Dopo anni di entusiasmo e sperimentazione, il mercato degli smartphone pieghevoli sta attraversando una fase di rallentamento. I dati più recenti diffusi da UBI Research nel rapporto Small OLED Display Market Tracker mostrano un trend negativo che dura ormai da tre trimestri consecutivi. La crescita che aveva caratterizzato i primi anni di questo segmento sembra essersi fermata, segnalando un mercato arrivato a un punto di maturità.
Le spedizioni globali di pannelli OLED destinati ai telefoni pieghevoli hanno registrato un calo significativo rispetto al 2024, e le prospettive per la fine del 2025 non indicano un'inversione di rotta. Tuttavia, gli analisti ritengono che la situazione possa cambiare radicalmente a partire dal 2026, con l'ingresso di Apple in questo comparto, evento destinato a ridisegnare gli equilibri della filiera produttiva e della concorrenza internazionale.
I dati di UBI Research
Secondo i dati raccolti da UBI Research, tra gennaio e settembre 2025 sono stati spediti complessivamente 16 milioni e 700 mila pannelli OLED pieghevoli, circa il 20% in meno rispetto ai 21 milioni dello stesso periodo del 2024. Le stime annuali indicano che entro la fine dell'anno le spedizioni totali raggiungeranno circa 21,3 milioni di unità, con un calo del 14,4% su base annua. Si tratta di un segnale chiaro di una fase di stallo, che riguarda anche i principali produttori del settore.
Il mercato, giunto al quinto anno dalla sua introduzione commerciale, mostra i segni di una maturità precoce. I consumatori che inizialmente avevano accolto con curiosità la novità tecnologica oggi sembrano meno propensi a sostituire i propri dispositivi. Le nuove generazioni di smartphone pieghevoli proposte da marchi come Samsung Electronics e Huawei non riescono più a stimolare una domanda aggiuntiva, limitandosi a un ciclo di sostituzione piuttosto che di espansione del bacino d'utenza.
Uno dei principali ostacoli resta il prezzo. Gli smartphone tradizionali di fascia alta si collocano tra 1,3 e 1,7 milioni di won (circa 870 e 1.140 euro), mentre la serie Galaxy Z Fold di Samsung supera i 2 milioni di won (circa 1.340 euro) e il modello tri-fold di Huawei arriva oltre i 3 milioni di won (circa 2.010 euro). Anche il futuro iPhone pieghevole, previsto per il 2026, dovrebbe superare i 2,5 milioni di won (circa 1.675 euro), un posizionamento che lo renderà poco accessibile a gran parte del pubblico. Questa differenza di costo, unita alla percezione che l'innovazione non offra vantaggi concreti proporzionati alla spesa, sta alimentando un generale rallentamento della domanda anche nel segmento premium.
Nonostante la flessione, il 2026 potrebbe segnare una fase di transizione. Samsung Display dovrebbe essere il fornitore esclusivo dei pannelli OLED per il primo iPhone pieghevole, e l'avvio della produzione su larga scala potrebbe determinare un'impennata nelle spedizioni. Questo nuovo scenario consoliderebbe ulteriormente la posizione di Samsung nella catena dell'OLED pieghevole, grazie a un know-how che le aziende cinesi faticano ancora a eguagliare.
Dal canto loro, i produttori cinesi stanno intensificando gli sforzi per colmare il divario tecnologico e consolidare la propria presenza sul mercato interno. Aziende come BOE, CSOT e Visionox puntano su nuove soluzioni meccaniche per le cerniere, sull'aumento della resistenza dei vetri ultrasottili (UTG) e sul lancio di modelli pieghevoli a costo più contenuto. I brand nazionali Huawei, Oppo e Vivo adottano strategie di integrazione verticale e un forte orientamento al mercato domestico, cercando di migliorare la competitività dei prezzi senza sacrificare le prestazioni.
Secondo Changwook Han, vicepresidente esecutivo di UBI Research, "le spedizioni di smartphone pieghevoli restano stagnanti sia in Corea sia in Cina, ma il 2026, con l'arrivo di Apple, rappresenterà un punto di svolta". L'analista prevede che Samsung Display rafforzerà la propria posizione mantenendo il vantaggio tecnologico e diventando il partner esclusivo della casa di Cupertino per i pannelli pieghevoli. Tuttavia, anche se i produttori cinesi stanno guadagnando terreno grazie a un solido mercato interno, il divario in termini di prestazioni e affidabilità dei pannelli non è ancora stato completamente colmato.