Il settore dei semiconduttori si prepara a una nuova svolta con l'arrivo del processo produttivo a 2 nanometri (N2) di TSMC, destinato a diventare un punto di riferimento non solo per il mercato mobile e HPC (High Performance Computing), ma anche per i colossi del mondo CPU come AMD e Intel.
Secondo un recente report di Morgan Stanley, entrambe le aziende integreranno il nodo N2 nei loro prossimi lineup, segnando una dipendenza crescente dall'azienda taiwanese. Per AMD la scelta era già stata resa nota: la società guidata da Lisa Su ha confermato ufficialmente l'utilizzo del nodo N2 per i processori EPYC Venice, la nuova generazione destinata ai data.
TSMC: la vera sorpresa è Intel
La vera sorpresa arriva però da Intel. Nonostante l'azienda stia portando avanti i propri nodi interni, come l'Intel 18A, i risultati in termini di resa non sarebbero ancora soddisfacenti. Per questo motivo, la compagnia di Santa Clara avrebbe deciso di affidare il compute tile della sua prossima architettura Nova Lake proprio a TSMC.
Questa mossa riflette la volontà di Intel di garantire stabilità e competitività, anche a costo di affidarsi a un concorrente storico nella produzione di chip. Questa strategia segna una svolta significativa: la società sembra più concentrata sulla soddisfazione dei clienti che sul mantenere l'autosufficienza produttiva
TSMC: permangono forti aspettative su Panther Lake
Tuttavia, rimangono forti aspettative su Panther Lake, lineup che dovrebbe fungere da banco di prova per valutare i progressi reali dell'Intel 18A. I primi modelli sono attesi entro la fine di quest'anno, con una produzione di massa pianificata per il primo trimestre del 2026.
Il quadro che emerge è chiaro: TSMC consolida ulteriormente il proprio ruolo di leader globale nella produzione di semiconduttori avanzati, con una domanda sempre più alta rispetto al 3nm. L'adozione del 2nm da parte di aziende come AMD e Intel non solo rafforza la posizione di TSMC, ma dimostra quanto il settore intero sia legato alle sue capacità produttive.