sempre più intricato che dal 1337 deve sopravvivere fino al 1830. Per ovviare alla sua scoraggiante profondità, Europa Universalis V permette di automatizzare la gestione di diverse aree del gameplay, funzionalità che si è rivelata comodissima per imparare a giocare e sarà graditissima da chi ama il genere, ma non ne sopporta alcuni aspetti. Automatizzando puoi concentrarti totalmente sulla politica, senza preoccuparti che l'economia vada a sbattere, oppure affidare all'IA la gestione di mercati e rotte commerciali che in questo gioco sono un grattacapo non da poco.

Quasi tutto il mondo

Nonostante l'aspetto rigoroso, Europa Universalis V ha un ritmo davvero incalzante: partendo con Venezia abbiamo subito dovuto affrontare diversi problemi tipicamente italici, come la storica diatriba tra guelfi e ghibellini. Il doge di partenza è morto praticamente subito, e con una vera e propria lotteria è stato eletto un nuovo capo decisamente inadatto al ruolo, ma che ha potuto contare sulla nostra crescente esperienza con il gioco per portare a casa un bel po' di risultati interessanti. Deriso dalle corti straniere, è riuscito comunque a strappare Treviso alle famiglie nobili di Verona, addirittura con il beneplacito dei vicini preoccupati per la loro veloce espansione territoriale; un altro pregio è stato allargare l'area dell'influenza del mercato veneziano nonostante la crescita di quello napoletano e balcanico, assimilando antichi vassalli in modo da avere anche un avamposto abbastanza strutturato verso l'Africa. Cinquant'anni dopo l'avvio della partita, Venezia poteva contare finalmente su due alleati di cui uno ben consolidato verso est, due grosse flotte che tengono sicuro un bel pezzo di Adriatico sfiorando addirittura l'Egeo, dove il Doge oramai settantenne sta allestendo una rete di spie nel Peloponneso. Poche schermaglie, ma comunque grosse ferite inferte soprattutto dalla peste nera che ha colpito duramente Mestre e la laguna. Chissà quanto durerà ancora questo governo, ma dopo un quartiere veneziano a Costantinopoli, tutti sanno che il prossimo passo sarà provare a raggiungere le Indie e farne un ricco avamposto commerciale.

Il gioco è diviso in sei epoche differenti, ciascuna con diverse abilità di ricerca da esplorare. In questo caso potete anche vedere due opzioni dedicate espressamente alla civiltà giapponese
Il gioco è diviso in sei epoche differenti, ciascuna con diverse abilità di ricerca da esplorare. In questo caso potete anche vedere due opzioni dedicate espressamente alla civiltà giapponese

Tutto cambia se si prende la Francia, inizialmente alle prese con la Guerra dei Cent'anni, la Svezia, qualche impero arabo. In Europa Universalis V è possibile anche iniziare in Giappone, o in qualche remotissima tribù centroamericana che, all'arrivo dei conquistadores, dovrà anche vedersela con letali pandemie. Questa miriade di possibilità potrà contare spesso su contenuti creati ad-hoc, come nuove forme di governo e particolari sistemi di lealtà, altre invece naturalmente saranno più blande, e magari ampliate in futuro. Si tratta di un'esperienza enorme, quasi impossibile da esplorare interamente che, senza metterla a confronto con il prequel e le sue innumerevoli espansioni, contenutisticamente parlando non delude, dato che prevede anche centinaia di edifici diversi, migliaia di bandiere dinamiche, una quantità effettivamente impressionante di avanzamenti tecnici, scientifici e sociali, oltre a tantissime unità militari modulari. Alcune nazioni hanno anche un sistema di missioni simile a quello del gioco precedente che potrà essere seguito, permettendo cosi uno svolgimento un po' più guidato, o totalmente snobbato, se preferite fare sempre e solo di testa vostra.

Cibo per soldati

Europa Universalis IV funzionava come un gioco da tavolo, ne ha tutte le caratteristiche nonché alcune tipiche funzioni riassuntive come il mana, ma per quanto efficace questo approccio ha imposto anche dei limiti. Europa Universalis V abbandona il sistema precedente per abbracciare completamente il suo lato più simulativo e computerizzato, scelta che gli ha permesso di raggiungere la sua intrigante e vertiginosa profondità. Ora ogni personaggio possiede un valore diplomazia, uno legato all'amministrazione e uno militare che potrà variare da zero a cento, e guadagnare l'accesso a tante abilità uniche che potranno essere sviluppate anche nel corso degli anni. Altri esempi di come il gioco sia divenuto più granulare è nelle diverse tipologie di terreno che ora presentano caratteristiche specifiche che ne cambieranno la topografia, il clima e la vegetazione, con tutto quel che ne consegue in quanto a risorse naturali e capacità produttive derivate dallo sfruttamento del territorio. Promulgare nuove leggi, aggiungere o ritirare benefici a una particolare tipologia di cittadino, influirà tra le altre cose sulla stabilità dei territori. Più una tipologia di cittadino sarà insoddisfatta e più saranno le possibilità che organizzi una ribellione, sul cui fuoco potranno soffiare anche le potenze straniere interessate a destabilizzarci e lo stesso potremo fare noi, attraverso un menù diplomatico sul quale campeggiano dozzine di opzioni diverse.

Costruire strade e ferrovie è utilissimo soprattutto per aumentare il controllo delle regioni più lontane dalla capitale
Costruire strade e ferrovie è utilissimo soprattutto per aumentare il controllo delle regioni più lontane dalla capitale

Studio Tinto ha intelligentemente riassunto molte delle meccaniche introdotte nelle ultime evoluzioni dei grand strategy Paradox, come parte del sistema economico e della suddivisione della popolazione di Victoria 3, alcune funzioni legate ai personaggi di Crusader Kings 3, addirittura aspetti del prima dimenticato e poi rimpianto Imperator: Rome, per farne un kolossal senza ritorno. La gestione delle armate è altrettanto puntigliosa e ogni guerra andrà ponderata molto, molto bene. Se volete mandare delle truppe in terra straniera, sarà necessario creare anche delle linee di approvvigionamento anche contrattando con le potenze amiche in modo che lo facciano loro per noi. Disporre le truppe in formazione è altrettanto importante, come lo è assegnargli un generale con le giuste qualità. Le forze navali funzionano in modo simile, e possono fare rifornimento nei porti, controllare zone di mare in modo che siano più sicure, accettare lavori o missioni come mercenari.

Passato remoto

Europa Universalis V è un gioco estremamente interconnesso e ogni evento si ripercuote positivamente o negativamente su altri aspetti della nostra patria. Perdere duecento leve non sarà una mera questione statistica, la loro assenza la sentiremo nella forza lavoro, nelle capacità produttive della regione da cui la maggior parte di quei soldati provenivano. Ci vuole tempo per capire quanto a fondo ogni scelta può cambiare una partita, che tipo di risvolti può avere un'azione diplomatica che a prima vista sembra di poco conto e in cento anni può portare a benefici totalmente inattesi. Ma sbagliare, mandare tutto in malora, è parte del processo di apprendimento e, ammettiamolo, dannatamente divertente. Se l'impianto di gioco di Europa Universalis V lascia a bocca aperta, è anche per l'intelligenza artificiale messa a punto da Studio Tinto che, senza particolari guizzi, riesce comunque ad apparire solida e sufficientemente umana.

Al contrario del gioco precedente, che proponeva diverse date di partenza, In Europa Universalis V è possibile partire sempre e solo dal 1300, almeno per il momento...
Al contrario del gioco precedente, che proponeva diverse date di partenza, In Europa Universalis V è possibile partire sempre e solo dal 1300, almeno per il momento...

Questo non significa in nessun modo che le cose vadano sempre bene, di stranezze ne abbiamo viste tante, ma le patch che si sono susseguite mentre recensivamo il gioco hanno migliorato lentamente le cose. Il comportamento di alcune nazioni resta forse ancora un po' troppo passivo, specialmente dal punto di vista espansionistico, alcune scelte economiche fatte non sembrano avere sempre del tutto senso, ma i passi in avanti sono stati concreti e naturalmente ne verranno fatti degli altri durante tutto il ciclo di vita del gioco che, se tutto andrà come previsto, sarà piuttosto lungo. Nell'ultimissima versione permangono ancora diverse sbavature all'interfaccia grafica e alcune funzioni sembrano soffrire un po' di lag, avviene per esempio durante la scelta delle aree marittime da difendere, ma per un gioco tanto grande poteva andare molto peggio (come è effettivamente accaduto ad altre produzioni di Paradox). Graficamente non è questo il gioco che sfrutterà le vostre potentissime schede video, ma quello che deve fare lo fa, e anche piuttosto bene. Bellissima invece la colonna sonora, anche se dopo centinaia di ore nulla può battere la radio, un podcast e o una vostra personalissima selezione di brani preferiti.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (3)
8.5
Il tuo voto

Europa Universalis V espande ogni singolo aspetto del gioco precedente pescando dal meglio dei grand strategy Paradox più moderni. È un kolossal che porterà via centinaia, se non migliaia di ore. C'è però ancora tanto da fare, perfezionare, bilanciare, ma la visione generale è davvero ben definita, la quantità di contenuti encomiabile, l'interazione massima. Altrettanto sorprendente è il suo ritmo avvincente, gli ottimi tutorial che permetteranno anche a chi non ha mai provato un titolo del genere di muovere i suoi primi passi in questa incredibile simulatore. Ma poi l'emozione di vivere e rivivere la scoperta dell'America sia come nativo che come colonizzatore, mettersi in testa di estendere l'impero giapponese per tutta l'Asia, sopravvivere ogni volta alla falcidiante peste nera e poi provare a formare la Spagna, unificare anzitempo l'Italia: Europa Universalis V è un'esperienza enorme e sempre diversa, imprescindibile per chi ama la storia, i videogiochi più complessi o entrambe le cose insieme.

PRO

  • Migliora il precedente da ogni punto di vista
  • I tutorial sono tra i migliori Paradox
  • Enorme, spaventoso, ma sorprendentemente avvincente
  • Le linee di approvvigionamento delle truppe sono davvero una bella novità

CONTRO

  • L'interfaccia non è tra le più leggibili, ma è senza dubbio tra le più marroni
  • L'intelligenza artificiale necessita ancora di un po' di rodaggio
  • Il meglio lo darà davvero tra qualche tempo