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Lost in Random: The Eternal Die, la recensione del roguelite ambientato nel regno di Alea

Torna, quattro anni dopo il primo capitolo, la regina Aleksandra, impegnata nella fuga dal Dado Nero in Lost in Random: The Eternal Die.

RECENSIONE di Fabio Di Felice   —   10/06/2025
Aleksandra, la protagonista di Lost in Random: The Eternal Die
Lost in Random: The Eternal Die
Lost in Random: The Eternal Die
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Lost in Random ha rischiato sul serio di essere "lost", perduto. Nonostante il buon successo del primo capitolo nel 2021, EA aveva espresso la volontà di non finanziare un sequel. L'avventura delle sorelline Even e Odd aveva impressionato critica e pubblico con la sua estetica squisita, ispirata all'universo di Tim Burton, e con le sue trovate di gameplay originali, ma evidentemente non era abbastanza per il publisher da approvare la produzione di un secondo capitolo.

Alea iacta est, il dado è tratto: Lost in Random sembrava un progetto chiuso. Zoink, l'azienda svedese che l'aveva sviluppato, era perfino coinvolta in una serie di trasformazioni radicali, con i membri del team che sono confluiti in parte dentro Stormteller Games e in parte dentro a MoonHood, lo studio che ha realizzato The Midnight Walk (qui la nostra recensione). Ma se il primo capitolo di questa saga ci ha insegnato qualcosa è proprio a non perdere le speranze quando il tiro del dado è particolarmente sfortunato. Con un nuovo publisher alle spalle, il team riesce a mettere in produzione un secondo capitolo della saga, decidendo però di non puntare a un sequel, bensì a uno spin-off.

Coltelli velenosi, soffi incendiari, uragani e vortici, Aleksandra può contare su un arsenale magico di tutto rispetto
Coltelli velenosi, soffi incendiari, uragani e vortici, Aleksandra può contare su un arsenale magico di tutto rispetto

Lost in Random: The Eternal Die, pur condividendo con il predecessore alcuni aspetti di natura perlopiù estetica e narrativa, e portando avanti la storia di uno dei personaggi più significativi della precedente produzione, cambia tutto. Non è più un'avventura narrativa, diventa invece un furioso roguelite sul modello di Hades. Uno stravolgimento radicale che però è un'altra occasione per tirare quel dado del destino. Questa volta il punteggio sarà migliore?

Aleksandra, ex regina di Alea

Dov'eravamo rimasti? La temuta regina del regno di Alea è in realtà Aleksandra, e ha molte cose in comune con Even, la bambina protagonista del primo Lost in Random. Anche la sua è una storia di sorelle che vengono divise, di sfortuna e di lotta contro il sistema. Proprio per questi motivi, anche Aleksandra si trova a dover combattere contro il caso, e in particolare contro il Dado Nero che la risucchia all'interno del suo labirinto, dove le regole sono dettate dal perfido Cavalier Tormento. Aleksandra, però, non è sola: ha dalla sua parte Fortuna, il suo fidato dado personale, e tutta una serie di alleati che, come lei, sono prigionieri del Dado Nero. Sarà anche più piccola e più debole di com'era prima di finire intrappolata lì dentro, ma sono ancora il suo coraggio e la sua determinazione a guidarla, stanza dopo stanza, in questo labirinto che è anche l'occasione per ritornare con la mente a tutti gli eventi che l'hanno portata a essere una temuta sovrana.

Lost in Random: The Eternal Die è un totale cambio di prospettiva. Non è solo il suo genere di appartenenza a mutare dall'adventure al roguelite, ma anche la sua protagonista: Aleksandra è un'eroina caparbia e poco importa che abbia perso tutti i suoi poteri; saprà riguadagnarli per sfidare l'ingiustizia che l'ha condannata a una vita di oscurità. Sebbene la narrazione non sia certo il punto focale di The Eternal Die, è bello che il personaggio della ex regina venga costruito in maniera consapevole attraverso una narrazione frammentata fatta di ricordi che è possibile trovare casualmente durante l'esplorazione del dungeon. C'è anche una flebile linea narrativa orizzontale a cui si accede liberando di volta in volta i prigionieri del labirinto: vecchie megere amanti del fashion, robot la cui specialità è perfezionare strumenti di guerra sempre più potenti e creature che custodiscono segreti e ricordi. Ognuno trova posto in un hub centrale che è l'anticamera delle nostre avventure, spesso fornendoci la possibilità di sviluppare le capacità di Aleksandra tra un tentativo e l'altro.

Perdi e continua a migliorare

Come vi raccontavamo nella nostra anteprima, Lost in Random: The Eternal Die deve molto ad Hades di Supergiant Games. Ogni stanza del dungeon va ripulita o risolta per ottenere un potenziamento e costruire una build che ci permetta di fare i conti con il boss alla fine del livello. Nel caso in cui si venga sconfitti - ed è un'eventualità da mettere in conto almeno una decina di volte prima di vedere qualche risultato - si viene riportati all'hub centrale, dove è possibile spendere due tipologie di valuta per acquistare potenziamenti permanenti per Aleksandra.

Esplorando il dungeon è possibile capitare anche in alcuni livelli tipo Gioco dell'oca che possono regalare bonus ingenti
Esplorando il dungeon è possibile capitare anche in alcuni livelli tipo Gioco dell'oca che possono regalare bonus ingenti

La prima valuta è chiamata Braci e viene utilizzata per potenziare le armi. Proprio come in Hades, ognuna delle armi a disposizione (spada, martello, lancia e arco) ha quattro diverse configurazioni che cambiano in maniera importante il modo in cui vengono utilizzate. La spada, per esempio, può infliggere lo status bruciatura al nemico per provocare danni nel tempo, oppure può essere utilizzata per curare la protagonista dopo un certo numero di nemici sconfitti. Il martello è così pesante che può diventare uno strumento di difesa, eliminando i proiettili degli avversari, oppure di attacco totale, con la possibilità di scatenare un colpo di ghiaccio che può congelare i nemici. L'arco può perfino evocare uno spirito che perseguita i rivali.

Non è esattamente giusto dire che è come avere sedici armi differenti, ma c'è comunque di che divertirsi. Forse, da questo punto di vista, si poteva essere un po' più fantasiosi con gli strumenti di offesa a disposizione di Aleksandra. Questi quattro grandi classici sono però interessanti in ogni loro forma.

Qualche volta ci viene data la possibilità di scambiare la carta magia in nostro possesso con un'altra
Qualche volta ci viene data la possibilità di scambiare la carta magia in nostro possesso con un'altra

L'altra valuta, la Polvere di puntini, serve a potenziare le benedizioni di cui gode Aleksandra. Non solo i punti salute che ha a disposizione oppure il danno che è in grado di infliggere ai nemici, ma anche caratteristiche cruciali come il numero di vite e la quantità di sconto che può ottenere dai venditori ambulanti che troverà nel dungeon. Anche in questo caso, ogni miglioramento può contare su due configurazioni differenti: per esempio è possibile scegliere se fare più danni ai nemici comuni oppure a quelli élite, se avere qualche HP in più già da principio o se ottenerne un numero maggiore dai potenziamenti che troveremo durante l'esplorazione. In questo modo la costruzione del personaggio inizia ancora prima di entrare nel labirinto.

Meccaniche originali

Nonostante l'evidente debito con Hades, Lost in Random: The Eternal Die introduce due meccaniche che cambiano molto il gameplay e che sono alla base di un profondo discorso di sinergie che si instaura tra i vari elementi in maniera perfetta. La regina può infatti portare con sé una carta magica e il suo fido dado. La prima gli dà la possibilità di lanciare un incantesimo: fiale di veleno, soffi infuocati, enormi massi che stordiscono il nemico. Solitamente questo attacco mistico è legato a uno status che è possibile infliggere agli avversari, ed è totalmente basato sulla tempistica di pressione e rilascio del tasto che va eseguita con un ritmo ben preciso per scatenare la variante più potente dell'attacco. Il dado Fortuna, invece, può essere lanciato per un colpo ad area: nel momento in cui atterra colpisce tutti entro un certo raggio e provoca danni a seconda del risultato uscito. Più è alto e più è potente il colpo. Non solo: questo tiro è un effettivo lancio di dado e il numero che esce può influenzare attivamente tutte le altre caratteristiche della build che abbiamo costruito.

Inserire nella maniera corretta i potenziamenti nella griglia è fondamentale per ottenere bonus alle statistiche di Aleksandra
Inserire nella maniera corretta i potenziamenti nella griglia è fondamentale per ottenere bonus alle statistiche di Aleksandra

Molte delle stanze che superiamo, infatti, ci danno la possibilità di scegliere un potenziamento per il nostro personaggio. Ogni power up afferisce a una statistica di Aleksandra ed è caratterizzato da un colore: il rosso è legato ai potenziamenti dell'attacco, il giallo a quelli delle carte, il blu al dado, il verde alla fortuna e il viola ha a che fare con l'efficacia degli status che si infliggono ai nemici. Ognuna di queste reliquie ha dei poteri unici: possono potenziare un certo colpo della combo, oppure aumentare il tempo di persistenza di un effetto sul nemico, e vanno tutti inseriti all'interno di una griglia che forma l'equipaggiamento di Aleksandra. Attenzione: questa operazione deve seguire un criterio ben preciso, perché metterne in fila tre dello stesso colore ci consente di ottenere un ulteriore bonus alle statistiche.

Il team di Hades 2 commenta l'uscita dalla versione Accesso Anticipato Il team di Hades 2 commenta l'uscita dalla versione Accesso Anticipato

La meccanica del tris (che può essere orizzontale, verticale o diagonale) si rivela fondamentale sul lungo termine. Probabilmente una delle trovate più riuscite e originali di The Eternal Die. Pianificare sin da subito come riempire la griglia, quali spazi lasciare liberi per eventuali reliquie future, e su quale caratteristica basare la costruzione del personaggio, fa la differenza tra una partita ben riuscita e una debacle totale. Questo anche perché il videogioco ti regala spesso strumenti per ripensare in corsa alla composizione, come dei barattoli di vernice che possono tingere di un altro colore i potenziamenti, permettendoti di ottenere bonus insperati anche quando la build sembra ormai completa.

Ogni piano del dungeon ha un piccolo bazar dove è possibile investire i soldi risparmiati
Ogni piano del dungeon ha un piccolo bazar dove è possibile investire i soldi risparmiati

Molti di questi potenziamenti instaurano sinergie con il lancio del dado. Si ottengono per esempio bonus se il tiro è pari, o se è un numero ben specifico. Anche le magie vengono inserite all'interno di sistemi che coinvolgono gli attacchi normali o i tiri del dado. Alla fine di un tentativo sarete in grado di infliggere status elementali agli avversari, scatenare effetti secondari e, dopo un buon lancio del dado, poter attaccare facendo solo critici che nel frattempo vi curano. Questa fusione di tutti i potenziamenti, questa rete di sinergie che si instaura, è l'aspetto più divertente di The Eternal Die e rende ogni partita diversa. Va segnalato, comunque, che se le magie ricoprono un ruolo fondamentale, a volte il lancio di Fortuna ci è sembrata una meccanica molto opzionale. Nelle nostre partite migliori abbiamo quasi del tutto ignorato i potenziamenti blu - quelli del dado - pur avendo la meglio su tutti i nemici.

Un perfetto roguelite per iniziare

Lost in Random: The Eternal Die si compone di quattro diversi regni con altrettanti boss, decine e decine di power up da scoprire, costumi alternativi che modificano l'estetica di Aleksandra, un raccolta di piccoli collezionabili che poi vi ricompensa in termini di Braci e di Polvere di puntini. Senza considerare le tante configurazioni delle armi da testare, dal momento che alcune di esse sono la base perfetta per creare delle combo con i power up davvero stimolanti.

In alcune stanze bisognerà fare attenzione anche alle trappole, oltre che ai nemici
In alcune stanze bisognerà fare attenzione anche alle trappole, oltre che ai nemici

In generale, portare a termine la run con successo ci è sembrato molto più facile che in altri esponenti del genere, e anche la durata dell'avventura è un po' inferiore. Lost in Random prevede, come da tradizione, tutta una serie di modificatori da poter applicare alla partita una volta che si riesce nell'impresa di sconfiggere il nostro acerrimo nemico finale, per rendere più interessante e difficile l'esperienza e per migliorare le ricompense ottenute. Ma il sistema è così divertente che sinceramente ne avremmo voluto ancora di più, anche nella sua estrema linearità. Tutto ciò che accade dentro al Dado Nero funziona bene, ma gli manca ancora un po' di spessore, di mistero, qualche imprevisto. Questo lo rende però un perfetto esponente del genere se il mondo dei roguelite vi ha sempre ispirati, ma non avete mai avuto il coraggio di approcciarli.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (7)
6.6
Il tuo voto

Lost in Random: The Eternal Die è un roguelite tutto basato sulle sinergie tra armi, potenziamenti e meccaniche a disposizione del personaggio, che crea effetti molto divertenti sulla partita e che si gioca su un sistema di power up da distribuire con intelligenza su una griglia. Il nuovo corso del franchise è davvero intrigante, e sebbene paghi un po' per la mancanza di spessore e di mistero, è impossibile non ammettere che sia ben riuscito. Infatti, ne avremmo voluto ancora di più! Questa volta il lancio del dado è stato fortunatissimo per Stormteller Games, e la nuova faccia di Lost in Random ci ha convinti pienamente.

PRO

  • Il sistema di potenziamento a tris è fantastico
  • Le sinergie che si instaurano nelle build
  • Un ottimo roguelite per chi vuole approcciare il genere

CONTRO

  • Ci sarebbe piaciuta qualche arma più originale
  • La meccanica del lancio del dado sarebbe dovuta essere più centrale