Il clima di alta tensione tra la Casa Bianca e Intel sembra essersi improvvisamente raffreddato. A pochi giorni dalle dichiarazioni in cui chiedeva le dimissioni di Lip-Bu Tan, accusandolo di essere "altamente in conflitto" per i suoi investimenti in centinaia di aziende cinesi, il presidente Donald Trump ha cambiato tono. In un post su Truth Social, il leader statunitense ha raccontato di aver incontrato Tan insieme al segretario al Commercio e al segretario al Tesoro, definendo il colloquio "molto interessante" e lodando la carriera del dirigente come "una storia di successo straordinaria".
Dal rischio dimissioni al dialogo aperto
Le accuse nei confronti del CEO di Intel erano emerse dopo una lettera del senatore repubblicano Tom Cotton, presidente della Commissione Intelligence del Senato, che aveva sollevato dubbi sulla "sicurezza e integrità" delle operazioni dell'azienda a causa dei legami di Tan con la Cina. Secondo Reuters, alcuni degli investimenti passati del manager avrebbero coinvolto società con rapporti con l'esercito cinese. Tan, nominato amministratore delegato a marzo, aveva ereditato un'azienda in difficoltà, con il comparto foundry incapace di attrarre clienti di peso e in ritardo rispetto a competitor come TSMC.
Pochi giorni prima dell'incontro con Trump, il CEO aveva inviato una lettera ai dipendenti di Intel, denunciando la diffusione di "molta disinformazione" sui ruoli da lui ricoperti in passato e ribadendo di aver "sempre operato nel rispetto dei più alti standard legali ed etici". Tan ha inoltre confermato che Intel stava collaborando con la Casa Bianca per fornire tutti i dettagli utili a chiarire la vicenda e "garantire che siano noti i fatti".
Intel tra tagli e decisioni strategiche
Da quando ha assunto la guida dell'azienda, Tan ha avviato un piano di riduzione dei costi che prevede il taglio del 22% della forza lavoro entro fine anno. Ha anche avvertito gli investitori che Intel potrebbe abbandonare lo sviluppo della prossima generazione di tecnologie produttive se non riuscirà a ottenere un contratto importante. Una mossa che riflette le difficoltà di un colosso impegnato a recuperare terreno sul fronte dell'innovazione e della competitività industriale.
Trump, nel suo messaggio, ha sottolineato che Tan e i membri del suo gabinetto continueranno a confrontarsi nelle prossime settimane, con l'obiettivo di presentargli proposte concrete. Il cambio di atteggiamento del presidente rappresenta un passo importante per ridurre l'incertezza intorno alla leadership di Intel e apre la strada a una possibile fase di collaborazione più stretta tra l'azienda e il governo statunitense, in un contesto globale in cui il settore dei semiconduttori è sempre più al centro di strategie economiche e di sicurezza nazionale.