Gainax ha chiuso i battenti dopo quarantadue anni: per lo studio di Neon Genesis Evangelion, Nadia e Gurren Lagann non c'è stato nulla da fare, dopo l'annuncio della bancarotta arrivato lo scorso anno. E Hideaki Anno ha commentato questo triste epilogo, definendolo "una fine davvero deludente".
La chiusura effettiva di Gainax è avvenuta esattamente due giorni fa, il 10 dicembre, ed è stato proprio Anno a rivelarlo. L'autore ha lasciato l'azienda nel 2007 per fondare Studio Khara: "In quanto persona che è rimasta lì per oltre venti anni e che è sempre stata un azionista, è una fine davvero deludente, ma l'accetto in silenzio", ha scritto.
Lo stesso Anno ha provato a supportare Gainax nei suoi momenti di maggiore difficoltà, prestando denaro allo studio ma sbattendo poi contro la "mancanza di integrità" dei dirigenti quando si è trattato di riavere indietro la somma. Inoltre ha denunciato una generale "mancanza di rispetto" nei confronti dei materiali di produzioni, delle opere e dei membri dello staff.
Non è finita qui: l'autore ha parlato anche di comportamenti scorretti da parte di alcune figure storiche di Gainax, che un tempo erano suoi amici. Sempre in relazione al prestito, che ammontava a 100 milioni di yen, queste persone hanno non solo cercato di non restituirlo, ma si sono anche messi a vendere materiali senza autorizzazione.
"Avrei potuto soprassedere sul prestito mai ripagato, ma eravamo ansiosi di preservare i materiali di produzione su cui avevamo riversato sangue, sudore e lacrime", ha spiegato Hideaki Anno, che ha intentato causa e l'ha vinta nel 2016, per poi agire nuovamente nel 2023 per ulteriori irregolarità.
Un triste epilogo
"Ho capito che non potremo mai tornare al rapporto che avevamo un tempo, e provo una grande delusione dal profondo del mio cuore", ha continuato Hideaki Anno, che alcuni giorni fa ha rivelato alcune delle idee per il finale di Rebuild of Evangelion.
Ad ogni modo, quantomeno un dirigente di Gainax si è dimostrato corretto nei confronti di Anno, che ha voluto esprimergli la sua gratitudine: si tratta di Yasuhiko Kamimura, l'ultimo direttore dello studio, che si è impegnato al fine di proteggere i diritti e il patrimonio dell'azienda.