Struttura di gioco
Partendo da una sala di controllo, il personaggio può accedere alle varie ambientazioni con lo scopo di raccogliere un certo numero di  cuori. Il totale di questi oggetti gli permetterà di sbloccare gli stage successivi, per un totale di dieci livelli diversi. 
Trovare i cuori nascosti in ogni ambientazione è un lavoro dalla difficoltà variabile: prima di accedere a uno stage, il gioco ci presenta  una schermata con l’inventario dei cuori raccolti e una serie di indizi per trovare ognuno di essi. In alcuni casi vi basterà semplicemente  raccogliere degli oggetti per raggiungere lo scopo, altre volte dovrete affrontare dei combattimenti oppure risolvere degli enigmi. 
La struttura di gioco prevede che i livelli non vengano esplorati una sola volta, tutt’altro: per trovare i cuori e risolvere gli enigmi, vi  troverete ad osservare le ambientazioni con molta attenzione, nel tentativo di scorgere un particolare che prima vi era sfuggito e che  magari nasconde l’accesso a una zona segreta. 
In tutto questo, non mancheranno i nemici: dei patetici esseri che non fanno altro che lamentarsi e che potrete liberare, in fretta,  dalla loro triste esistenza. Nei primi stage del gioco, il loro numero è piuttosto esiguo e non brillano mai per la qualità di realizzazione. Ad  ogni modo, potrete affrontarli alternando attacchi normali (la semplice pressione ripetuta di un tasto) e volanti, mettendo tutto insieme  per delle combo che possono durare anche diversi secondi e che andranno a riempire una barra speciale. Una volta piena, quest’ultima vi  permetterà di scagliare dei colpi d’energia particolarmente efficaci, ma solo per un breve periodo di tempo e senza particolari risvolti.                                                                             
Aspetto tecnico
Vexx colpisce per la propria impostazione grafica: i personaggi sono disegnati con uno stile particolare, che in effetti poco si addice alla  storia di fondo. Le ambientazioni sono piuttosto ampie e c’è qualche giochetto interessante (tramite la rotazione della meridiana, potrete  cambiare “orario” allo stage, alternando giorno e notte), inoltre i vari punti caratteristici sono ben realizzati (montagne, laghi, piattaforme  rotanti, cascate, ecc.). Purtroppo, però, il motore grafico non riesce a gestire tutto in modo efficace: il frame rate varia vistosamente a  seconda di dove vi trovate, passando dal fluidissimo allo scattoso senza tanti complimenti. Un vero peccato, perché la grafica, in  generale, è di buona fattura, tanto per le texture quanto per la concezione, piuttosto fantasiosa, di ogni livello. 
Priva di difetti la gestione delle collisioni, che funziona molto bene e che non poteva fare altrimenti, vista la presenza degli attacchi  volanti (si colpisce l’avversario mentre sta cadendo…) e i numerosi punti in cui è necessario saltare. 
Il più grosso problema del gioco, probabilmente, è la mancanza di varietà. A parte l’esiguo numero di nemici e la totale irrilevanza dei  combattimenti, il personaggio non acquisisce mai nuove capacità e rimane sempre lo stesso, minando di molto la longevità del titolo. 
Arricchito da una localizzazione integrale nella nostra lingua, il sonoro del gioco alterna musiche ben fatte a effetti tutt’altro che  esaltanti.                                                                             
Concludendo...
Vexx è un buon platform, con qualche elemento originale (incluso lo stile adottato per la realizzazione dei personaggi) e dei livelli  davvero grandi e particolareggiati. Girare per le varie ambientazioni, alla ricerca dei cuori necessari per proseguire nel gioco, risulta  divertente quantomeno per il buon sistema di controllo, la gestione efficace delle visuali (cosa rara a trovarsi) e la possibilità di muoversi  con un ottimo grado di libertà. 
È un peccato che alcuni elementi importanti, come i combattimenti o lo sviluppo della storia, non siano stati presi molto in  considerazione dagli sviluppatori. In questo modo Vexx, pur senza considerare i problemi del suo motore grafico, fallisce nell’intento di  presentarsi come un prodotto completo e, per molti versi, delude le aspettative (perché dotare il personaggio di un sistema di offesa così  particolare, senza poi svilupparlo?).
- Pro: 
 - Ambientazioni grandi e ben fatte
 - Buon sistema di controllo
 - Completamente in Italiano
 
- Contro: 
 - Motore grafico incerto
 - Combattimenti inutili, o quasi
 - Poco vario
 
La storia
Dark Yabu, una creatura potente e malvagia, ha deciso di appropriarsi del pianeta. Dopo aver sterminato centinaia di abitanti, senza  distinzione, riesce a catturare anche Vexx e suo nonno. Quest’ultimo, per aver provato a opporre resistenza, viene condannato all’agonia  eterna di una prigione dimensionale e Vexx non può davvero sopportare oltre. Partito Dark Yabu, il giovane riesce a eludere la  sorveglianza dei suoi guardiani e finisce nella stiva di una nave che nasconde bottini di guerra. Tra questi ci sono anche dei leggendari  artigli da battaglia, che Vexx decide di indossare: gli artigli si “fondono” con il personaggio, rendendolo capace di eliminare i suoi avversari  in pochissimo tempo, saltare più in alto e più lontano, arrampicarsi su determinate superfici e scagliare, in alcuni casi, delle scariche di  energia. 
Non appena Vexx sente la sua forza aumentare, si scatena contro i propri carcerieri e disintegra, letteralmente, la zona. In seguito  viene raccolto da un anziano del suo villaggio, anch’egli sopravvissuto alla strage, che gli spiega come deve muoversi per trovare Dark  Yabu e liberare suo nonno dalla sofferenza eterna.                                                                             





