L'intelligenza artificiale continua a diffondersi con una rapidità senza precedenti, e il nuovo report pubblicato da Anthropic aiuta a capire meglio chi la utilizza, dove e per quali scopi. La società guidata da Dario Amodei ha raccolto dati reali da milioni di interazioni con il suo modello Claude, mostrando una crescita che sta cambiando il volto del lavoro e della produttività.
I paesi che guidano l’adozione
Secondo l'Anthropic AI Usage Index, le nazioni più piccole, ricche e fortemente digitalizzate hanno tassi di utilizzo superiori a qualsiasi aspettativa. Israele è al primo posto, con un'adozione sette volte maggiore rispetto alla media, seguita da Singapore. Australia, Nuova Zelanda e Corea del Sud completano la top five, mentre gli Stati Uniti occupano la sesta posizione con un indice di 3,62 volte. Bene anche Canada e Regno Unito, rispettivamente a quota 2,91x e 2,67x.
Al contrario, paesi con popolazioni enormi come Indonesia, India e Nigeria mostrano un tasso di adozione molto più basso. Qui i limiti non sono legati alla curiosità tecnologica, ma a fattori economici e infrastrutturali: redditi più bassi, reti digitali meno capillari e una fiducia ancora limitata nei confronti dell'IA.
Stati Uniti: i leader interni
All'interno degli USA, i dati rivelano sorprese interessanti. Non è la Silicon Valley a guidare, ma il District of Columbia, con un indice di 3,82x, grazie soprattutto alla domanda di editing documentale e supporto alla ricerca di lavoro. Subito dopo si colloca lo Utah (3,78x), mentre la California, patria delle big tech, si ferma a 2,13x.
Il report mette in luce un altro dato chiave: la crescente propensione a delegare interi compiti all'intelligenza artificiale. Circa il 77% delle attività gestite tramite API enterprise di Anthropic è oggi completamente automatizzato, contro il 50% delle interazioni su Claude.ai. Sempre meno conversazioni "botta e risposta" e sempre più istruzioni dirette, segno che la fiducia verso l'IA è in rapido aumento.
A trainare questa tendenza c'è anche Claude Code, lo strumento di coding automatico di Anthropic. Negli ultimi mesi il suo utilizzo è cresciuto di oltre dieci volte, segnalando una domanda enorme da parte degli sviluppatori e delle aziende che vogliono accelerare i processi software.