In base alle ultime statistiche, l'immissione di apparecchi elettrici ed elettronici (EEE) è cresciuta del 78%. L'ultimo anno di rilevazione, il 2023, presenta dati tutt'altro che rassicuranti. Questo perché in alcuni paesi il divario tra dispositivi immessi e rifiuti raccolti è molto ampio: i dispositivi non vengono smaltiti correttamente, con un conseguente aumento degli EEE rispetto ai RAEE, ovvero le apparecchiature dismesse come rifiuto elettronico. Vediamo meglio i dettagli.
Le statistiche
Le statistiche confrontano in questo caso due punti fondamentali, in Europa: la quantità di apparecchi messi sul mercato (in questo caso misura in kg pro capite) e la quantità di rifiuti effettivamente raccolta. Nel 2023, si registra una media di 32,2 kg di dispositivi elettronici immessi per persona. Nello stesso anno, sono stati raccolti 11,6 kg pro capite di rifiuti etichettati come elettronici. Si tratta quindi di un divario di 20,6 kg per persona: ciò significa che i dispositivi ottenuti non sono stati ancora categorizzati ufficialmente come "rifiuti".
Dall'altro lato, la raccolta dei RAEE è cresciuta, ma molto lentamente rispetto agli EEE: dal 2015 al 2023 è stato registrato un incremento del 60%, passando quindi da 7,3 kg a 11,6 kg pro capite. L'ipotesi meno preoccupante è che, semplicemente, le persone continuino ad utilizzare certi prodotti o che li abbiano conservati o persi. La seconda, decisamente meno rassicurante, è che questi prodotti non sono stati raccolti correttamente e "ufficialmente". Basti pensare che molti europei continuano a gettare questi prodotti nei rifiuti indifferenziati.
Le differenze tra i paesi
Ad aver registrato un numero maggiore di immissione di dispositivi sono i Paesi Bassi (45,4 kg per persona), seguiti dalla Germania (38,9 kg) e dall'Austria (35,1 kg), mentre la Bulgaria non presenta alcun divario: la raccolta di RAEE è uguale agli EEE, quindi 17,9 kg per persona.
In Olanda, invece, la quantità immessa è praticamente quattro volte rispetto a quella raccolta. L'Italia, in questo caso, registra 33,25 kg pro capite di dispositivi immessi, a fronte di 8,64 kg pro capite di rifiuti raccolti.


 
   
   
  