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ChatGPT non vi dà subito la risposta giusta, ma vi aiuta a trovarla: ecco la nuova Study Mode di OpenAI

La nuova modalità di ChatGPT supporta lo studio interattivo, aiutando a comprendere meglio i problemi invece di fornire solo risposte.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   30/07/2025
OpenAI Study Mode (immagine generata dall'IA)

OpenAI ha annunciato l'arrivo di Study Mode, una funzione progettata per accompagnare l'utente nello studio attraverso un percorso guidato. Secondo quanto riportato dall'azienda, la modalità sarà disponibile da subito per chi utilizza ChatGPT nelle versioni Free, Plus, Pro e Team, mentre gli utenti ChatGPT Edu potranno accedervi nelle prossime settimane. L'obiettivo è rendere l'interazione con l'intelligenza artificiale non solo uno strumento di risposta immediata, ma un mezzo di apprendimento attivo.

Quando viene attivata, Study Mode propone una serie di suggerimenti e domande interattive che stimolano il ragionamento critico. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio come funziona.

Come funziona la Study Mode di ChatGPT

Tra le tecniche utilizzate dalla modalità studio di ChatGPT si trovano domande di tipo socratico, suggerimenti mirati e spunti per l'autovalutazione, elementi pensati per favorire un coinvolgimento attivo con l'argomento trattato. Le risposte non si limitano a fornire una soluzione, ma vengono suddivise in sezioni chiare che mettono in evidenza i collegamenti principali tra i vari concetti. Il sistema, inoltre, adatta i contenuti in base al livello di competenza rilevato e alla memoria delle conversazioni precedenti, arrivando a proporre anche quiz personalizzati.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

Questa scelta si inserisce in un contesto di crescente competizione tra aziende di intelligenza artificiale per conquistare l'attenzione degli studenti universitari. Già ad aprile Anthropic aveva introdotto in Claude una funzione analoga chiamata Learning Mode. Strumenti di questo tipo possono spingere a utilizzare i chatbot come supporto allo studio, piuttosto che come scorciatoia per ottenere risposte rapide. L'efficacia di Study Mode dipenderà tuttavia anche dalla motivazione di chi la utilizza, dato che la modalità può essere disattivata in qualsiasi momento e non esistono controlli per imporne l'uso da parte di genitori o istituzioni.

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Dietro allo sviluppo della funzione c'è un lavoro di collaborazione con insegnanti, scienziati ed esperti di pedagogia. OpenAI spiega di aver scelto di basarsi su istruzioni di sistema personalizzate, una soluzione che consente di apprendere rapidamente dai feedback degli studenti e migliorare l'esperienza, pur con il rischio di comportamenti non sempre coerenti tra una conversazione e l'altra. L'azienda prevede di introdurre in futuro strumenti aggiuntivi come visualizzazioni più chiare, impostazione di obiettivi a lungo termine e un livello di personalizzazione più approfondito. Lo stesso Altman si era recentemente detto preoccupato per il modo acritico con cui i giovani si rivolgono a ChatGPT, e non solo perché viene spesso usato come psicologo.

Non la solo OpenAI, comunque, sta puntando a questo segmento. Google ha annunciato aggiornamenti per alcune delle sue soluzioni basate su IA, come un nuovo canvas per Search pensato per creare schemi di studio e la funzione Video Overviews di NotebookLM, che trasforma i contenuti in presentazioni narrate.

E voi che cosa ne pensate? La nuova funzione può essere utile per far sì che l'IA ci renda più intelligenti proprio come ha fatto con il CEO di NVIDIA, Jensen Huang? Diteci la vostra opinione nei commenti qua sotto.