L'equilibrio fra libertà d'espressione e rischi di diffusione di disinformazione è sempre molto sottile e labile e l'ultima manovra politica che sta caratterizzando YouTube ne è la prova. Nel mondo digitale, spesso, il rischio di incorrere in fake news o in informazioni non corrette, poco approfondite o eccessivamente semplicistiche è sempre molto alto.
Questo accade, a causa o grazie, alla totale libertà che Internet mette a disposizione. Ognuno può essere il veicolo di una o più informazioni. Secondo alcuni documenti interni ottenuti dal New York Times, la piattaforma (YouTube) sta cambiando la sua politica interna di "censura", diventando, così, più permissiva, in particolar modo con i video e i contenuti di "interesse pubblico".
Il concetto di "interesse pubblico"
Che cosa si intende, quindi, per "interesse pubblico?" Stando alla ricostruzione del New York Times, YouTube ritiene tali quei video e quei contenuti che trattano temi sociali fondamentali come la politica, i diritti delle donne, l'immigrazione, la giustizia sociale, la medicina e altri argomenti d'importanza globale.
Con le nuove linee guida, dunque, un video può contenere più "elementi problematici" o quegli elementi che la piattaforma ha sempre considerato potenzialmente nocivi per la community. Se in precedenza, la presenza di questi elementi era tollerata per un quarto di video, ora la tolleranza passa fino a metà video. La piattaforma ne fa, dunque, una questione di durata. Durata, durante la quale, un utente può recepire informazioni, per l'appunto, "problematiche".
L'obiettivo della piattaforma
Nicole Bell, portavoce di YouTube, ha confermato che l'obiettivo della piattaforma è sempre lo stesso: garantire e proteggere la libertà d'espressione senza permettere la diffusione di contenuti dannosi. Da questo punto di vista, dunque, la maggiore tolleranza va verso la direzione di protezione e potenziamento della libertà d'espressione.
Al contempo, però, l'aumento della possibilità di inserimento di passaggi "problematici" nei video, cozza con l'idea di proteggere la community dai contenuti negativi. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamento e, soprattutto, il feedback degli utenti. Intanto, su YouTube, potresti ricevere un blocco dei video se usi un ad block, scopri di più.