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Shein multata per greenwashing: 1 milione di euro per pubblicità ambientali ingannevoli

Shein, il noto shop di fast-shopping è stato multato di 1 milione di euro per delle accuse relative a delle pratiche di greenwashing. Tutti i dettagli della vicenda.

NOTIZIA di Francesco Messina   —   04/08/2025
Shein

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inflitto una sanzione da 1 milione di euro a Infinite Styles Services Co. Ltd, società che gestisce in Europa le attività di Shein, uno dei maggiori colossi mondiali del fast fashion. Il motivo della multa riguarda la diffusione di messaggi ambientali ingannevoli (i cosiddetti green claims) nella promozione e vendita dei propri prodotti di abbigliamento.

Secondo quanto riportato dall'Antitrust, Shein ha utilizzato il proprio sito web e altre piattaforme online per veicolare asserzioni ambientali vaghe, fuorvianti o addirittura false.

I dettagli dell'accusa e della multa

Le sezioni incriminate, come #Sheintheknow, "evoluShein" e "Responsabilità sociale", contenevano affermazioni che potevano facilmente trarre in inganno i consumatori. In particolare, venivano pubblicizzati sistemi circolari, tessuti riciclabili e materiali ecosostenibili senza fornire dati concreti o verificabili.

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La linea "evoluShein by Design" è stata promossa enfatizzando l'impiego di fibre "green", ma senza specificare il reale impatto ambientale di questi prodotti durante l'intero ciclo di vita, né evidenziare che tale linea rappresenta solo una minima parte dell'offerta complessiva del brand. Inoltre, l'uso di espressioni generiche ha contribuito a creare l'idea, infondata, che i prodotti fossero interamente riciclabili.

Ulteriori dettagli su obiettivi e sanzione

Anche gli obiettivi di riduzione delle emissioni dichiarati da Shein - il 25% entro il 2030 e azzeramento entro il 2050 - sono stati giudicati poco credibili e contraddetti dai dati recenti, che mostrano un aumento delle emissioni nei bienni 2023 e 2024. L'AGCM ha sottolineato che su Shein grava un maggiore dovere di diligenza, considerando l'alto impatto ambientale del settore in cui opera.

Shein
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Il fast fashion, infatti, è noto per le sue modalità produttive intensive e per l'incoraggiamento al consumo usa e getta. La sanzione rappresenta un chiaro segnale nei confronti di aziende che utilizzano il greenwashing come leva di marketing, senza un reale impegno verso la sostenibilità. Staremo a vedere come si evolverà la situazione, ciò che è certo, però, è che recentemente l'attenzione verso le pratiche poco lecite o poco affidabili dei vari giganti tecnologici è sempre più elevata.