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Apple accusa gli sviluppatori: pagano meno commissioni su App Store ma non hanno abbassato i prezzi

Nonostante le commissioni ridotte per gli sviluppatori, Apple afferma che i prezzi delle app nell'UE non sono calati, e se la prende di nuovo con l'Europa per il DMA.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   12/11/2025
App Store

Apple ha affermato che le recenti riduzioni delle commissioni per gli sviluppatori non hanno comportato un abbassamento dei prezzi per gli utenti nell'Unione Europea. La conferma arriva a seguito dell'adeguamento della società al Digital Markets Act (DMA), la normativa europea volta a limitare il potere di mercato dei grandi operatori tech. Lo scorso anno, in risposta alla legge, Apple ha permesso agli sviluppatori di distribuire app fuori dall'App Store e di non utilizzare il sistema di pagamento in-app, che prevede commissioni fino al 30%.

Secondo Cupertino, l'abbassamento medio delle commissioni al 20% non ha portato benefici diretti ai consumatori, alimentando nuovamente le critiche della società nei confronti delle regolamentazioni europee.

Lo studio interno di Apple

Uno studio commissionato da Apple al gruppo Analysis Group, basato su oltre 41 milioni di transazioni relative a circa 21.000 prodotti tra marzo e settembre 2024, ha evidenziato che la maggior parte degli sviluppatori ha mantenuto invariati i prezzi o li ha aumentati per nove prodotti su dieci. Complessivamente, i risparmi derivanti dalle commissioni ridotte, pari a 20 milioni e 100 mila euro, sono finiti per oltre l'86% a sviluppatori al di fuori dell'UE.

Tim Cook, CEO di Apple
Tim Cook, CEO di Apple

Secondo il report, solo il 9% dei prodotti analizzati ha registrato una riduzione dei prezzi, in linea con le dinamiche di mercato ordinarie. In altre parole, la riduzione delle commissioni non ha avuto un impatto significativo sui costi per gli utenti, suggerendo che la misura regolatoria non sta trasferendo benefici tangibili ai consumatori.

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Apple sostiene inoltre che le regole imposte dal DMA, pur mirate a favorire l'ingresso di concorrenti più piccoli nei mercati dominati dai giganti tecnologici, creano nuove barriere per chi innova e per i piccoli sviluppatori, esponendo al contempo gli utenti a potenziali rischi. E nel frattempo Apple accusa l'Unione Europea perché le sue "regole sono contraddittorie e pericolose per chi usa iPhone".

Voi che cosa ne pensate? I soldi di chi compra app su iPhone e iPad è più giusto che vadano a Apple o agli sviluppatori? Diteci la vostra nei commenti qua sotto.