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Ritorno incerto per i chip H20 di NVIDIA in Cina: Pechino chiede chiarimenti su presunte vulnerabilità

La Cyberspace Administration of China vuole escludere la presenza di backdoor, tecnologie di localizzazione e funzionalità di spegnimento da remoto con i chip H20 di NVIDIA.

NOTIZIA di Stefania Netti   —   01/08/2025
NVIDIA chip H20 (immagine indicativa)

Nonostante il precedente via libera all'esportazione del chip H20 di NVIDIA verso la Cina, diverse complicazioni potrebbero rallentare e addirittura bloccare il suo ritorno in fabbrica. Secondo quanto riportato dalla CNBC, inoltre, la Cyberspace Administration of China (CAC) avrebbe convocato l'azienda per discutere di alcune preoccupazioni legate a presunte vulnerabilità dei chip. Vediamo meglio tutti i dettagli.

Backdoor, localizzazione e preoccupazioni sulla sicurezza nazionale

A riferire queste informazioni, come vi abbiamo anticipato, è la CNBC. Pare infatti che NVIDIA debba fornire una documentazione dettagliata che possa smentire delle preoccupazioni specifiche legate alla sicurezza nazionale. La CAC vuole infatti assicurarsi che sia esclusa la presenza di backdoor, tecnologie di localizzazione e funzionalità di spegnimento da remoto.

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Queste preoccupazioni derivano dalle pressioni da parte dei legislatori statunitensi per introdurre il tracciamento dei chip dopo la vendita, con l'obiettivo di contrastare il contrabbando verso la Cina. Ricordiamo che un'accusa simile venne rivolta anche ad Intel, che avrebbe consentito per molti anni la presenza di backdoor nei propri chip (secondo quanto riportato da Bloomberg lo scorso anno).

Un momento delicato

NVIDIA avrebbe già ordinato ben 300.000 chip H20 a TSMC, secondo alcune indiscrezioni, in occasione della ripresa delle vendite. L'azienda è quindi costretta a fermarsi momentaneamente. Tra l'altro, il CEO Jensen Huang si è recato a Pechino poco dopo l'incontro con il presidente Donald Trump.

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In ogni caso, le difficoltà da affrontare saranno diverse, dalla risposta della concorrenza locale ai tempi di riattivazione delle produzioni, fino alla necessità di recuperare parte delle svalutazioni registrate nei trimestri precedenti. Non ci resta quindi che attendere eventuali risvolti.

Nel frattempo, la startup cinese Lisuan Tech ha presentato le sue prime schede video dedicate al gaming e sfidano NVIDIA. Dai primi test effettuati, infatti, la 7G106 non è molto distante dalla RTX 4060.