La diffusione capillare dell'intelligenza artificiale generativa sta avendo effetti deleteri per il mercato tecnologico, videogiochi compresi, a causa dell'aumento spropositato dei prezzi delle RAM, di cui i data center delle IA hanno un enorme bisogno, che ha fatto lievitare la domanda, riducendo l'offerta ai minimi termini, visto che i grandi produttori guardano ormai tutti in quella direzione. A essere colpito, è stato anche il settore delle console portatili per il retrogaming, per quanto di nicchia rispetto ad altri. Forse proprio per questo comprende di capire meglio i problemi correnti.
Il primo segno di crisi arriva dal produttore Retroid, che ha bloccato le prenotazioni a prezzo ridotto della console portatile RP6, proprio a causa della carenza di RAM, che ha fatto crescere a dismisura i prezzi di alcuni componenti. Ora il dispositivo è venduto a prezzo pieno, ossia 230 dollari. Resta comunque un buon affare, ma è in ogni caso un aumento sensibile, in particolare in un settore abituato a prezzi relativamente accessibili.
Insomma, anche in questo ambito ci si aspetta una grossa fluttuazione verso l'alto dei prezzi, che saranno mantenuti tali per un lungo periodo, ossia almeno finché non finirà questa crisi.
Gli esperti prevedono che durerà almeno per tutto il 2026 e il 2027, con la possibilità che vada anche oltre. La situazione è così grave che compagnie come OpenAI stanno comprando RAM per data center che non sono stati ancora costruiti e che lo saranno tra qualche anno.