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Razer DeathAdder V4 Pro, la recensione del mouse da gaming ultraleggero e senza fili

A tre anni esatti dall'uscita del modello precedente, il DeathAdder V4 Pro punta a ridefinire il top seller di casa Razer con un mouse da gaming ancora più preciso e ancora più leggero.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   10/07/2025
Razer DeathAdder V4 Pro
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La qualità paga, e quando una linea di dispositivi arriva a vendere oltre venti milioni di unità è chiaro che non si tratta di un caso. Razer DeathAdder V4 Pro arriva dunque sul mercato con un'eredità pesante e parecchie cose da dimostrare, scegliendo la strada più tranquilla e meno rischiosa per portare a termine il proprio compito. Il design si presenta infatti praticamente immutato rispetto al V3 Pro, che aveva raggiunto una sorta di nirvana dal punto di vista dell'ergonomia, ma le specifiche sono state sostanzialmente migliorate grazie al sensore Focus Pro 45K da ben 45.000 DPI, al polling rate fino a 8.000 Hz e agli switch di quarta generazione, testati per oltre 100 milioni di click.

Caratteristiche tecniche del Razer DeathAdder V4 Pro

Come detto, il Razer DeathAdder V4 Pro è un mouse da gaming wireless (solo 2,4 GHz, niente Bluetooth) che punta in maniera particolare sulle specifiche, andando a migliorare ogni singolo aspetto del modello precedente e riuscendo a ridurre al contempo il peso, che passa da 63 a 56 grammi senza il bisogno di adottare pannelli traforati; neppure sul fondo, soluzione di cui vi abbiamo parlato nella recensione dell'NZXT Lift Elite Wireless.

Il sensore Focus Pro 45K può appunto vantare una risoluzione pari a 45.000 DPI (contro i 30.000 del DeathAdder V3 Pro), unitamente a una velocità massima di 900 IPS e a un'accelerazione massima di 85 G, mentre il polling rate arriva a 8.000 Hz utilizzando un piccolo (e bellissimo!) dongle a forma di semisfera, che va collegato al PC tramite il cavo USB-C in dotazione, trasmette senza fili con una latenza media inferiore a 0,3 millisecondi ed è dotato di tre spie che indicano la qualità della connessione, la carica della batteria e il polling rate.

I pulsanti principali utilizzano interruttori ottici di quarta generazione, testati per 100 milioni di click e caratterizzati da una forza di attuazione che risulta essere il 12% più leggera. Il risultato è una pressione veloce, precisa e reattiva, senza la percezione di pre-travel: non appena si affonda il dito, il mouse trasmette il proprio input e i pulsanti emettono un suono secco, alto, quasi metallico, che a dirla tutta potrebbe anche non piacere. Lo scroller dispone di un'unica modalità di scorrimento e non effettua tilt laterali, ma anche qui la precisione appare eccellente e non si riscontrano "rimbalzi".

Il Razer DeathAdder V4 Pro visto di fronte, con il dettaglio dello scroller e l'unica spia LED
Il Razer DeathAdder V4 Pro visto di fronte, con il dettaglio dello scroller e l'unica spia LED

Tornando alla risoluzione, il DeathAdder V4 Pro è dotato di una tecnologia che riproduce la sensibilità del mouse che abbiamo utilizzato in precedenza, senza il bisogno di regolarla durante il primo utilizzo, e consente di modificare i DPI con incrementi anche minimi oppure di impostare il sistema perché si possa passare rapidamente da un valore all'altro durante le sessioni di gioco che lo richiedono. Peccato solo che il relativo tasto sia collocato sul fondo del dispositivo anziché sopra.

Nuovamente privo di illuminazione RGB, il prodotto Razer migliora anche sul piano dell'autonomia: la batteria integrata raggiunge le 120 ore di funzionamento con polling rate impostato a 1.000 Hz e le 18 ore con polling rate impostato a 8.000 Hz, mentre un meccanismo automatico regola dinamicamente questi valori nel passaggio dall'uso normale al gaming, proprio per preservare la durata della carica.

Il design del Razer DeathAdder V4 Pro riprende quello del modello precedente, ma con alcune piccole differenze
Il design del Razer DeathAdder V4 Pro riprende quello del modello precedente, ma con alcune piccole differenze

Scheda tecnica Razer DeathAdder V4 Pro

  • Design: asimmetrico
  • Switch: ottici da 100 milioni di click
  • Connettività: wireless 2,4 GHz, cablata
  • Sensore: Focus Pro 45K
  • Risoluzione: fino a 45.000 DPI
  • Polling rate: fino a 8.000 Hz
  • Autonomia: fino a 120 ore
  • Programmabile: sì, un profilo
  • Illuminazione RGB: no
  • Accessori: cavo, adattatore USB
  • Dimensioni: 128 x 68 x 44 millimetri
  • Peso: 56 grammi
  • Prezzo: 179,99€

Design

Se è vero che il DeathAdder V3 Pro aveva raggiunto una straordinaria sintesi fra estetica ed ergonomia, presentandosi con una forma pressoché perfetta e con materiali altamente selezionati e rifiniti al fine di ottenere il miglior risultato possibile, il nuovo modello opta per un approccio conservativo e non cambia quasi nulla.

Il Razer DeathAdder V4 Pro con il novo dongle semisferico
Il Razer DeathAdder V4 Pro con il novo dongle semisferico

Ritroviamo dunque la suddivisione netta fra pulsanti principali e corpo del dispositivo, che tuttavia non segue linee simmetriche per via dell'avvallamento che procede da sinistra verso destra, mentre i tasti laterali appaiono molto ben definiti e separati rispetto al passato, restituendo anch'essi un eccellente feedback alla pressione. Le dimensioni sono le stesse del V3 Pro, dunque 128 x 68 x 44 millimetri, ma come già detto il peso è inferiore: appena 56 grammi per la versione nera, 57 per quella bianca.

A ben vedere, le differenze estetiche più marcate sono sul fondo: l'occhiello relativo al sensore non è cambiato e neppure il tasto per la selezione dei DPI, ma la dotazione di pannelli PTFE si presenta con un layout molto diverso, suddiviso in due ampie parti nella zona superiore e inferiore dell'apparecchio, capaci di garantire uno scorrimento assolutamente fluido e una "tenuta" invidiabile anche nei rapidi cambi di direzione.

Un'occhiata al fondo del Razer DeathAdder V4 Pro
Un'occhiata al fondo del Razer DeathAdder V4 Pro

E i materiali? La scelta delle plastiche impiegate e la finitura applicata alle superfici produce effetti davvero straordinari in termini di ergonomia, "accarezzando" le dita dell'utente eppure tenendole ben salde, pur senza ricorrere a diversi livelli di zigrinatura: è tutto completamente liscio e sorprende il modo in cui rimanga fermo nella mano.

Esperienza d'uso

Immaginavamo che il DeathAdder V4 Pro si sarebbe rivelato un mouse perfetto per gli sparatutto, e i test che abbiamo effettuato con Call of Duty: Black Ops 6 ce l'hanno confermato: il dispositivo è assolutamente preciso e reattivo, lo scroller è probabilmente il più affidabile che abbiamo mai provato e gli switch ottici funzionano in maniera perfetta, senza esitazioni.

Il Razer DeathAdder V4 Pro impugnato
Il Razer DeathAdder V4 Pro impugnato

Il software gratuito Razer Synapse è stato migliorato negli ultimi anni e consente di personalizzare l'esperienza d'uso, ovviando alle mancanze di un mouse che nella sua dotazione appare effettivamente basilare, con i classici due tasti extra laterali, ma che fa pesare - e parecchio - la qualità dei componenti e l'attenzione all'integrazione di ogni singolo elemento, come la gradita novità del dongle semisferico a bassissima latenza.

Lavorano nella medesima direzione i meccanismi automatici che regolano sensibilità e risoluzione al fine di creare il miglior compromesso possibile per quanto concerne prestazioni e autonomia, ma le funzionalità del DeathAdder V4 Pro sono effettivamente numerose e in questo caso le abbiamo sfruttate solo in maniera parziale lato gaming, concentrandoci più su di un utilizzo da ufficio.

Il Razer DeathAdder V4 Pro nel palmo di una mano
Il Razer DeathAdder V4 Pro nel palmo di una mano

Anche e soprattutto in tale frangente l'eccellente ergonomia del mouse colpisce fin dalle prime battute, grazie alla delicatezza delle soluzioni impiegate e al peso particolarmente ridotto, per un risultato finale che sorprende davvero. Resta solo la questione del prezzo, pari a 179.99€: una cifra decisamente importante, ma anche la stessa a cui finora è stato venduto il V3 Pro.

Conclusioni

Prezzo 179,99 €

Multiplayer.it

9.0

Razer DeathAdder V4 Pro si pone come un'evoluzione del precedente modello, che applica solo lievissime variazioni al design del dispositivo ma lo rende più leggero, ugualmente comodo e molto, molto più prestante grazie a una componentistica di altissimo livello. Il mouse è preciso e reattivo, lo scroller sembra perfetto, i valori relativi all'autonomia appaiono ottimi e la novità del dongle semisferico a bassissima latenza aggiunge spessore e personalità al pacchetto, che punta a un'importante riconferma.

PRO

  • Migliorato in ogni singolo aspetto
  • Ergonomia straordinaria
  • Il nuovo dongle è davvero carino

CONTRO

  • Prezzo importante
  • Niente connettività Bluetooth
  • Tasto per i DPI sul fondo del mouse