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Hideo Kojima ha risposto a una serie di domande su... Hideo Kojima

Ospite di Wired, Hideo Kojima ha risposto a una serie di domande sul suo lavoro, le cose migliori che ha fatto, il metodo che utilizza e la passione per il cinema.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   20/12/2025
Hideo Kojima

Hideo Kojima ha risposto a una serie di domande che i lettori di Wired hanno voluto rivolgergli per saperne di più sul suo metodo di lavoro, le capacità richieste ai game creator, la sua passione per il cinema e il mondo di Death Stranding.

Cosa rende un gioco davvero valido? Secondo Kojima, il requisito fondamentale è "l'amore di chi lo ha creato": è da lì che nasce tutto, incluso il senso di libertà che il giocatore percepisce quando gli oggetti e le meccaniche non hanno un solo uso predefinito.

La qualità di un'esperienza emerge infatti quando gli utenti sperimentano e scoprono che esistono soluzioni alternative e sono state persino previste: "Quello che conta è la libertà... il giocatore scopre da sé le possibilità incluse nella struttura del gioco."

Hideo Kojima ha pubblicato un recap del Death Stranding World Strand Tour 2 Hideo Kojima ha pubblicato un recap del Death Stranding World Strand Tour 2

"È essenziale far sì che il giocatore desideri tornare in quel mondo... che dopo una giornata di scuola o lavoro voglia rientrare in quell'ambiente", ha spiegato il game director giapponese, dicendo che non è solo una questione di trama ma anche e soprattutto di atmosfera.

Un approccio particolare

Hideo Kojima terrà una keynote alla GDC 2026 in cui parlerà del suo percorso, ma questa sessione di domande e risposte si pone senza dubbio come un interessante assaggio di ciò che l'autore dirà sul palco dell'evento.

Kojima ha detto che il suo celebre processo di rifinitura finale consiste nel giocare ripetutamente il titolo: "Controllo l'operabilità, la grafica, i modelli dei personaggi, le animazioni, il suono, la musica, la giocabilità... tutto", ha detto.

Anche sulla genesi di Death Stranding è stato molto chiaro: "Ho pensato prima al fenomeno del Death Stranding... da lì ho immaginato persone isolate e un protagonista che le connette. A quel punto la consegna dei pacchi è diventata una scelta naturale."

Quale sarà a suo avviso il futuro del medium? Il superamento dello schermo tradizionale. "Il rettangolo in cui inseriamo l'immagine è stato il fondamento di cinema, fotografia, pittura... con VR e AR quel fotogramma scompare."