Da design squadrati e aggressivi, passando per linee morbide e scocche colorate, fino ad arrivare a concept quasi alieni (e francamente orribili) che appiccicavano uno schermo in mezzo a un controller Xbox 360. Fin dal lancio della primissima Xbox, gli appassionati si sono sempre divertiti a immaginare come sarebbe stata una console portatile Microsoft, ma in pochi ci avevano davvero azzeccato. Anziché realizzare internamente una sua Xbox portatile, Microsoft ha per il momento preferito mettere il primo piede nel settore collaborando con ASUS alla produzione di ROG Xbox Ally X, dispositivo da gaming che usa come base l'attuale ROG Ally e la modifica, lo rielabora dentro e fuori, allo scopo di renderlo più vicino all'ecosistema Xbox e più simile all'esperienza di giocare a una console piuttosto che a un PC.
All'annuncio il sospetto era che si trattasse di un tentativo di rebranding semplice, svogliato e poco interessante; un modo per Microsoft di entrare nel mercato delle portatili senza entrarci davvero, e con un dispositivo assolutamente indistinguibile dagli altri. Eppure, dopo aver speso un po' di tempo assieme all'hardware durante la Gamescom 2025, una cosa è più che evidente: per quanto il nome possa far sembrare diversamente, ROG Xbox Ally X non è una semplice ROG Ally con un logo Xbox appiccicato sopra. È invece uno sguardo a come Microsoft immagina il futuro del gaming lontano dalla scrivania o dalla TV nel salotto di casa, un pezzo importante per il suo mantra "tutto è una Xbox", e quando uscirà il 16 ottobre potrebbe diventare uno dei PC handheld più interessanti sulla piazza.
Il prezzo non è stato ancora confermato ufficialmente, ma le indiscrezioni online parlano di 900 euro per il modello più potente e di fascia alta e di 500 euro per il modello più economico e accessibile: se venisse confermato non sarebbe poco, ma andrebbe a infilarsi in due fasce di prezzo molto diverse nel tentativo di parlare sia agli hardcore più altospendenti, sia a chi cerca un'alternativa non troppo costosa a Steam Deck OLED. Se avrà successo, questo è tutto da vedere.
Ergonomia
Prendendo in mano Xbox Ally X, la prima cosa che si nota non è il peso (con i suoi 715 grammi è più pesante non solo di Steam Deck OLED, ma anche della vecchia ROG Ally X), bensì il modo in cui quel peso è ben distribuito tra le mani.
ASUS e Microsoft hanno infatti ripensato l'ergonomia, dando alla macchina delle impugnature sagomate che richiamano quelle dei controller Xbox. Il risultato è un dispositivo che somiglia quasi a un'estensione del controller ufficiale Microsoft, in maniera non troppo diversa dal lavoro fatto con PlayStation Portal per replicare il feeling di un DualSense. Questo va sicuramente a discapito dell'estetica e della portabilità, visto che l'hardware è meno elegante e più ingombrante rispetto ad altri dispositivi simili, eppure ne guadagna tantissimo in praticità: l'impugnatura ampia e curva lo rende di fatto uno dei PC handheld più comodi che abbiamo mai provato finora.
Il peso è distribuito perfettamente verso il centro della macchina, cosa che lo rende all'apparenza più leggero di quanto non sembri e che si capisce soprattutto quando si prova a reggere il dispositivo con una mano sola (magari mentre con l'altra siete impegnati a selezionare carte col touchscreen in una partita a Balatro): semplicemente, non è un hardware pensato per essere giocato in quel modo. ROG Xbox Ally, versione più economica e meno performante di Xbox Ally X, è invece poco più leggera con i suoi 670 grammi.
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Con Xbox Ally X, gli aggiornamenti hardware rispetto alla versione standard di ROG Xbox Ally sono notevoli. Xbox ha confermato che sotto la scocca c'è il processore AMD Ryzen AI Z2 Extreme, affiancato da 24 GB di RAM LPDDR5X. L'archiviazione interna da 1 TB significa che non è necessario correre subito a cercare una microSD per installare i giochi, mentre i grilletti a impulso, presi in prestito dai controller Xbox, aggiungono un livello di feedback aptico che finora mancava a qualsiasi altro PC handheld Windows.
Le specifiche del modello più economico scendono inevitabilmente a grossi compromessi, con una GPU RDNA 2, 16 GB di RAM e una memoria da 512 GB SSD. Alla Gamescom 2025 c'è stato modo di provare sia Xbox Ally X che Xbox Ally con tutta una serie di giochi: da DOOM: The Dark Ages a Gears of War Reloaded, passando per Hogwarts Legacy e Clair Obscur: Expedition 33. In tutti questi casi l'esperienza è stata fluida, senza incertezze e con un frame rate elevato, specialmente su Xbox Ally X e attivando la modalità Turbo a 25 Watt.
A scapito della durata della batteria, questa modalità utilizza l'intera potenza disponibile per overcloccare la GPU e garantire prestazioni nei giochi molto alte: all'evento tedesco non è stato possibile fare test empirici precisi ma il sospetto è che con questa modalità l'autonomia sarà attorno al paio d'ore di gioco, in maniera non troppo diversa da altri dispositivi concorrenti. Lo schermo da 7 pollici 1080p supporta i 120 Hz e il VRR su entrambi i modelli di Xbox Ally: il pannello è luminoso, reattivo e più che adeguato per un hardware di queste dimensioni, ma prevedibilmente non ha la brillantezza e il contrasto dello schermo di Steam Deck OLED.
Un Windows per domarli tutti
Se il nuovo design della macchina assicura un'ottima ergonomia, specialmente per le sessioni di gioco più prolungate, la novità più interessante la si nota quando, all'accensione di Xbox Ally X, non si viene accolti dal solito desktop di Windows 11.
Invece, ci si trova subito a navigare in quella che Microsoft definisce "esperienza Xbox a schermo intero", una nuova interfaccia pensata appositamente per girare sui PC handheld. La dashboard non è esattamente quella presente su Xbox, ma la disposizione delle pagine e l'importanza data a servizi come Game Pass e Xbox Cloud fanno in modo che sia parecchio coerente con l'intero ambiente Xbox. Ci si sposta comodamente tra i menù usando una combinazione di tasti frontali e dorsali, mentre dei pulsanti dedicati permettono di richiamare la Game Bar e i controlli Armoury Crate di ASUS. In questo modo si può accedere rapidamente ai vari profili delle performance, aumentare o limitare i consumi o cambiare impostazioni di sistema, il tutto sempre senza costringere l'utente a tornare al deskop di Windows. Questa variante del sistema operativo è pensata per tenere spenti tutti quei processi di Windows 11 che normalmente finiscono per pesare in background anche quando sono completamente inutili, e in questo modo si possono riservare più risorse al giochi.
Ne viene fuori un sistema che appare più reattivo e piacevole da usare rispetto a qualsiasi altro handheld Windows che abbiamo provato in questi anni, con la possibilità di giocare, accedere ai giochi della propria libreria, gestire salvataggi in cloud e interagire con gli amici in maniera fluida e con pochissimo attrito.
Direttamente dal menù delle app si potranno installare e avviare i client di negozi terze parti come Steam, GOG ed Epic Games Store: una volta collegati i propri account delle varie piattaforme, i giochi che si posseggono appariranno tutti nella libreria principale di ROG Xbox Ally, con la possibilità di evidenziare quelli di una specifica piattaforma e di navigarli utilizzando una serie di filtri. Chiaramente lo store di Steam si presenterà come una normale app da desktop, ricordandoci che siamo comunque su un PC Windows, ma una volta acquistato il gioco che ci interessa, quello apparirà nella lista assieme a tutti gli altri e potrà essere avviato direttamente dalla libreria. Questa nuova interfaccia di Windows non è la prima a offrire una libreria di giochi neutrale e multipiattaforma, ma senza dubbio sembra essere quella che lo fa meglio.
Non meno importante è il fatto che Xbox Ally X beneficerà del programma di Compatibilità Handheld di Microsoft, un sistema simile a Steam Deck Verified che indica quali giochi sono ottimizzati per il gioco portatile. In maniera simile al processo di verifica di Valve su SteamOS, l'approccio a due livelli di Microsoft distingue tra "giocabile" e "ottimo su handheld", fornendo aspettative abbastanza chiare agli acquirenti su cosa si possono aspettare dalle prestazioni di ciascun gioco. Attualmente Microsoft sta lavorando con publisher e sviluppatori per fare in modo che fin dal lancio ci saranno migliaia di giochi con un bollino di compatibilità.
Sia chiaro che su ASUS ROG Xbox Ally non sarà comunque possibile giocare nativamente ai giochi che girano esclusivamente su Xbox. L'unica alternativa è ovviamente continuare a giocare in streaming tramite Xbox Cloud Gaming e sincronizzare i propri salvataggi tra console e ROG Xbox Ally.
ROG Xbox Ally X è allo stesso tempo un PC handheld solido e performante, ma anche ciò di cui avevano bisogno i portatili su base Windows. L'hardware è potente, comodo e pensato con cura, scegliendo di sacrificare l'estetica in favore dell'ergonomia, mentre il software finalmente rende il gaming su Windows accessibile e immediato. C'è qualcosa di indubbiamente entusiasmante in ciò che Microsoft e ASUS hanno costruito, e queste due anime creano quella che si preannuncia l'esperienza Windows portatile più raffinata finora. Come ciliegina sulla torta, Microsoft promette che la nuova interfaccia Xbox arriverà in futuro su altri portatili Windows, inclusi i modelli ROG Ally già sul mercato. Se l'esperimento avrà successo, potrebbe fomentare la concorrenza con SteamOS, e a guadagnarne sarà come sempre il pubblico.
CERTEZZE
- Molto più comoda di tanti altri PC handheld
- La nuova interfaccia di Windows è pratica e funziona bene
- Libreria unificata tra i vari negozi online
DUBBI
- Perde un po' in estetica
- Prezzo ancora da confermare ufficialmente
- Ingombro e peso superiori rispetto alla concorrenza