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NVIDIA RTX Blackwell prepara la nuova era del rendering neurale e del gaming con IA

La nuova architettura RTX Blackwell porta innovazioni nel reame del rendering neurale e nelle GPU da gaming.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   26/08/2025
NVIDIA

NVIDIA ha scelto la conferenza Hot Chips 2025 per illustrare nel dettaglio le innovazioni legate all'architettura RTX Blackwell, la stessa che alimenta GPU come la RTX 5090 e la RTX PRO 6000. La società statunitense ha presentato Blackwell a inizio anno, sottolineandone la natura fortemente legata all'intelligenza artificiale, elemento che rappresenta la continuità di un percorso avviato già nel 2006 con l'introduzione di CUDA. L'obiettivo dichiarato era allora quello di offrire un'architettura universale per il calcolo accelerato, che nel tempo ha aperto la strada a sviluppi cruciali per l'IA e la grafica.

In questo arco temporale si sono susseguite pietre miliari come il ray tracing in tempo reale, introdotto nel 2018, e DLSS, lanciato l'anno successivo. Due tecnologie rese possibili dall'integrazione di unità dedicate come RT Core e Tensor Core. Con Blackwell, tali componenti arrivano a una nuova generazione, ulteriormente potenziata e pensata per scenari sempre più complessi. La filosofia di base è quella di portare l'IA al centro della grafica, dando vita a ciò che NVIDIA definisce l'era del "neural rendering".

I progetti di NVIDIA per il presente e il futuro

Il progetto Blackwell si distingue per alcune scelte ingegneristiche chiave. In ambito datacenter è stata introdotta la precisione FP4, capace di incrementare di quattro volte l'efficienza nei carichi di lavoro più densi. Sul fronte consumer, l'architettura integra tecnologie come DLSS 4, Path Tracing avanzato, ACE e MFG. Secondo quanto riportato, l'insieme di queste soluzioni consente fino a dieci volte i miglioramenti in prestazioni, tempi di progettazione e consumo energetico rispetto alla generazione precedente. DLSS 4, ad esempio, utilizza l'IA per ricostruire il 100% dei pixel dopo il primo frame, con un impatto significativo sulla reattività e sui consumi, in particolare sui dispositivi portatili.

L'evoluzione dell'IA nelle GPU dal 2006
L'evoluzione dell'IA nelle GPU dal 2006

L'hardware di Blackwell introduce la quinta generazione di Tensor Core, ora compatibili con FP4, e i nuovi RT Core, in grado di gestire fino a 360 TFLOPs per il rendering geometrico. A livello di efficienza, si parla di un raddoppio delle prestazioni MaxQ e della possibilità di eseguire in parallelo modelli di IA e grafica attraverso l'unità AMP (AI Management Processor). Il supporto alla memoria GDDR7 a 30 Gbps segna un ulteriore salto generazionale, raddoppiando la velocità rispetto alla GDDR6X.

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Dal punto di vista dell'architettura, le modifiche agli Streaming Multiprocessor sono rilevanti. Gli SM Blackwell destinati al settore consumer integrano unità FP32 e INT32 unificate, soluzione che sostituisce il design separato delle GPU Ada. L'effetto è un incremento fino a due volte dell'efficienza nel riordino delle esecuzioni shader (SER). Questi miglioramenti sono stati pensati per sostenere i carichi di lavoro neurali, ridurre l'impronta della memoria e garantire un rapporto migliore tra consumo e prestazioni.

I vantaggi delle tecnologie neurali nel gaming in mobilità
I vantaggi delle tecnologie neurali nel gaming in mobilità

Sul versante professionale, la RTX PRO 6000 si distingue per l'introduzione della funzione Universal MIG, che consente di suddividere la GPU in più istanze indipendenti, ciascuna con risorse dedicate. In una dimostrazione, la scheda ha eseguito fino a quattro sessioni simultanee di Cyberpunk 2077 a 1080p, con uno scaling prestazionale del 60% rispetto a un'istanza unica gestita in modalità tradizionale. Questo esempio rende evidente come Blackwell possa trovare applicazioni non solo nel gaming, ma anche nella virtualizzazione e nella gestione di ambienti multi-utente.

A oggi, RTX Blackwell rappresenta la sintesi dell'approccio di NVIDIA a IA e grafica: un'architettura costruita per gestire contemporaneamente simulazione, creazione di contenuti e intrattenimento videoludico. I primi titoli e le applicazioni che stanno adottando queste tecnologie mostrano il potenziale di un ecosistema pensato per sfruttare le potenzialità del rendering neurale. Nei prossimi mesi sarà interessante osservare come sviluppatori e creatori di contenuti decideranno di sfruttare questi strumenti, in un panorama che sembra destinato a essere sempre più plasmato dall'intelligenza artificiale.

Voi che cosa ne pensate? Diteci la vostra nei commenti qua sotto. Intanto AMD ha parlato dell'architettura modulare delle GPU RDNA 4.