AMD ha presentato la nuova roadmap dedicata alle piattaforme client, delineando i piani futuri per le prossime generazioni di processori e schede grafiche. Dopo un 2025 positivo per la divisione consumer, con una crescita consistente nei ricavi e nella quota di mercato dei PC, l'azienda guarda già ai prossimi due anni con il debutto delle famiglie Gorgon e Medusa. Entrambe le linee promettono un'evoluzione sostanziale sul fronte delle prestazioni e dell'elaborazione IA, mentre sul versante grafico si prepara un cambio di paradigma che segnerà la fine dell'era RDNA.
Durante il Financial Analyst Day 2025, Jack Huynh, vicepresidente senior e general manager del gruppo Computing and Graphics di AMD, ha illustrato le prospettive per la nuova generazione di "AI PC", anticipando un incremento di oltre dieci volte nella potenza di calcolo dedicata all'intelligenza artificiale entro il 2027.
La nuova roadmap gaming di AMD
Il 2025 ha rappresentato un anno di svolta per AMD: secondo le stime, i ricavi hanno raggiunto i 10 miliardi di dollari, con un aumento del 50% nel prezzo medio di vendita delle CPU e una quota di mercato nel comparto PC intorno al 28%. Questi risultati, frutto della solida offerta Ryzen e Radeon, hanno permesso all'azienda di rafforzare la propria posizione e di preparare il terreno per una nuova generazione di prodotti.
La roadmap mostra che nel 2026 arriveranno i processori Gorgon Point, basati su un aggiornamento dell'attuale architettura Zen 5. Questi chip rappresenteranno una sorta di "refresh" delle serie Strix e Krackan, mantenendo la combinazione di CPU Zen 5, GPU RDNA 3.5 e unità neurale XDNA 2. Pur non introducendo un'architettura completamente nuova, la linea Gorgon offrirà un miglior bilanciamento tra efficienza, potenza e integrazione dei componenti IA, con alcune varianti inedite pensate per sistemi portatili e desktop di fascia alta.
Il vero salto generazionale arriverà però nel 2027 con Medusa Point. Questa nuova famiglia di CPU adotterà i core Zen 6 e integrerà soluzioni grafiche e neurali di nuova concezione. AMD prevede che la piattaforma Medusa sarà una delle più avanzate all'interno della linea Zen 6, condividendo molte caratteristiche con i processori EPYC Venice e con la gamma desktop di fascia alta, denominata Olympic Range. Il focus principale sarà l'accelerazione dei carichi di lavoro legati all'intelligenza artificiale, grazie anche al supporto per formati di dati ottimizzati e unità di calcolo dedicate all'inferenza.
Parallelamente, l'azienda ha presentato la roadmap relativa all'evoluzione delle proprie NPUs, mostrando come la terza generazione di motori IA, attesa per il 2026, introdurrà il supporto al calcolo in formato floating point a blocchi e nuovi schemi di compressione dedicati alle operazioni neurali. Queste innovazioni saranno fondamentali per l'ottimizzazione dei laptop e dei sistemi "AI PC" di prossima generazione, dove la potenza di calcolo locale diventerà sempre più centrale.
Sul fronte grafico, AMD ha confermato che la futura architettura gaming non farà più parte della serie RDNA, segnando così la fine di un ciclo iniziato nel 2019 con le Radeon RX 5000. La nuova generazione integrerà tecnologie inedite come Radiance Cores, Neural Arrays e un motore di compressione universale, ponendo le basi per un salto qualitativo in termini di ray tracing e capacità IA. La stessa architettura verrà utilizzata sia nelle schede grafiche dedicate sia nelle console di prossima generazione, a testimonianza di una strategia che mira a unificare l'esperienza di gioco tra PC e piattaforme da salotto.