Secondo Haruhiro Tsujimoto, presidente di Capcom, PS5 rappresenta la "piattaforma principale" di Monster Hunter Wilds. Tuttavia, il costo elevato della console e dei giochi sta limitando le vendite dell'ultimo capitolo della serie.
Uscito lo scorso 28 febbraio, il titolo ha registrato un debutto straordinario: 8 milioni di copie vendute nei primi tre giorni e 10 milioni complessivi nel primo mese, il miglior risultato di sempre per un gioco pubblicato da Capcom. Nonostante questo avvio promettente, le vendite hanno subito un brusco rallentamento: tra aprile e fine giugno sono state distribuite meno di mezzo milione di copie, un dato inferiore alle aspettative dell'azienda.
Il successo al lancio di Wilds
In un'intervista concessa a Nikkei Gaming a maggio (ma pubblicata solo ora), Tsujimoto ha spiegato che il traguardo dei 10 milioni di copie al lancio è stato raggiunto grazie a una strategia mirata, pensata per rendere Wilds appetibile al suo pubblico di riferimento. Tra gli ostacoli principali, ha sottolineato il prezzo di vendita: 79,99 euro per Wilds, a fronte dei 19,99 euro attuali di Monster Hunter: World, che, nonostante sia uscito sette anni fa, continua a registrare ottimi risultati di vendita
"Innanzitutto, abbiamo una comprovata esperienza con la vendita di un totale di 28,5 milioni di copie di Monster Hunter: World. Dobbiamo promuovere Monster Hunter Wilds in modo da attirare efficacemente quella stessa base di utenti", ha detto Tsujimoto. "Uno degli aspetti fondamentali in questo caso è il prezzo. "Monster Hunter: World", sul mercato da circa sette anni, viene attualmente venduto a 9,90 dollari. In confronto, "Monster Hunter Wilds" ha un prezzo di 70 dollari. Quanti utenti lo acquisteranno a quella fascia di prezzo?"
"Inoltre, poiché la piattaforma principale è PS5, abbiamo dovuto tenerne conto per valutare se fosse possibile raggiungere un obiettivo iniziale di 10 milioni di unità vendute. In tal senso, abbiamo utilizzato i dati accumulati fino a quel momento per sviluppare una strategia di marketing mirata al pubblico di riferimento."
I costi di PS5 rappresentano una barriera “inaspettatamente grande” per Wilds
Tsujimoto ha aggiunto che i costi complessivi per l'acquisto di PS5, l'abbonamento a PlayStation Plus (necessario per giocare online) e dei singoli giochi non sono accessibili a tutti, in particolare per i giocatori più giovani. Questo rappresenta una barriera "inaspettatamente grande" alla diffusione di Monster Hunter Wilds, e secondo il presidente di Capcom è uno dei fattori che ha contribuito al rallentamento delle vendite nei mesi successivi al lancio.
"Tuttavia, abbiamo riscontrato che la "barriera PS5" è sorprendentemente elevata. La console costa circa 80.000 yen, e considerando anche il prezzo dei giochi e degli abbonamenti mensili, l'investimento iniziale arriva a circa 100.000 yen. Si tratta di una cifra non facilmente accessibile, soprattutto per le generazioni più giovani. Questa situazione non riguarda solo il Giappone, ma si riscontra anche all'estero."
"La nostra prossima sfida è superare questi ostacoli e portare Monster Hunter Wilds al maggior numero possibile di persone. Abbiamo in programma dei saldi in futuro, e stiamo attualmente elaborando una strategia per sfruttare al meglio queste opportunità e incrementare le vendite nel corso dell'anno. Nintendo Switch 2 è stata lanciata a giugno 2025 al prezzo di 49.980 yen (tasse incluse), e la risposta del pubblico è stata superiore alle aspettative. Sebbene i prezzi varino da paese a paese, questo ha confermato l'elevato livello di attenzione al costo da parte dei consumatori comuni.
È importante sottolineare che il costo di PS5 rappresenta solo uno dei fattori che potrebbero aver rallentato le vendite di Monster Hunter Wilds. Come molti sapranno, il gioco è stato oggetto di forti critiche fin dal lancio, soprattutto da parte della community PC, che ha segnalato gravi problemi di ottimizzazione. Queste lamentele hanno portato a un vero e proprio review bombing su Steam, con una valutazione che è precipitata a "Prevalentemente negativa" e che, nei mesi successivi, non ha mostrato segni di miglioramento. Una pubblicità decisamente sfavorevole, che con ogni probabilità ha scoraggiato numerosi potenziali acquirenti.
Curiosamente, le recenti dichiarazioni di Haruhiro Tsujimoto sembrano andare in direzione opposta rispetto a quanto affermato in passato. Capcom aveva infatti espresso l'intenzione di rendere il PC la propria piattaforma principale, anziché PS5, e i dati degli ultimi anni sembrano confermare questa strategia: i ricavi generati su Steam risultano significativamente superiori rispetto a quelli ottenuti su console.