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Transport Fever 3: Abbiamo provato il seguito del miglior gestionale sui trasporti in circolazione

Più merci da trasportare, più veicoli da gestire e un numero infinito di regioni da collegare, trasformare, evolvere.

PROVATO di Francesco Serino   —   17/12/2025
Transport Fever 3

Tutto ha origine dal mitico A-Train della Giapponese Artdink, successivamente fu il turno del meraviglioso Transport Tycoon firmato Chris Sawyer e poi di tanti, tantissimi altri giochi più o meno di successo. Transport Fever nasce nel 2016 proprio come seguito spirituale di questi due capolavori del passato, e malgrado imperfezioni e sbavature ebbe la capacità di rivitalizzare un genere che da tempo aveva perso presa sul pubblico.

La svizzera Urban Games ci riprova qualche anno dopo, nel 2019, e fa il botto: Transport Fever 2 piazza più di tre milioni di copie, spianando la strada a questo terzo e oramai imminente capitolo. Abbiamo provato Transport Fever 3 e, sebbene la versione in nostro possesso non fosse definitiva, smettere di giocare per scrivere questo articolo è stato non difficile, difficilissimo!

Regioni infinite

Transport Fever 3, che abbiamo giocato oramai per oltre venticinque ore, a prima vista non sembra molto diverso dal suo predecessore. Le novità ci sono, anche piuttosto importanti, ma queste vengono introdotte strada facendo. Lo scopo naturalmente è sempre lo stesso: creare un impero dei trasporti economicamente in attivo e capace di evolvere portandosi dietro l'intera regione che prospererà di conseguenza. La versione preliminare in nostro possesso non include ancora l'immancabile campagna, abbiamo quindi speso tutto il tempo a nostra disposizione giocando nella modalità sandbox, che è poi il vero cuore del gioco. Per iniziare una nuova partita è necessario prima scegliere il bioma (ora ce ne sono cinque) poi la grandezza della mappa e le sue caratteristiche morfologiche, il budget iniziale e infine la quantità di centri abitati e industrie presenti. Completata questa fase preparatoria, il gioco creerà una nuova mappa in base alle nostre scelte e finalmente saremo pronti a partire.

La prima cosa da fare è osservare attentamente la regione che ci ritroveremo davanti per trovare il posto migliore dove iniziare. Visto che i soldi sono pochi e ci vorrà del tempo per ingranare, è necessario scegliere una tratta non troppo lunga né particolarmente dispendiosa da costruire. Una fattoria posizionata nelle vicinanze di un villaggio che chiede verdura fresca può essere un buon punto di partenza: bastano infatti due o tre calessi che fanno avanti e indietro tra due basilari fermate per garantire un introito non stellare, ma comunque stabile. Lo stesso villaggio chiede anche legna, ma la foresta più vicina non è poi così vicina, inoltre prima di raggiungere i magazzini del villaggio la legna andrà lavorata in una segheria. Per collegare questi tre punti la cosa migliore è una ferrovia, ma l'investimento iniziale è talmente alto che nelle prime ore sarà per forza di cose necessario chiedere un prestito. Tracciati i binari e acquistata una bella locomotiva a vapore con quattro carrelli trasportatori, costruite due stazioni, un deposito ferroviario e un capanno per la manutenzione, la nuova linea è finalmente pronta per entrare in servizio.

La catena del piacere

Finalmente soddisfatti i bisogni del villaggio, questo inizia ad attirare nuovi abitanti: vengono così costruite nuove strade e nuovi quartieri fino a salire di livello e a trasformarsi in una piccola cittadina rurale che ora ha bisogno di molta più manodopera di quella già presente. Ed ecco la prima novità di Transport Fever 3: il sindaco della neocittadina chiede adesso un collegamento che possa trasportare lavoratori dal paese limitrofo, offre dei soldi subito e molti altri se riusciremo a mettere in piedi un servizio sufficientemente veloce nel giro di due anni, compito che riusciamo a svolgere raddoppiando i binari della ferrovia già costruita e aggiungendo alle stazioni un terminal anche per i passeggeri. Davanti alla stazione di arrivo posizioniamo una fermata per i calessi che si occuperanno, da adesso in poi, di trasportare i viaggatori arrivati in treno verso i quartieri industriali, commerciali e residenziali presenti del conglomerato urbano. Nel frattempo aumenta anche il traffico stradale, e per questo diventa necessario aggiornare le strade in terra battuta trasformandole in un più confortevole e veloce pavé. La cittadina cresce ancora e aumentano le risorse di cui ha bisogno, ora mattoni, poi conserve e carne. Per produrre carne è necessario portare grano negli allevamenti, per i mattoni argilla nei mattonifici.

In Transport Fever 3 è possibile costruire linee ferroviarie, su gomma, aeree, marittime in totale libertà. Ma assicuratevi di avere un ritorno economico, se non volete fallire in pochi anni
In Transport Fever 3 è possibile costruire linee ferroviarie, su gomma, aeree, marittime in totale libertà. Ma assicuratevi di avere un ritorno economico, se non volete fallire in pochi anni

Anche il tempo scorre: i calessi invecchiano, si fanno più rumorosi e nel frattempo nuovi e più performanti mezzi vengono inventati e messi in commercio. Le richieste della città sempre più grande non possono più essere soddisfatti attraverso calessi e cavalli, che sostituiamo con i primi furgoncini da trasporto; allo stesso modo il primitivo trasporto pubblico viene aggiornato con una elaborata linea tramviaria che riduce sensibilmente i tempi di attesa e l'inquinamento dell'aria. Negli anni '40 iniziano ad arrivare anche i primi treni elettrici, sempre più veloci, sempre più green e poi aerei e navi, mentre le necessità di ogni borgo, paese, città aumentano con richieste sempre più complesse. Ma ora abbiamo anche molti più soldi, possiamo migliorare le ferrate, elettrificarle, spianare colline e costruire ponti in modo che tutto sia più diretto, veloce, affidabile. Cambiano anche gli abitanti, il loro modo di vestire, di guidare, di consumare; spuntano le prime ville coloniali, poi i primi palazzi, i grattacieli, le luci e le insegne al neon. Dove un tempo sbuffava un'antesignana locomotiva, ora sfreccia un meraviglioso Shinkansen; dove i binari si inerpicavano a doppio scarto tra le montagne, ora scintillano attraversando tagliando foreste e gallerie. I corsi d'acqua pullulano di imbarcazioni, chiatte strapiene di petrolio da trasformare in plastica s'avvicinano lunghe le coste, mentre battelli a vapore trasportano lavoratori e turisti.

Un quasi builder

Tutto questo non è legato a una sola città, ma a tutte quelle a cui darete attenzioni sviluppando i trasporti e offrendogli le merci richieste. Transport Fever 3 come il predecessore non è definibile un city builder, inizia però ad averne molte delle caratteristiche. L'ampliamento della città è automatico, ma questa tende a crescere attorno alle scelte del giocatore, al modo in cui dislocherà i servizi e ridisegnerà le strade. Inizialmente far crescere un conglomerato urbano è piuttosto facile, ma con gli anni subentreranno sempre più problemi come la velocità degli spostamenti e l'inquinamento, sia atmosferico che acustico. In Transport Fever 3 oltre a costruire ed ampliare il nostro quartier generale, che offrirà anche un certo lustro alla città che lo ospiterà, potremo erigere edifici speciali che porteranno con sé anche un enorme flusso di persone. Naturalmente completare queste strutture richiederà anche il trasporto di notevoli quantità di materiali da costruzione, non basterà quindi scegliere un luogo e cliccarci sopra.

Più le farete lavorare, e più le fabbriche della regione diventeranno grandi. In Transport Fever 3 è possibile migliorare il loro output in diversi modi, come per esempio aiutare i cittadini a raggiungere facilmente il loro posto di lavoro
Più le farete lavorare, e più le fabbriche della regione diventeranno grandi. In Transport Fever 3 è possibile migliorare il loro output in diversi modi, come per esempio aiutare i cittadini a raggiungere facilmente il loro posto di lavoro

Le missioni offerte dalle città e dalle fabbriche sono davvero una grande novità: rendono il gioco più dinamico e divertente, permettono un maggior controllo sull'evoluzione della regione e permettono di evitare la chiusura di fabbriche che al momento non stiamo utilizzando ma che potrebbero essere utili per dei piani di sviluppo futuri. Il maggior numero di risorse presenti in Transport Fever 3 permettono al gioco di offrire un ulteriore strato di complessità che i veterani apprezzeranno di sicuro. Il sistema economico è più interessante, la tracciabilità dei singoli abitanti permette uno studio preciso dei suoi bisogni e delle sue routine di spostamento. Tutto a prima vista sembra più o meno come prima, ma Transport Fever 3 è decisamente un'altra bestia. Anche graficamente sono stati fatti diversi passi in avanti e sebbene resti indietro nell'illuminazione e nell'effettistica generale, il gioco offre un'immagine pulita e sufficientemente dettagliata, dallo stile dolcemente realistico, senza alcun dubbio appagante anche grazie alla meticolosità con la quale sono realizzati i numerosi mezzi di trasporto.

Non è tutto oro quello che viene trasportato

Transport Fever 3 è un gioco davvero molto interessante, ma se vuole davvero spaccare deve migliorare i feedback offerti ai giocatori: se una linea presenta un qualche tipo di problema, è necessario che il gioco mi dica anche qual è il problema, poi sarò ben contento di trovare la soluzione. Spesso riuscire a risalire all'origine di un intoppo richiede controlli lunghi e tediosi, non sempre risolutivi.

In Transport Fever 3 abitanti e veicoli rifletteranno lo stile di ogni epoca, dal tardo '800 fino ai giorni nostri
In Transport Fever 3 abitanti e veicoli rifletteranno lo stile di ogni epoca, dal tardo '800 fino ai giorni nostri

Anche l'interfaccia utente potrebbe essere generalmente più chiara, meglio organizzata, ed è forse l'unico elemento che non sembra aver fatto alcun tipo di passo in avanti rispetto al gioco precedente. Gameplay e struttura generale sono comunque fantastici, già mi vedo passare centinaia e centinaia di ore su questo terzo gioco che, al contrario del secondo, abbraccerà fin da subito il prolifico mondo delle mod. Attesissimo!

Transport Fever 3 è già così un gioco potenzialmente eccezionale, di quelli destinati a rubarti centinaia e centinaia di ore. Le meccaniche di base sono identiche al predecessore, ma la moltiplicazione dei materiali trasportabili, l'introduzione delle missioni, la maggiore granularità nella gestione delle città e i tanti nuovi veicoli selezionabili lo rendono un upgrade irresistibile. E gli sviluppatori hanno ancora diversi mesi a disposizione per completare la modalità campagna per esempio, ottimizzarne le performance tecniche. Speriamo però che non dimentichino di perfezionare l'interfaccia grafica che dal gioco precedente non è praticamente cambiata, e di rendere più precisi i consigli che vengono dati ai giocatori e che spesso si ritrovano davanti a problemi di cui è davvero troppo difficile capire l'origine. Il gioco arriverà su PC e su console in primavera.

CERTEZZE

  • Gameplay irresistibile
  • Graficamente molto solido
  • Nuove funzioni, maggiore profondità

DUBBI

  • Interfaccia utente identica al precedente
  • Feedback poco preciso sui problemi delle linee
  • Qualche effetto grafico in più non avrebbe guastato