Durante il New York Comic Con 2025, il presidente e publisher di DC Comics, Jim Lee, ha dichiarato apertamente che la casa editrice non supporterà l'uso dell'intelligenza artificiale generativa nella creazione di storie o opere d'arte. "Non ora, non mai, finché Anne DePies e io saremo al comando", ha affermato Lee, sottolineando che il futuro dell'universo DC resterà saldamente radicato nella creatività umana autentica.
Lee ha paragonato le preoccupazioni legate all'AI a fenomeni passati come il Millennium Bug o la bolla degli NFT, ribadendo che, a differenza di queste mode tecnologiche, la capacità dell'essere umano di sognare, provare emozioni e creare arte vera non potrà mai essere replicata da una macchina.
DC Comics contro l'IA: una rigida politica interna
DC Comics mantiene da sempre una politica interna rigorosa che richiede che ogni opera sia frutto del lavoro originale di artisti e sceneggiatori. Tuttavia, negli ultimi mesi, la casa editrice è stata coinvolta in alcune polemiche legate all'uso sospetto dell'IA in alcune variant cover di fumetti, accusate di essere generate con strumenti automatici.
Le proteste dei fan e dei professionisti del settore, preoccupati per la possibile sostituzione del lavoro creativo umano, hanno spinto DC a ritirare alcune di queste copertine e a rafforzare la sua posizione contraria all'utilizzo dell'intelligenza artificiale.
DC Comics contro l'IA: le dichiarazioni della casa editrice
Chiunque può disegnare un mantello o scrivere di un eroe. Questo esiste da sempre e si chiama fanfiction. Ma Superman è davvero se stesso solo quando è nel nostro universo, nel nostro mito, ha aggiunto Lee, sottolineando come la coerenza narrativa e l'anima emotiva dei personaggi DC derivino dal lavoro congiunto di scrittori, disegnatori e redattori in carne e ossa.
Con questa dichiarazione, DC Comics si pone come una delle prime grandi case editrici a rifiutare esplicitamente l'uso dell'IA generativa nella propria produzione, scegliendo di difendere la centralità dell'artista umano.