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I fondi privati non proteggeranno Electronic Arts dalla concorrenza, secondo alcuni analisti

Gli analisti di GlobalData hanno espresso alcuni dubbi sul buyout di Electronic Arts, affermando che diventare una compagnia privata non la proteggerà dalla concorrenza.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   30/09/2025
Bradley Barcola in EA Sports FC 26

L'annuncio del leveraged buyout da 55 miliardi di dollari di Electronic Arts da parte di alcuni investitori privati, tra i quali il fondo arabo del principe saudita Bin Salman, ha messo in subbuglio il mondo dell'intrattenimento. Nonostante la prospettiva di licenziamenti di massa e costi tagliati usando l'intelligenza artificiale in modo massiccio, la notiza è stata accolta con un certo entusiasmo. Alcuni analisti della società di analisi GlobalData hanno però voluto mettere in guardia sul fatto che i fondi privati non schermeranno la compagnia di EA Sports FC dalla concorrenza, che si fa sempre più feroce.

Compagnia stagnante

Suneet Muru, analista del team Strategic Intelligence di GlobalData, ha spiegato che "Portare EA nel privato è l'audace reset di cui l'azienda ha bisogno. La libertà dallo scrutinio trimestrale degli investitori, apre la strada a una riorganizzazione completa in un contesto di stanchezza verso i servizi live, di stagnazione dei franchise e di occasioni di innovazione mancate."

Uno scenario di Battlefield 6
Uno scenario di Battlefield 6

"L'accordo concede a EA un po' di respiro, ma non elimina le pressioni intrinseche di un settore videoludico altamente competitivo. Gli investitori di private equity e i fondi sovrani pretenderanno un'esecuzione impeccabile. Il risultato dipenderà dalla capacità di EA di migliorare la qualità dei prodotti e la cultura degli studi, non solo di ridurre i costi."

Cos'è successo in passato in casi simili a quello del buyout di Electronic Arts? Niente di buono Cos'è successo in passato in casi simili a quello del buyout di Electronic Arts? Niente di buono

"Se riuscirà a correggere questi aspetti fondamentali, il buyout potrà essere un reset strategico in grado di riportare EA al centro del tema "videogiochi". Se invece fallirà, una proprietà concentrata non farà che accelerare cambiamenti drastici."

Nilesh Raghoo, un altro analista del team Strategic Intelligence di GlobalData, ha aggiunto: "EA è progressivamente diventata meno innovativa a causa dell'aumento del suo debito. Si concentra molto sull'espansione di titoli esistenti, piuttosto che sul lancio di nuove IP. L'accordo permetterà a EA di correre rischi maggiori e migliorare la propria proprietà intellettuale, oltre a consentirle di espandersi in altri segmenti come il cloud gaming."