A fronte di un investimento plurimiliardario e di un'integrazione sempre più pervasiva nei propri prodotti, Microsoft continua a incontrare difficoltà nel posizionare Copilot come punto di riferimento tra gli assistenti basati su intelligenza artificiale. I dati di utilizzo mostrano un netto divario rispetto ai principali concorrenti, evidenziando una diffusione ancora limitata nel mercato consumer.
Secondo le rilevazioni di Sensor Tower, riportate da Bloomberg, Copilot ha raggiunto i 79 milioni di download, una cifra significativa ma lontana dai 938 milioni di ChatGPT e dai 200 milioni di Gemini. La classifica prosegue con DeepSeek a 127 milioni e Perplexity a 47 milioni, segnando chiaramente il distacco accumulato da Microsoft.
ChatGPT leader tra le IA
Il confronto con ChatGPT appare particolarmente rilevante se si considera che Copilot si basa proprio sui modelli sviluppati da OpenAI. La partnership tra le due aziende è attiva dal 2019 e ha visto Microsoft investire oltre 11 miliardi di dollari, ottenendo accesso privilegiato alla tecnologia di base tramite i servizi cloud di Azure. I termini dell'accordo sono tuttavia in fase di revisione: OpenAI ha recentemente modificato le clausole di esclusività, consentendo nuove collaborazioni, tra cui quella con Oracle nel contesto del progetto Stargate.
L'intesa tra Microsoft e OpenAI, che negli ultimi anni ha rappresentato uno dei pilastri dello sviluppo industriale dell'intelligenza artificiale, potrebbe subire cambiamenti significativi nei prossimi anni, con effetti diretti sulla strategia e sulle tempistiche di accesso alle innovazioni future. Nel tentativo di migliorare l'adozione di Copilot tra il grande pubblico, Microsoft ha recentemente rilanciato una versione consumer dell'assistente, distinta da quella dedicata alle aziende. La riprogettazione dell'interfaccia e delle funzionalità ha portato a un aumento del 76% degli utenti attivi mensili tra aprile e giugno, con una base che ha raggiunto i 23 milioni di utenti. Un progresso netto, ma ancora distante dalle cifre dei principali concorrenti.
Per incrementare ulteriormente la diffusione, Microsoft sta puntando su due funzionalità chiave. La prima è la modalità visiva, pensata per analizzare e comprendere contenuti grafici e visivi presenti sul dispositivo. La seconda è la modalità vocale, che consente interazioni più naturali e dinamiche, già adottata anche da altri assistenti come Gemini, ChatGPT e Perplexity. Alcune di queste funzioni, tuttavia, non sono ancora disponibili in tutti i Paesi, compresa l'Italia.
Nonostante i miglioramenti, persistono criticità legate all'integrazione con il sistema operativo. Su Windows, molte delle funzionalità base del sistema non sono ancora controllabili tramite Copilot, limitandone l'efficacia come assistente realmente integrato nell'ambiente desktop. Sul fronte mobile, la situazione è ulteriormente complicata: l'assenza di un sistema operativo proprietario costringe Microsoft a distribuire Copilot tramite Android e iOS, dove la concorrenza, in particolare Google, gode di un vantaggio strutturale grazie all'integrazione nativa dei propri strumenti di intelligenza artificiale.
Voi che cosa ne pensate? Riuscirà Microsoft a recuperare terreno? E qual è l'app di IA che utilizzate di più? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.