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Anche i prezzi delle CPU AMD Ryzen 9000 saliranno presto: rincari già nelle prossime ore?

AMD avrebbe comunicato ai partner un aumento dei prezzi per CPU e GPU, con rincari in arrivo già da questa notte.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   02/12/2025
AMD Ryzen 9000

Negli ultimi mesi il mercato dei componenti PC sta vivendo una fase di rialzo generalizzato, spinta soprattutto dalla domanda crescente legata alla corsa all'IA. Secondo nuove indiscrezioni provenienti dal settore, anche AMD si appresterebbe a ritoccare verso l'alto i listini, non solo per le schede video ma anche per le CPU, incluse le più recenti Ryzen 9000 basate su architettura Zen 5. La decisione arriverebbe in un momento già complesso per gli appassionati, che hanno visto aumentare i prezzi di memoria, SSD e GPU nel giro di poche settimane.

Prezzi in aumento anche per le CPU

Le prime segnalazioni parlano di un incremento già notificato ai partner e ai produttori di schede personalizzate. Per le GPU Radeon, l'aumento sarebbe nell'ordine del 10 percento e riguarderebbe l'intera gamma basata su RDNA 4. La motivazione, in questo caso, è chiara: il costo della DRAM, come la GDDR6, è cresciuto in modo netto da settembre, complice una domanda esplosiva nel segmento IA che ha messo sotto pressione l'offerta globale di memoria. Tanto che Samsung ha limitato le forniture a se stessa.

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La novità è che AMD avrebbe deciso di estendere l'aumento anche ai processori. Secondo quanto riportato da Overclock3D, il rincaro coinvolgerebbe sia i Ryzen 9000 sia le generazioni precedenti. Non è noto se la percentuale sarà simile a quella applicata alle GPU o se verranno adottati criteri diversi, ma le conferme indicate dal sito suggeriscono una tempistica molto ravvicinata, con l'entrata in vigore prevista allo scoccare della mezzanotte nel Regno Unito.

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Il dato che sorprende maggiormente riguarda la logica di questi aumenti. Le CPU, a differenza delle schede grafiche, non integrano moduli DRAM o NAND che possano giustificare costi produttivi in crescita. Una delle ipotesi ventilate dagli analisti è che la pressione della domanda nel comparto IA stia sottraendo capacità produttiva alle linee dedicate ai chip consumer. I wafer, risorsa centrale nei processi produttivi di fonderie come TSMC, potrebbero essere allocati con priorità verso prodotti più redditizi, lasciando i processori desktop a competere per quantità ridotte e quindi più costose.

La situazione viene complicata dal fatto che gli ultimi Ryzen 9000 erano arrivati sul mercato con un posizionamento relativamente competitivo, soprattutto nei rivenditori statunitensi. Modelli come il Ryzen 7 9800X3D risultavano proposti con ribassi significativi rispetto al prezzo di lancio, un fattore che ne aveva favorito la diffusione. Se l'aumento dei listini dovesse concretizzarsi, queste offerte rischiano di scomparire nel giro di poche ore.

Per il pubblico il risultato rischia di essere l'ennesimo colpo a un mercato che aveva faticosamente iniziato a stabilizzarsi. Negli anni scorsi la carenza di semiconduttori aveva creato squilibri pesanti, e il ritorno a prezzi ragionevoli aveva dato ossigeno agli appassionati e a chi aggiorna regolarmente il proprio PC. L'ennesimo rialzo potrebbe rallentare gli acquisti e rendere meno accessibili piattaforme di nuova generazione, come la nuova Steam Machine.