La comparsa del primo smartwatch con pannello micro-LED apre scenari inediti per i dispositivi indossabili. Garmin ha infatti introdotto una tecnologia che finora si stava specializzando negli schermi di grandi dimensioni: il Garmin Fenix 8 Micro-LED ha un display da 1,4 pollici capace di raggiungere 4.500 nit di luminosità, ma con un'autonomia inferiore a quella degli smartwatch basati su OLED.
Secondo l'analisi di Joohan Kim di UBI Research, le cause principali vanno ricercate nell'efficienza quantica ridotta dei chip micro-LED miniaturizzati, in circuiti di pilotaggio non ancora ottimizzati e nelle variazioni di prestazioni tra chip che determinano consumi più elevati. Superare questi ostacoli sarà cruciale per permettere alla tecnologia di competere su larga scala.
L'ingresso dei marchi di fascia alta
Non è solo Garmin a sperimentare il micro-LED. TAG Heuer, marchio storico nel lusso, sta preparando un modello dedicato che potrebbe rafforzare l'immagine premium di questa tecnologia. Allo stesso tempo, Samsung Display ha mostrato un prototipo con luminosità di 6.000 nit e risoluzione di 326 PPI, ottenuto trasferendo con precisione circa 700.000 chip RGB di dimensioni inferiori a 30 micrometri. La struttura flessibile del pannello apre la strada a design più vari, garantendo al contempo consumi ridotti e stabilità cromatica, caratteristiche tipiche dei materiali inorganici.
Il ruolo più atteso è quello di Apple. Con oltre 40 milioni di Apple Watch venduti ogni anno, l'eventuale adozione del micro-LED potrebbe imprimere una spinta decisiva. Le previsioni di UBI Research collocano l'arrivo dei primi modelli Ultra con questa tecnologia tra il 2027 e il 2028. Un simile passo potrebbe favorire investimenti nella catena di fornitura e innescare la produzione su larga scala, riducendo costi e barriere all'ingresso.
Per il momento i costi restano proibitivi. Il Garmin Fenix 8 è proposto a 1.999 dollari, circa 700 in più rispetto agli equivalenti con AMOLED, confermando l'orientamento al mercato premium. La combinazione di prezzi elevati e capacità produttiva limitata ne riduce l'accessibilità per il grande pubblico. Eppure, l'interesse di marchi come TAG Heuer, Samsung e Apple potrebbe trasformarsi in un motore di investimenti per l'intera filiera, dai produttori di chip alle aziende che realizzano sistemi di trasferimento, fino ai fornitori di driver IC e ai processi di assemblaggio finale. Si prospetta quindi un impatto esteso a tutto il comparto dei display.
Secondo UBI Research, il mercato degli smartwatch con micro-LED potrebbe raggiungere un valore di 1,2 miliardi di dollari entro il 2030. Il dato suggerisce un passaggio da nicchia di lusso a nuova frontiera dei dispositivi premium, in grado di mettere in discussione la supremazia degli OLED.
Crescita del mercato wearable
A conferma di un contesto favorevole, i dati Omdia indicano che nel secondo trimestre del 2025 il mercato globale dei wearable band ha raggiunto il record di 50,2 milioni di unità spedite, con un aumento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024. La domanda di dispositivi entry-level, unita a funzioni di monitoraggio sempre più avanzate, sta ampliando la base di utenti. Omdia prevede una crescita dell'8% nel 2025 e di un ulteriore 9% nel 2026, con gli smartwatch destinati a rimanere il principale motore dell'espansione.
Secondo gli analisti, la spinta arriva dall'interesse crescente per salute, fitness e sport, ma anche dall'integrazione di nuove funzionalità come connettività cellulare, 5G e servizi in abbonamento.
Il mercato, valutato 36,6 miliardi di dollari nel 2024, dovrebbe superare i 40 miliardi entro la fine del 2025, con gli smartwatch che pur rappresentando solo il 32% delle spedizioni concentrano quasi il 70% del valore.