Con uno sprint sorprendente nelle settimane finali, la petizione europea Stop Destroying Videogames - che mira a introdurre leggi per la preservazione dei giochi live service o connessi a server online - ha raggiunto l'obiettivo di 1 milione di firme, soglia minima per poter essere presentata alla Commissione Europea.
L'iniziativa era stata lanciata nell'estate dello scorso anno tramite l'ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei), uno strumento ufficiale che consente ai cittadini di partecipare attivamente alla politica dell'Unione. La scadenza per la raccolta firme è fissata al 31 luglio 2025.
Un risultato inaspettato
A dirla tutta, fino a pochi giorni fa sembrava improbabile che l'iniziativa potesse farcela. Al 25 giugno, quasi un anno dopo il lancio, le adesioni erano ancora sotto quota 500.000 - meno della metà del necessario. Eppure, proprio nell'ultima settimana, c'è stato un cambio di marcia clamoroso: al momento, infatti, si contano 1.011.201 firme. E sì, siete ancora in tempo per aderire tramite il sito ufficiale dell'ICE da qui.
Come accennato, con il raggiungimento della soglia, la proposta verrà formalmente presentata alla Commissione Europea, con il duplice obiettivo di "imporre agli editori di lasciare in uno stato giocabile i videogiochi che vendono o concedono in licenza" e "impedire che gli editori possano disattivare da remoto i videogiochi prima che siano forniti mezzi ragionevoli per mantenerli in funzione senza coinvolgere gli stessi editori".
Non è detto che l'iniziativa porterà subito a una proposta legislativa concreta, ma rappresenta comunque un passo importante. È la dimostrazione che il tema della preservazione dei videogiochi, spesso trascurato, è sentito da una fetta sempre più ampia di giocatori europei.