In una recente intervista con 4Gamer, l'ex-PlayStation Shuhei Yoshida ha svelato di aver partecipato al Busan Indie Connect (BIC) Festival di agosto in Corea del Sud e ha "denunciato" la totale assenza di editori internazionali, con la sola esclusione di Devolver Digital.
Secondo Yoshida, gli editori stanno perdendo una grande occasione ignorando le potenzialità del mondo indie coreano, visti i recenti successi.
I pensieri di Yoshida sui giochi indie coreani
Yoshida paragona la scena dei giochi indie coreana a quella giapponese, che ha iniziato ad essere più ampiamente accettata solo durante la pandemia di COVID-19. In questi anni, il grande pubblico ha iniziato a vedere più pubblicità sugli sviluppatori di giochi indie e le grandi aziende hanno avviato campagne e concorsi per finanziare gli indie emergenti. Da quel momento, la popolarità dei giochi indie è salita alle stelle in Giappone.
Secondo Yoshida, sebbene anche la scena dei giochi indie coreana stia crescendo lentamente, non ha ancora raggiunto questo livello di consapevolezza tra i consumatori. Prevede che ci vorranno ancora due o tre anni prima che decolli davvero e che sia il pubblico locale che quello straniero inizino ad apprezzarla di più.
L'ex-dirigente di Sony ritiene che la qualità dei giochi indie coreani sia già ottima, però, e ha espresso la propria delusione nel vedere la mancanza di editori stranieri, con l'esclusione di Devolver Digital come già detto. Vedremo se le cose cambieranno, visto anche che negli ultimi anni i giochi AAA coreani stanno ottenendo più spazio a livello mondiale, come Lies of P e Stellar Blade.
Nel frattempo, Devolver Digital si prepara a pubblicare l'assurdo Baby Steps.